Un master executive per le aziende agroalimentari firmato Nomisma e Fondazione Cuoa
NOMISMA E LA FONDAZIONE CUOA LANCIANO UN MASTER EXECUTIVE DEDICATO ALLE AZIENDE AGROALIMENTARI
Il
Corso Executive per il Management delle aziende agroalimentari sarà
presentato martedì 6 maggio al Cibus di Parma. Il Master sarà realizzato
in collaborazione con Federalimentare Servizi, Alleanza delle
Cooperative Italiane - Agroalimentare, Confindustria Veneto
Agroalimentare.
Con il 14% di contributo al PIL,
l’agroalimentare rappresenta un asset strategico per il Paese.
Nonostante la perdurante crisi economica, questa importante filiera del
tessuto produttivo italiano continua a manifestare segnali
incoraggianti. Tanto che la sola industria alimentare, nell’ultimo
quinquennio, rappresenta uno dei pochi comparti del manifatturiero a
mettere a segno una crescita nel valore aggiunto (+6,5% tra il 2007 e il 2013 contro un -15% del totale industria manifatturiera).
Nel 2013 le esportazioni di prodotti alimentari italiani hanno toccato il massimo storico, arrivando a 27,5 miliardi di euro,
un valore quasi raddoppiato nell’ultimo decennio. Si tratta di un
risultato strategico, soprattutto alla luce della stagnazione dei
consumi alimentari sul mercato nazionale che – a causa di una recessione
senza precedenti – perdura ormai da diversi anni e che ha visto
diminuire la spesa alimentare (a valori costanti) di quasi il 10% dal
2007.
Un
risultato importante che tuttavia nasconde criticità aziendali che
limitano un pieno sfruttamento dell’ampio potenziale sui mercati
internazionali. Solamente il 12% delle aziende alimentari italiane (escluse quelle delle bevande) esporta:
tradotto in valori assoluti, significa che meno di 6.500 imprese è in
grado di vendere fuori confine. Inoltre, nonostante l’indiscussa
immagine e riconoscibilità del food made in Italy nel mondo e i
buoni risultati ottenuti negli ultimi anni, l’alimentare italiano
esporta la metà di quello tedesco (57 miliardi di euro) e la sua
propensione all’export (21%) è decisamente inferiore a quella di tutti i
principali competitor europei (27% per la Francia e 34% per la Germania).
Piccole
dimensioni (il 98,5% dell’industria alimentare è composto da imprese
con meno di 50 addetti), ridotta capacità organizzativa e conoscenze
manageriali spesso non adeguate agli sviluppi dello scenario globale
sono tra i principali freni ad un ulteriore sviluppo dell’agroalimentare
nazionale.
Ed
è proprio nell’intento di fornire un supporto alle imprese del settore e
nei loro percorsi di crescita che Nomisma e la Fondazione CUOA – unendo
le reciproche esperienze nel campo della ricerca economica e della
formazione manageriale – hanno deciso di avviare un corso executive per
il management delle imprese alimentari (http://www.cuoa.it/ita/ formazione/corsi-executive/ management-delle-aziende- agroalimentari.php?q=&order=& item=&pagina)
che mira a rispondere alle esigenze degli operatori e ad aggiungere
alla loro esperienza, metodologie e conoscenze gestionali e produttive,
funzionali ad un ulteriore miglioramento dei risultati aziendali.
Il
corso sarà presentato al Cibus di Parma il prossimo 6 maggio presso la
saletta Workshop, Padiglione 4, zona Sala Stampa, alle ore 10.00 e vedrà
la partecipazione di DENIS PANTINI (Direttore Area Agroalimentare di
Nomisma), GIUSEPPE CALDIERA (Direttore Generale Fondazione CUOA),
CORRADO GIACOMINI (Ordinario di Economia Agroalimentare Università degli
Studi di Parma e Referente scientifico del Corso di Management delle
Aziende Agroalimentari), CESARE AZZALI (Direttore Unione Parmense degli
Industriali), ANDREA BONATI (Presidente Confcooperative Parma), GIORGIO
MERCURI (Presidente Fedagri – Confcooperative) e DANIELE ROSSI
(Amministratore Delegato Federalimentare Servizi).
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