Il manifesto dei ristoratori di Bologna per la ripresa post Covid-19
Vincenzo Vottero, presidente dell'associazione ristoratori di Bologna |
L'associazione dei ristoratori di Bologna, appartenente ad Ascom Confcommercio, ha elaborato il seguente documento, a firma del presidente Vincenzo Vottero, che qui riproduciamo.
Con
questo manifesto condiviso dalla nostra categoria, siamo a formulare
un pacchetto di richieste imprescindibili per far fronte
all’emergenza in atto e agevolare la riapertura dei locali.
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Chiediamo una sostanziale riduzione delle tasse locali sull’occupazione del suolo pubblico, almeno del 40%, dalla riapertura delle aziende fino a fine anno e l’esenzione totale di detta tassa per il periodo di chiusura forzata.
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Chiediamo la stessa percentuale di riduzione ed esenzione per la Tari, per la SIAE e per le imposte sulla pubblicità.
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Chiediamo la possibilità di raddoppiare la tempistica di rateizzazione delle imposte statali non pagate nel periodo di chiusura, arrivando quindi a dieci mesi di periodo di rateazione.
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Chiediamo altresì una riduzione significativa delle tasse statali, che pochissimi saranno in grado di pagare, quindi meglio adottare buonsenso.
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Chiediamo la possibilità di poter effettuare la vendita d’asporto, che possa andare di pari passo con il delivery, garantendo il rispetto delle distanze fuori dalle attività e l’ingresso una persona per volta per il ritiro dell’ordine.
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Chiediamo che le misure da adottare siano meno restrittive per quanto riguarda dehor e tavoli all’aperto, mettendo in campo tutte le misure di sicurezza del caso, per tutelare i locali che con l’arrivo della stagione estiva svolgono la loro attività specialmente all’aperto.
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Chiediamo maggior flessibilità sulle assunzioni e i contratti in essere, con la reintroduzione di nuovi voucher INPS anche per aziende con numero di dipendenti superiori a 5.
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Chiediamo che la detrazione del 60% sugli affitti venga protratta almeno per tre mesi dopo la riapertura o almeno fino alla fine delle restrizioni.
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Chiediamo che le misure di accesso al credito garantito dallo Stato siano concrete, rapide e reali, così come si è rapidamente concretizzata la richiesta di moratoria dei mutui in essere.
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Se queste richieste rimarranno inascoltate, non sarà possibile – per la categoria – rispettare la legge attualmente in vigore in tema di congelamento dei licenziamenti.
Il
Presidente della Federazione
Ristoranti
e trattorie
Vincenzo
Vottero Vintrella
Bologna
14/04/2020
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