Un motivo in più per andare a Vinitaly? C’è la cucina di Massimo Bottura
Il padiglione dell’Emilia Romagna ospiterà “Al Massimo”, con il piatto principe dei 4 giorni: i tortellini del Tortellante con la crema di Parmigiano Reggiano Dop
Massimo Bottura festeggia quest’anno i trent’anni dall’inizio della sua avventura di chef e imprenditore di Osteria Francescana. E lo farà partendo da Vinitaly. “Era un’occasione troppo bella quella che mi è stata proposta dalla Regione Emilia Romagna, e non mi rimaneva altro che accettare”, ha raccontato oggi lo chef tre stelle Michelin durante la presentazione del padiglione regionale dell’Emilia Romagna, che si è tenuta nella sede di Casa Maria Luigia, la residenza creata da Bottura e Lara Gilmore. “Ma non volevo portare i piatti dell’Osteria Francescana. L’idea è stata quella di mettere assieme tutto quel che prepariamo all’interno dei nostri ristoranti. Ed è così che nasce … al Massimo, nome scelto insieme all’artista modenese Giuliano Della Casa”.
Il ristorante di Bottura è un motivo in più per visitare Vinitaly, momento clou del calendario fieristico del vino, che si terrà a Verona dal 6 al 9 aprile, e per fermarsi a degustare i vini dell’Emilia Romagna, al padiglione 1, dove saranno presenti 80 espositori e verranno organizzate 17 masterclass. Il nuovo concept del padiglione di ingresso del Vinitaly, praticamente una tappa fissa del percorso degli addetti ai lavori e dei wine lovers che avranno la possibilità di accedere alla manifestazione, è un “giardino” vestito di fiori e calici e caratterizzato dal claim “Vieni VIA con me”, dove il maiuscolo di via è legato alla via Emilia, la strada lungo la quale si snoda il territorio regionale caratterizzato da 30 denominazioni vinicole e dal massimo numero europeo di indicazioni geografiche. Il tutto sotto l’egida di Enoteca regionale, Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia-Romagna, per un’operazione di squadra che ha visto anche l’adesione, in veste di espositore in quanto produttore di vini in Romagna, di un altro grande chef: Carlo Cracco, intervenuto alla presentazione con la moglie Rosa Fanti, romagnola Doc e imprenditrice agricola a Santarcangelo di Romagna.
Un pranzo a Vinitaly con la cucina di Bottura è di per sé imperdibile. E lo è ancor di più se il piatto scelto è quello che sarà presente ogni giorno sulle tavole allestite al padiglione 1: i tortellini del Tortellante, realizzati all’interno del laboratorio terapeutico – abilitativo ideato da Bottura e Gilmore, dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. Un piatto eccellente a livello gustativo e anche etico/formativo. Per la cronaca, saranno preparati con una crema di Parmigiano Reggiano Dop. Tra gli altri piatti, che verranno messi in menu a rotazione sulle quattro giornate, ci saranno alcuni dei più rappresentativi della Francescana Family: dal “Cacio e Pere” e “Beautiful, psychedelic, spinpainted cotechino, charcoal grilled with glorious colors as a painting” di Osteria Francescana alla “Rosetta della Domenica” del ristorante Cavallino; dallo “Short ribs forever” del ristorante Al Gatto Verde al “Tortellino del Tortellante”, fino alla “Zuppa Inglese” di Franceschetta58.
“L’Emilia-Romagna è l’unica regione che prende il nome da una strada che ci unisce tutti, da Piacenza a Rimini. - dichiara l’assessore all'Agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue Alessio Mammi - Il vino fa parte dell’identità del nostro territorio, grazie al lavoro dei produttori, delle imprese, dei consorzi. Abbiamo voluto rinnovare con un messaggio forte e chiaro il padiglione dell’Emilia-Romagna a Vinitaly, una vetrina straordinaria per il vino italiano. I nostri vini sono prodotti di grande qualità che contemplano abbinamenti gastronomici molto interessanti, come quelli che farà Massimo Bottura nel nostro padiglione, dove festeggerà con noi i 30 anni di Osteria Francescana a Vinitaly. Nel 2025 abbiamo in previsione l’impiego di 21 milioni di euro per il vino, attraverso investimenti per le cantine, ristrutturazione dei vigneti, promozione nazionale, europea e verso paesi extra Europa. Il vino in questa fase storica è sotto attacco: dobbiamo studiare con produttori, cantine e consorzi nuove strategie di promozione e difesa e far sentire la nostra voce in Europa, per un mercato giusto, attento alla reciprocità sull’export e capace di rispondere anche sul piano della difesa fitosanitaria, senza la quale metteremmo a serio rischio le produzioni”.
«L’Emilia-Romagna è conosciuta in tutto il mondo per le sue eccellenze enogastronomiche -sottolinea l’Assessora Regionale a Turismo, Commercio e Sport, Roberta Frisoni- e attorno a questo ricchissimo patrimonio si sono sviluppati un brand e un prodotto turistico, la Food Valley, che generano oltre 92 milioni di indotto e sono uno degli elementi trainanti della nostra offerta di vacanza. Degustare un buon vino insieme alle prelibatezze della nostra cucina, in luoghi iconici in cui si rivive l’esperienza degli affascinanti processi produttivi tramandati di generazione in generazione, avvolti da un’innata vocazione all’ospitalità e circondati dalla genuinità delle persone, rende “food & wine in Emilia-Romagna” un’esperienza autentica e sincera come il buon vino! Abbiamo una Food Valley unica, circondata da un’offerta ricchissima di arte e cultura, natura e motori. Dalle prossime edizioni di Vinitaly, la promozione turistica dei nostri splendidi territori affiancherà sempre di più la narrazione sul vino e porteremo a Verona tante esperienze di vacanza per il turista foodie».
Andrea Guolo
Per concessione di italianwinetour.info
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