Disturbi alimentari, patologia che colpisce il 10% delle giovani. Il 15 marzo la giornata nazionale contro i Dca
Guarire dai disturbi alimentari si può - Primo Centro specializzato
socio-riabilitativo per ragazze con disturbi alimentari
dell'Emilia Romagna, tra i pochi in Italia che
adotta il metodo dell'alimentazione progressiva concordata
con la dietista e abbina nel programma attività
ricreative, di animazione e terapeutiche, gite ed
escursioni. Guarire dai
disturbi alimentari si può in un percorso interiore, di
cambiamento, affiancati da medici, psicologi, dietisti ed esperti.
Aperto ai genitori e ai giovani "In Volo"
Il tutto viene abbinato – se valutato dal tutor e se rientra nel programma riabilitativo teso a valorizzare anche l'eventuale tempo libero delle ragazze all'interno della struttura – a possibili attività creative che diano stimoli in presenza del "vuoto psicofisico": ad esempio yoga, danzaterapia, pitturoterapia, musicoterapia, pet therapy, gite ed escusioni in compagnia con il tutor. E per le ragazze in età scolare si studia, anche con lezioni a distanza per non perdere il rapporto importante con la scuola.
Aperto ai genitori e ai giovani "In Volo"
Nella Giornata Nazionale
contro i Disturbi del Comportamento Alimentare
sabato 15 marzo 2014
sabato 15 marzo 2014
Comunicato Stampa
Anoressia, bulimia, disturbi
alimentari binge eating: temi e problematiche all'ordine
del giorno per tanti genitori che si trovano a voler
comprendere il disagio di una figlia, nascosto ed esplicato
attraverso un difficile rapporto con il cibo. Come fare per
affrontare il problema?
Il messaggio di speranza – a
fronte di statistiche nazionali ed europee che lanciano
continui segnali di allarme sull'aumento statistico di
problematiche connesse al cibo (solo in Emilia Romagna con una
popolazione femminile in fascia d’età 14/24 anni di
194.000 soggetti circa parliamo di circa 19.400
potenziali persone affette da DCA di cui poco
meno di 4.000 potrebbero necessitare di trattamenti
anche residenziali) – arriva in occasione della Giornata Nazionale sui Disturbi
del Comportamento Alimentare (sabato 15 marzo 2014) dal primo centro specializzato
socio-riabilitativo per ragazze con disturbi alimentari
dell'Emilia Rom
agna: "In volo" in provincia di Parma,
a Pellegrino Parmense (www.involodca.it) accreditato dal SSN e convenzionato con l'Ausl di Parma.
Di fatto indossa il fiocco lilla,
simbolo di sensibilizzazione, tutto l'anno. Ha carattere
riabilitativo ed è l'unica struttura in regione Emilia
Romagna – ed una
delle poche in Italia - che adotta il metodo dell'alimentazione progressiva
concordata dal
paziente con la dietista sotto la supervisione progettuale del dottor Pierandrea Salvo: proprio perchè ogni
ragazza, ogni persona resta sempre e comunque protagonista
della propria vita.
Il tutto viene abbinato – se valutato dal tutor e se rientra nel programma riabilitativo teso a valorizzare anche l'eventuale tempo libero delle ragazze all'interno della struttura – a possibili attività creative che diano stimoli in presenza del "vuoto psicofisico": ad esempio yoga, danzaterapia, pitturoterapia, musicoterapia, pet therapy, gite ed escusioni in compagnia con il tutor. E per le ragazze in età scolare si studia, anche con lezioni a distanza per non perdere il rapporto importante con la scuola.
Le insidie per tante bambine,
ragazzine pre-adolescenti, giovani donne arrivano dal web,
dai modelli comportamentali filtrati dalla società, da un
immaginario condizionato e dal vissuto che ciascuno porta
con sè.
Il
presidente Roberto Berselli commenta i dati: “Solo in
Emilia Romagna con una popolazione
femminile in fascia d’età 14/24 anni di 194.000 soggetti
parliamo di circa 19.400 potenziali persone
affette da DCA di cui poco meno di 4.000
potrebbero necessitare di trattamenti anche residenziali.
Un numero quindi veramente significativo. Tenuto anche
conto dell’elevato livello di mortalità di questa
malattia”.
“Secondo i dati più recenti della
Conferenza Nazionale di Consenso sui DCA (2012) pur non
avendo il nostro paese una rilevazione precisa
dell’incidenza dei dca sulla popolazione si stima che questa
sia di circa il 10% nella fascia d’età 14/24 anni e di
questa un 20% risulta refrattario al solo intervento
ambulatoriale. Sulla popolazione generale l’incidenza è
invece del 3%”.
Guarire si può: nell'anima, nella
mente e in un giusto peso corporeo laddove la vera bellezza
è armonia interiore e salute. Significa riscoprire se stessi
e la forza interiore che ognuno racchiude.
Il mondo, noi stessi, gli altri
sono relazioni positive da riscoprire o ricostruire, così
come il rapporto con il cibo è relazione, è un linguaggio, è la
nostra vita.
Tanto che nelle
gite programmate di gruppo con l’operatore di turno si
effettua in autonomia il proprio pasto (sempre concordato col dietista):
perchè la libertà è vita.
