Dal '68 al terribile 2020, i tortellini in un libro

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Il Covid-19 non ferma l' editoria e le nuove tecnologie aiutano a realizzare pubblicazioni, anche illustrate e di pregio, partendo dallo studio di casa e continuando nelle officine grafiche e di stampa. Anche nel settore del cibo, della cucina e delle storie di famiglia di ieri e di oggi.

E' il caso del recentissimo " Tortellini e altre storie, dal '68 alla pandemia " di Marilena Lelli ( edizioni Minerva), con le introduzioni della presidente di Arga Lisa Bellocchi e del presidente di Unaga Roberto Zalambani.
 
Rispetto all' edizione del 2013, andata rapidamente esaurita, questa non è una ristampa ma una rivisitazione alla luce di eventi più recenti fino all' attuale pandemia che da dieci mesi sta tenendo in apprensione il mondo intero  e che interroga giornalisti e scrittori sul modo di raccontare le storie.
 
Accanto a tante ricette " bolognesi " ritrovate dall' autrice e contenuti in piccoli libretti della mamma e della nonna, con anche una verifica sugli ingredienti  e la loro lavorazione, ci sono alcuni documenti curiosi e rari come la " Lista del giorno" della mensa del Resto del Carlino del 1941, alcuni menu del grande disegnatore Alessandro Cervellati, i piatti tipici dei ristoranti di Bologna e provincia all' inizio degli anni'60.
 
La foto del tagliere sul quale i tortellini sono serviti a scrivere la frase più usata e abusata in questi mesi e cioè " Andrà tutto bene ", vuole essere un augurio di poter tornare, come scrive Marilena Lelli nell' ultimo racconto del libro, alla " vita di prima ".


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