Lugo (Ra): biodigestore di Voltana in costruzione, il sindaco Cortesi in visita al cantiere
A Voltana, presso Lugo (Ra),
stanno costruendo un biodigestore che trasformerà la raccolta
differenziata in energia rinnovabile e compost. L’investimento ha richiesto
uno stanziamento di oltre otto milioni di euro.
Stamane,
mercoledì 31 ottobre, all’interno del comparto impianti di Voltana, c’è stata la
visita del primo cittadino di Lugo, Raffaele Cortesi (nella foto)
Il
cantiere per la costruzione dell’impianto di digestione anaerobica integra
l’esistente impianto di compostaggio: dai
rifiuti organici domestici del ravennate si produrranno energia elettrica
rinnovabile e compost di qualità.
Filippo
Brandolini, Presidente di Herambiente, ha dato il benvenuto
al sindaco, a Enrico Marangoni, presidente della Consulta di Voltana e a Manlio
Viscusi, vice presidente della consulta, illustrando lo stato di avanzamento
dei lavori.
Iniziato
lo scorso gennaio è già in fase avanzata l’intervento sull’impianto di
compostaggio, già presente all’interno del sito voltanese, che consentirà di
avere una produzione annua di circa 12.500 tonnellate di compost (34
al giorno) e 6,5 milioni di KWh di energia elettrica, pari al
fabbisogno di oltre 7.000 persone (considerando un consumo medio procapite di
circa 900 KWh). La potenzialità massima di trattamento del biodigestore rimarrà
la medesima dell’attuale impianto di compostaggio, ovvero 60.000 tonnellate di
rifiuti all’anno, circa 164 tonnellate al giorno.
Cuore del
nuovo impianto saranno le 10 stanze di biodigestione, in cui i rifiuti organici
domestici provenienti dalla raccolta differenziata del ravennate fermenteranno,
in assenza di aria, grazie alla presenza di batteri metanigeni, gli stessi presenti nello stomaco delle mucche. Al
termine di questo processo, che simula proprio la digestione dei bovini, si
produrrà compost certificato per agricoltura biologica ed energia elettrica
rinnovabile. Il gas a base di metano prodotto durante la fermentazione, infatti,
alimenterà i motori per la produzione di energia rinnovabile che sarà immessa
poi in rete. Altro vantaggio del processo è la completa assenza di odori,
poiché i batteri anaerobici agendo in totale assenza di ossigeno, sono capaci
di demolire tutte le sostanze che causano cattivi odori per trasformarle in
biogas.
La
programmazione dei lavori prevede che l’impianto entri in esercizio entro la
fine dell’anno.
“Questo progetto
consolida la vocazione alla sostenibilità del comparto impiantistico di
Voltana, sul quale Hera ha, nel corso degli anni, effettuato importanti
investimenti, concretizzando così gli indirizzi politico-amministrativi del
nostro Comune – ha commentato Raffaele Cortesi - e grazie alla produzione anche di energia
elettrica rinnovabile, possiamo garantire ai cittadini la massima
valorizzazione per tutta la frazione organica raccolta in modo differenziato;
il nostro territorio può contribuire al raggiungimento degli obiettivi del
Protocollo di Kyoto, riducendo progressivamente la dipendenza da fonti di
energia fossili”.
“La
costruzione del biodigestore di Voltana rientra in un disegno più ampio del
Gruppo Herambiente, finalizzato a dotare di impianti di questo tipo in ciascuna
le province in cui gestiamo i servizi ambientali – dichiara Filippo Brandolini,
presidente di Herambiente - L’intero progetto comporterà per il nostro Gruppo
un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro e doterà il territorio
di una produzione potenziale di energia elettrica rinnovabile pari a oltre 32
milioni di KWh annui. In termini pratici, ciò significherà soddisfare il
fabbisogno energetico annuo di oltre 35.000 persone e risparmiando l’emissione
in atmosfera di 17.000 ton. di CO2. Il Progetto Biodigestori assume
particolare valenza anche considerando che l'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, riconoscendo l’importanza dell’energia per lo sviluppo sostenibile, ha
designato il 2012 come Anno Internazionale dell’energia sostenibile per
tutti”.
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