La struttura "In volo" conta su
20 posti letto residenziali. Ha già in cura ragazze dai 14 ai 25 anni di
media. Ma le età delle donne che si sono rivolte al centro
arriva anche ai 50 anni. Le persone che scelgono il Centro "In Volo
provengono un po' da tutta Italia: possono provenire da
precedenti
percorsi ambulatoriali o ricoveri veri e propri nei casi più
complessi di anoressie nervose.
In un cammino di ritrovata
speranza il cibo piano piano non è più tabù nè nemico ed il
proprio volto naturale è un ritrovato motivo di orgoglio.
Al Centro "In volo" si possono
rivolgere i
genitori che
vogliono ridare la vita ai figli, i medici
di base che
hanno bisogno di un consiglio o che si trovano ad indicare
luoghi di sostegno per chi ha disturbi alimentari, tutti i
giovani che si rendono conto di avere un problema che mette
a rischio la salute e chi vuole provare a consigliare un
percorso di guarigione a un'amica, a una sorella, a una
collega, a una figlia.
E forse non è un caso che il primo centro specializzato per
ragazze con disturbi alimentari dell'Emilia Romagna sia in
provincia di Parma, proprio in zona Food Valley, in quella terra dove il tema di
una corretta nutrizione si abbina al concetto di un sano
stile di vita e a prodotti di qualità frutto della campagna.
Quella stessa qualità a cui tendono i servizi ed i programmi
riabilitativi del Centro "In volo" a Pellegrino Parmense, un
paese del primo Appennino, cittaslow famosa per il pane di
grani antichi. Novità
2014
sarà proprio un corso sul pane ed il laboratorio "Fare
il pane" dove con le proprie mani le ragazze
impasteranno quella farina che dà sostanza.
I primi sintomi possono
comparire nelle ragazzine già a 11 anni: si tratta di campanelli d'allarme
che spesso in famiglia o a scuola vengono sottovalutati. Gli
esperti invitano i genitori ad essere più vigili
preventivamente e ad intervenire in caso di segnali
evidenti: "L'importante è non aspettare a chiedere aiuto
agli psicologi e alle associazioni di aiuto - commenta Paolo Chierchia psicologo e coordinatore
del
Centro "In Volo" – una corretta nutrizione è una cosa seria:
di anoressia si muore, si è rischio infarto elevato; di
bulimia si distrugge il nostro organismo. E con i disturbi
alimentari si disgregano anche i rapporti. I professionisti
di "In volo" – dietisti, psicologi, psichiatri – sono qui per
aiutare le persone e favorirne la presa di coscienza. La residenza In Volo si inserisce
a completamento della rete territoriale della Ausl di Parma
e
del sistema regionale di cura dei DCA per quei casi di disturbi del
comportamento alimentare per i quali risulti appropriata
l’accoglienza residenziale. I disturbi del comportamento alimentare si
caratterizzano per un alterato rapporto con il cibo e con il
proprio corpo tale da compromettere la qualità della vita e
delle relazioni della persona. Sono catalogati come DCA sindromi come
anoressia, bulimia, BED (disturbo da alimentazione
incontrollata) e disturbi alimentari atipici. Queste patologie rappresentano
un problema di notevole gravità, con un incremento costante,
soprattutto in età adolescenziale.
Il progetto “In Volo” nasce
dall’esperienza dell’associazione Sulle ALI delle MENTI, da
oltre un decennio attiva nel campo della prevenzione dei
disturbi del comportamento alimentare, e del Centro di
Solidarietà L’Orizzonte di Parma, punto di riferimento nella
prevenzione e cura dei disagi personali e sociali, e si
propone come risorsa
per un bacino di utenza regionale e nazionale.
La Residenza
Socio-Riabilitativa “In Volo” rappresenta è delle poche
realtà italiane che utilizza il metodo della
riabilitazione nutrizionale progressiva: in cosa consiste? "Una tecnica riabilitativa
specifica che si fonda sulla ricerca di adesione ad un
percorso nutrizionale personalizzato e progressivo, che
comprende lo svolgimento di svariate attività cliniche,
l’utilizzo di farmaci (solo se necessario), il costante
monitoraggio delle condizioni organiche e l’erogazione delle
terapie mediche necessarie. Inoltre è una delle poche
strutture che prevede un modello riabilitativo estensivo e
che accoglie persone con problematiche di binge eating
disorders".
Una struttura pensata per rieducare e stimolare gli ospiti ad attività capaci di
riempire un vuoto psico-fisico, con l’obiettivo ultimo della
re-integrazione sociale. In quest’ottica è di fondamentale
importanza il mantenimento dell’ospite nel percorso scolare.
Per questo il Centro In Volo offre la possibilità di
proseguire gli studi grazie all’attivazione di procedure di
scuola a distanza.
“Le nostre
figlie stanno pagando un prezzo troppo alto per la nostra
incapacità di rinunciare a questa società dell’immagine
che piega al nostro desiderio di apparire la salute di
tante ragazze ed ultimamente anche di molti ragazzi. Mai come
nell’anoressia vi è una responsabilità collettiva a cui
non possiamo sottrarci” conclude il
Presidente di In Volo Roberto Berselli.
Per maggiori informazioni:
cell.
393.1549740
Tel. 0524.594927
Fax 0524.594607
Ufficio Stampa per IN VOLO
Dott.ssa
Francesca
Maffini
@fmfeye
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