Ferrara, chiude il centro ippico. Rabboni: nessun cavallo è destinato al macello
L’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni,
precisa in un comunicato diffuso ieri dall’ufficio stampa della Regione che
“nessun cavallo proveniente dal Centro Ippico di Ferrara è
destinato alla macellazione”.
La nota dell’assessorato costituisce una risposta
all’interrogazione del consigliere Mauro Malaguti in merito al bando con cui la
Regione sta disponendo la collocazione dei 18 cavalli del Centro Ippico di Ferrara,
in vista della sua chiusura.
“Si tratta”, aggiunge l’assessore, “di stalloni riproduttori
in attività, la cui funzione viene salvaguardata dal bando regionale, che proprio per questo è rivolto
esclusivamente ad allevatori professionali. Lo stesso importo fissato
come base d’asta, superiore al valore di mercato del cavallo da carne, è tale
da escludere l’interesse di altri
soggetti imprenditoriali”.
Dei 18 stalloni presenti nel Centro Ippico ferrarese, grazie
al bando regionale ne sono stati aggiudicati
6 ad aziende in grado di garantire il proseguimento della loro attività
riproduttiva. Tra queste, aggiudicataria dello stallone di razza Anglo
Araba, vi è anche l’Università degli Studi di Teramo, che ha escluso
qualsiasi utilizzo a fini di sperimentazione farmacologica e chirurgica,
confermando la volontà di destinare l’animale solo ad attività riproduttiva.
Per gli animali rimasti si procederà ora con una aggiudicazione a trattativa
privata, fermi restando i medesimi criteri cautelativi che hanno caratterizzato
il bando, sia per quanto riguarda le condizioni di allevamento che la
destinazione. I cavalli che dovessero risultare non assegnati anche al termine
di questa seconda fase, verranno donati ad enti pubblici e associazioni senza
fini di lucro.
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