Parma, aumenta del 5% l'export del settore alimentare, +38% verso gli Usa
COMUNICATO STAMPA
L’Agroalimentare di Parma pronto per le nuove sfide
sui mercati internazionali
Il 2014 vede le aziende parmensi proiettate verso i
mercati esteri
e sempre più interessate alle Fiere del settore.
Parma, 23 gennaio 2014 – Il 2013 ha segnato un
record storico per il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari
italiani che hanno raggiunto il massimo di sempre, arrivando a quota 33
miliardi di euro (+6% rispetto al 2012). È quanto emerge da una analisi Coldiretti
sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero.
Molte sono le potenzialità non ancora
espresse dei prodotti alimentari italiani all’estero che è ancora poco
proiettato verso i mercati internazionali: la percentuale del fatturato estero
sul fatturato totale è ancora al 20%, un dato inferiore alla media del
manifatturiero italiano (26%) e alla quota export dell’alimentare tedesco che
arriva al 30%. Analizzando gli stessi dati della propensione all’export
alimentare per regioni, spiccano Trentino Alto Adige (34,1%), Campania e
Toscana (entrambe col 28,7%), Piemonte (27,5%) e Friuli Venezia Giulia (21,7%),
grazie ai risultati raggiunti dai vini, mentre regioni come la Lombardia e l’Emilia
Romagna, si fermano su una incidenza fatturato export/ totale del 14/15%.
E cosa succede a Parma? Nei primi nove mesi del 2013 a Parma
il settore alimentare ha registrato una crescita delle esportazioni del 5%
rispetto allo stesso periodo del 2012, che già aveva evidenziato nei dodici
mesi un aumento del 7,4% rispetto al 2011. Analizzando per comparto i
risultati dei primi tre trimestri del 2013, sono cresciute del 6% le
esportazioni di “prosciutti e salumi”, del 4% “pasta, dolci, surgelati,
precotti” ed è molto positivo (+20%) il risultato per “Parmigiano e derivati
del latte” Mantiene segno negativo (-8%) il comparto delle conserve vegetali
dopo la difficile campagna del pomodoro di quest’estate. L’ingente variazione
per le “conserve ittiche”(+57%) indica un recupero dopo alcune difficoltà negli
anni della crisi.
In particolare sono state ottime le performance nei
mercati extraeuropei; così, nei
primi nove mesi dell’anno, risultano cresciute del 38% le esportazioni
alimentari verso l’America settentrionale, e mediamente del 14% le
esportazioni verso gli altri continenti, una percentuale che è in crescita,
tranne per l’Asia, a causa della frenata Cinese.
Le aziende parmensi hanno decisamente
scelto le Fiere come luogo per mettersi in relazione con gli operatori
del settore, i buyer e il mondo della distribuzione.
Nonostante le nuove tecnologie
accorcino le distanze, le fiere rappresentano ancora il punto di incontro per nuovi mercati
e gruppi target, la piattaforma ideale per gli ultimi trend e novità del
momento, il luogo ideale per stringere contatti di business di alto livello.
In particolare, sono state le “collettive”
a riscuotere ampi consensi, sia per ragioni di carattere economico – uno stand
condiviso costa decisamente meno – sia per il servizio di assistenza e
consulenza offerto – la partecipazione congiunta permette di sfruttare il know
how specifico delle realtà più grandi che hanno le conoscenze per affrontare
con più sicurezza le complessità dell’approccio ai mercati esteri.
È ora pronto il calendario per il 2014 e sono
già tante le aziende che si sono rivolte a Parma Alimentare per prenotare uno
spazio nello stand della collettiva.
I prossimi appuntamenti sono con le grandi Fiere
internazionali come Foodex, Fancy Food e Sial, ma anche con alcune fiera di nicchia dedicata a delicatessen e specialità
alimentari, come GastMesse (Vienna), Speciality & Fine Food (Londra) e
Mediterranean Food (Dusseldorf), pensate per quelle aziende che sono alla
ricerca di nuovi sbocchi all’estero e che non sono proiettate esclusivamente
sulla Gdo.
In programma ci sono inoltre due mostre mercato : Slow
Food (10/13 Aprile, Stoccarda)e l’Italie a table (29 Maggio/1 Giugno, Nizza).
Buone opportunità per esplorare nuovi mercati, entrando in contatto diretto con
il consumatore finale e con potenziali acquirenti locali, come piccoli gourmet
store e ristoratori alla ricerca di prodotti di qualità.
“Grazie agli sforzi e
agli investimenti per l’internazionalizzazione portati avanti dalle imprese del
territorio, l’incidenza dell’export sul fatturato totale è un valore che sta
crescendo progressivamente.
Le
manifestazioni fieristiche vengono individuate e definite dalla CCIAA, sentiti
gli operatori e le locali associazioni di categoria. Si tratta di investimenti
che riguardano il pubblico e il privato e che hanno l'obiettivo di sfruttare al
meglio le sinergie, creando ricchezza per il territorio. Crediamo molto nelle Fiere come luogo ideale
per stringere contatti di business di alto profilo e invitiamo le aziende
interessate ai mercati esteri a contattarci per ricevere informazioni sulla
partecipazioni alle fiere collettive di Parma Alimentare” ha commentato Alessandra
Foppiano, Executive Manager del Consorzio.
BOX FIERE 2014
- Food in Sud – 16/18 Marzo, Marsiglia
- GastMesse – 23/25 Marzo, Vienna
- Food & Drink –24/26 Marzo, Birmingham
- Foodex – 4/7 Marzo, Tokyo
- Fancy Food – 29 Giugno/1 Luglio, NY
- Riga Food – 4/7 Settembre, Riga
- Speciality & Fine Food – 7/9 Settembre, Londra
- Mediterranean Food – 21/23 Settembre, Dusseldorf
- Sial – 19/23 Ottobre, Parigi
- FHC – 12/14 Novembre, Shanghai
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