Ferrara, il ministro Orlando a Remtech: "Conciliare green economy con made in Italy"
Le parole del Ministro dell’Ambiente
Orlando, che con il suo messaggio ha inaugurato la settima
edizione di RemTech Expo (Fiera di Ferrara, 18-20 Settembre),
suonano al contempo come un monito e un impegno: “I temi che
RemTech affronta, confermandosi un luogo essenziale di confronto,
spunti, suggerimenti, proposte e risposte di assoluto rilievo,
riguardano il passato e il futuro del nostro Paese. Un sito
inquinato è il retaggio di un modello industriale che in passato
ha fondato, in una certa prospettiva, la fortuna dell’economia
italiana, spesso però a discapito di livelli essenziali di tutela
ambientale e della salute. L’odierna crisi che viviamo testimonia
la fine di quel modello, espunto dalla competizione globale e oggi
non più accettabile per i territori e le popolazioni interessati.
Bonificare, recuperare, valorizzare quei siti – ha proseguito il
Ministro – è compito essenziale delle politiche ambientali per
cancellare la memoria dei residui negativi di quel vecchio
industrialismo, per rilanciare l’impiego, per le nuove politiche
di sviluppo che siano alla portata del nostro Paese: la green
economy, ancor meglio se intrecciata con i valori del Made in
Italy. Bonificare un sito vuol, quindi, dire – ha concluso Orlando
– avere la forza di chiudere una fase che ha lasciato un segno
pesante sui territori e le popolazioni, per aprirne una nuova di
sviluppo e benessere. Tutto questo, in un Paese stretto e molto
antropizzato, che non può permettersi ulteriore consumo di suolo,
deve avvenire in tempi rapidi e con un criterio di assoluta
priorità”.
Le parole del Ministro, come ha
sottolineato il Direttore Generale della Direzione per la Tutela
del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero, Maurizio
Pernice, “rientrano in una strategia più ampia, che attribuisce
grandissima rilevanza alla bonifica e il riuso dei siti
contaminati e che ha come corollario il disegno di legge sulla
tutela e il riutilizzo dei suoli”. L’equazione è semplice: più si
riqualificano e si usano siti inquinati, più si risparmia il suolo
e si evita che terreni come quelli agricoli debbano cambiare
destinazione d’uso. Non solo, dunque, maggiore attenzione fiscale
e repressione delle frodi in campo alimentare, ma anche tutela e remediation.
Presenti alla cerimonia inaugurale di
RemTech anche il Sindaco del Comune di Ferrara, Tiziano Tagliani,
e l’onorevole Alessandro Bratti, componente della VIII Commissione
parlamentare (Ambiente e Territorio). Per Tagliani, RemTech
costituisce “un momento imprescindibile di approfondimento e
confronto, che consente di valorizzare l’economia locale e
l’esperienza delle imprese, che qui espongono i propri prodotti e
ricerche, in un orizzonte di respiro internazionale. Questo Salone
ci è particolarmente caro, considerata la fragilità ambientale che
contraddistingue il nostro territorio, perché i temi che tocca
hanno un impatto diretto sulla sicurezza dei cittadini, sulla
qualità di aria, acqua e suolo, e ci fa piacere che RemTech si
stia facendo sempre più spazio tra le fiere europee e mondiali”.
L’onorevole Bratti ha, poi, ricordato
che “la scommessa fatta sette anni fa, quando si decise di
costruire un Salone su un tema così particolare, partendo
dall’esperienza del Petrolchimico di Ferrara, oggi può dirsi
vinta. I siti contaminati, oltre che un’eredità del passato,
rappresentano una straordinaria opportunità, che il binomio
pubblico-privato ha saputo cogliere, sia dal punto di vista delle
regole che della reciproca collaborazione. Se il ruolo del
pubblico è quello di semplificare e di aumentare i controlli – ha
osservato Bratti –, l’interesse dei privati per il tema delle
bonifiche è confermato dalle numerose e qualificate aziende
presenti a RemTech”.
Il Presidente di Ferrara Fiere nonché
“padrone di casa”, Nicola Zanardi (il Salone è organizzato dalla
Fiera, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna), si è
detto orgoglioso di RemTech in quanto “progetto culturale, Salone
elettivo della ricerca applicata e della cultura d’impresa, dove
grandi professionalità, istituzioni, buyers stranieri, mondo
dell’industria, università e sistema dei controlli si incontrano,
dialogano, apprendono know how. Il programma scientifico propone
temi “colti”, ma dalla grande propensione commerciale e con un
enorme potenziale applicativo, in una Fiera di contenuti,
relazioni, innovazione”.
0 commenti