Quote latte, poche le cartelle esattoriali in Emilia Romagna

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COMUNICATO STAMPA                                                                           Bologna, 12 marzo 2015
 
 
QUOTE LATTE: IN EMILIA ROMAGNA, CARTELLE FISCO A MINORANZA ALLEVATORI
 
Le cartelle esattoriali riguardano una esigua minoranza dei 4.200 allevatori dell’Emilia Romagna che nel tempo si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme acquistando o affittato quote. E’ quanto afferma la Coldiretti Emilia Romagna nel commentare l’annuncio del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina sul fatto che Agea ed Equitalia hanno già predisposto a livello nazionale 1405 cartelle esattoriali con interessi aggiornati al 31 dicembre 2014 che sono attualmente in fase di notifica agli interessati.
Nella nostra regione – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – il numero degli allevatori non in regola con le quote è sempre stato marginale, attestandosi attorno al 2 per cento, pari a circa 80 allevamenti non in regola. 
Quella del ministro – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è un atto dovuto dopo la decisione della Commissione europea di deferire l'Italia alla Corte di Giustizia Ue per il mancato recupero dei prelievi dovuti dagli allevatori che hanno superato le quote latte individuali. La questione quote latte – ricorda Coldiretti – è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori ma all’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che – continua Coldiretti – hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani.
Nell’ultimo anno di attuazione del regime delle quote latte che terminerà il 31 marzo 2015 c’è il rischio concreto – precisa Coldiretti – dell’arrivo di nuove multe per il superamento da parte dell’Italia del proprio livello quantitativo di produzione assegnato dall’Unione Europea, dopo quattro anni in cui nessuna multa è stata dovuta dagli allevatori italiani. Dopo la mobilitazione degli allevatori – conclude la Coldiretti - è stato annunciato dal Commissario Europeo all’agricoltura Phil Hogan un provvedimento per permettere di rateizzare le multe di quest'anno a carico dei loro allevatori - per un massimo di tre anni e senza interessi.
 

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