Expo Rurale a Firenze, il Parco delle Cascine riacquista l'antico volto
servizio di Alessandro Maresca
Con Expo Rurale Toscana per
quattro giorni (dal 20 al 23 settembre) il Parco delle Cascine, polmone verde
di Firenze, ha riacquistato la fisionomia agricola. Il parco delle Cascine fu
costruito infatti nel 1563 da Alessandro e Cosimo I de' Medici come tenuta
agricola. L’area veniva utilizzata soprattutto per la caccia ma comprendeva
anche un'azienda agricola dedita all'allevamento di bovini e alla produzione di
formaggio per la famiglia dei Medici. Da qui appunto il nome di Cascine,
derivante dall'antico "cascio" (cacio), inteso come luogo in cui si
tengono e si mungono le vacche per produrre burro e formaggi.
«L’obbiettivo di Expo Rurale, giunta
alla seconda edizione, – ha sottolineato
Gianni Salvadori, assessore
all’agricoltura della regione Toscana – è stato quello di offrire a tutti una
concreta possibilità di conoscere da vicino il mondo rurale e i prodotti
agroalimentari regionali, apprezzandone le origini e le tecniche di
preparazione. Contemporaneamente abbiamo voluto approfondire sotto l’aspetto
tecnico, normativo e istituzionale, tutte le tematiche che riguardano il mondo
rurale e le sue produzioni e potenzialità».
La manifestazione, organizzata
dalla Regione Toscana si estendeva su 7 ettari di cui uno coperto. Gli
appuntamenti in cartellone erano 347 (più di 80 al giorno) e comprendevano
iniziative, laboratori, incontri e convegni che hanno polarizzato l’interesse
di un vasto.
A Expo Rurale tutti i settori
produttivi erano presenti, oltre che con esposizione di prodotti e tecnologie,
con animazioni dal vivo e spaccati rappresentativi di tutte le filiere agricole
toscane. Ogni filiera prevedeva un proprio spaccio, con possibilità di acquisti
e degustazioni, di prodotti rigorosamente toscani. «Un controllo preventivo,
continuato nel corso della manifestazione – ci ha spiegato Alvaro Fruttuosi, responsabile
del settore sistemi informativi, promozione e
comunicazione in agricoltura della Regione – ha impedito che all’Expo fossero
commercializzati prodotti che non fossero patrimonio produttivo e culturale
della Toscana. Questo non perché i prodotti di altre regioni o esteri siano
meno buoni, ma in quanto non rappresentativi della nostra agricoltura».
Alessandro Maresca intervista l'assessore all'Agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori
Uno dei leitmotiv
della manifestazione è stata la sostenibilità ambientale che ha fra le sue basi
più importanti la tutela della biodiversità, oggi fortemente a rischio. Per tutelare l’agrobiodiversità gli Agricoltori
Custodi, associazione che raggruppa soprattutto piccole aziende
costituita qualche anno con il sostegno della Regione Toscana, si sono posti
l’obiettivo del recupero e della coltivazione di specie e varietà delicate e
preziose, spesso speciali dal punto di visto organolettico, esposte al rischio
di estinzione a causa della bassa resa o di difficoltà particolari nel processo
di produzione. Ad Expo Rurale gli “angeli custodi della biodiversità” (oggi
sono 116) erano presenti con un loro stand dove si potevano ottenere
informazioni sulle 754 varietà soprattutto orticole e frutticole ma anche
animali (in particolare da cortile) attualmente sotto tutela.
Sempre nell’ambito
della sostenibilità, la filiera delle biomasse è stata una di quelle su cui
Expo Rurale si è maggiormente concentrata. «Le
biomasse agroforestali per produrre energia vanno a costituire una filiera
sulla quale la Regione intende puntare – ha detto Salvadori – perché questa
rappresenta il futuro dell’energia sostenibile in Toscana. Si tratta di una
filiera praticamente tutta da costruire, sulla quale vantiamo un grande
potenziale, che può portare a creare fino a 1500 nuovi posti di lavoro».
Secondo le stime degli
organizzatori Expo Rurale è stata visitata da circa 200mila persone, favorite
anche dal tempo bello e dalla temperatura mite, fra le quali molte famiglie con
bambini e più di mille studenti.
«Riteniamo che la
manifestazione possa rappresentare il punto di nella costruzione del distretto
agro-industriale toscano partenza – ha concluso Salvadori – e una fondamentale
tappa di avvicinamento verso l’Expo 2015 nell’ambito del quale la nostra
regione intende giocare un ruolo importante».
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