“La grande passione per la terra”. Presentato a Mesola l'ultimo libro di Mario Rebeschini

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Mario Rebeschini, giornalista e fotoreporter, presidente nazionale Airf e nostro associato Arga, ha "firmato" un nuovo libro, scritto (e fotografato) a quattro mani con Patrizia Luciani.
Il libro, intitolato “La grande passione per la terra”, è stato presentato venerdi 3 ottobre al Teatro Nuovo di Bosco Mesola (Fe) ed è dedicato ai cinquant'anni della Cooperativa Casa Mesola. Mario, con la passione e la professionalità che lo contraddistinguono, ha trascorso un anno nei campi al fianco degli agricoltori della cooperativa. Anticipiamo un suo scritto, che gentilmente ci ha inviato, e naturalmente ci complimentiamo con lui per questo ennesimo gioiello.





Una terra magica
  
Nel settembre del ‘73 con cinque amici, su tre canoe in vetroresina, fatte da noi, iniziamo la discesa del Po verso il mare. Partiamo da Occhiobello. Nessuno di noi era mai stato in canoa né aveva mai navigato sul Po. Eravamo preoccupati perché pagaiare quasi a filo dell’acqua faceva veramente impressione. Prima di partire ci eravamo documentati in cineteca e biblioteche trovando solo vecchi documentari e libri tutti in bianco e nero, belli e tristissimi. Solo Zavattini abituato ad andare controcorrente nella presentazione di un suo libro scrive ironicamente: “Ho visto un funerale tanto povero, tanto povero che non c’era nemmeno il morto nella cassa. Tutti piangevano, piangevo anch’io in mezzo alla nebbia senza sapere perché”.

Sono bastati sei giorni di navigazione per scoprire un Po di colori, vivace, pieno di Bar Sport, sagre, pittori naif, processioni, terre dove l’occhio non vede la fine e la magia del Delta e delle sue isole. Tornato a casa mando il racconto del viaggio a una cinquantina di riviste, mi rispondono in dodici.

Inizia così con un’avventura sul Po la mia storia di fotoreporter. Sono tornato tante volte lungo il Po e nel Delta pubblicando molti servizi che hanno stimolato tanti altri fotoreporter a venire alla sua scoperta. Il Po prende colore, diventa meta di turismo alternativo, quasi di elite, oggi non c’è scuola che non abbia mandato i ragazzi alla scoperta del suo Delta.

Da piccolo quando mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?”, rispondevo “il contadino”.

L’ho fatto durante le vacanze fino alla fine della scuola. Esperienze che mi sono tornate utili quando ho iniziato a fotografare la campagna e le più belle aziende agricole dell’Emilia-Romagna e non solo. Ecco perché quando il presidente Mangolini telefona e mi propone un libro sulla vitalità della sua cooperativa ho risposto subito “sì”. Sono così tornato nelle grandi terre del Delta. Ho partecipato ai raccolti di Casa Mesola, alla loro selezione e spedizione. È stato bello scoprire la vita di una grande, vitale e moderna azienda agricola sistemata proprio nel cuore del Delta dove la gente ha conservato la civile tradizione del pranzo a casa con la famiglia.

Terre dove ogni volta che ti giri vedi Mesola, l’Abbazia di Pomposa, Torre Abate. Dove una lepre ti passa tra le gambe, dove riesci a sorprendere persino due giovani cervi. Tutte emozioni che raddoppiano quando sul piccolo aereo di Marco Benazzi, socio della cooperativa, iniziamo a volare come fenicotteri e, arrivati a Goro, dopo un giro sul Faro si ritorna a casa vedendo campi punteggiati di trattori e puntini colorati che raccolgono meloni, angurie, patate, pomodori.

Un’isola felice? A vedere da come la gente sorride mentre lavora, direi proprio di sì. Sono di nuovo tornato in una terra magica.

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