Salame di Felino, export al 20%
Nel 2019 il comparto
del Salame Felino IGP ha fatto registrare un fatturato al consumo di
circa 75 milioni di euro: un risultato che ricalca quello del 2018.
Come emerge dai dati forniti da ECEPA - Ente di Certificazione di
Prodotti Agroalimentari, a fronte di una leggera riduzione dei kg di
carne lavorata (5,03 milioni di kg nel 2019), negli ultimi 12 mesi
sono aumentate del 3,9% le produzioni etichettate.
Dall’analisi dei
dati di mercato, la GDO si conferma il principale canale di
commercializzazione: il Salame Felino IGP rimane la referenza più
premiata dai consumatori. Il segmento del pre-affettato è stabile,
attestandosi al 17,4% della produzione.
Per quanto riguarda
l’export, che incide per circa il 20% del fatturato del comparto,
il Salame Felino IGP si conferma un’eccellenza salumiera italiana
apprezzata principalmente nell’area UE, in particolare in Francia e
Germania.
A parlare in
rappresentanza del Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP, che
riunisce 14 aziende del territorio parmense che occupano,
considerando anche l’indotto, oltre 500 persone, è il Presidente
Umberto Boschi: «Il 2019 è stato un anno in linea con le attese: lo
possiamo considerare positivo, tenendo conto delle tensioni fatte
registrare dal mercato delle carni, con un rincaro importante delle
materie prime, legato principalmente all’aumento della domanda di
carne suina in Cina. Il 2020 è iniziato in modo positivo: è però
ancora prematuro fare previsioni attendibili, alla luce di una
variabile come l’emergenza Coronavirus, che potrebbe avere riflessi
sul mercato. Non desta invece particolari preoccupazioni l’uscita
del Regno Unito dalla UE, perché nel 2020, per gli scambi,
proseguirà il regime transitorio».
«Come Consorzio,
anno dopo anno siamo sempre più impegnati in attività di
comunicazione e promozione, sfruttando anche i finanziamenti ottenuti
dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali -
prosegue il Presidente Boschi -. Proprio in questi giorni andremo a
presentare al Mipaaf un nuovo piano di attività per il biennio
2020/21. Dopo Wine & Siena, a Siena dall’1 al 3 febbraio, il
prossimo appuntamento che vedrà impegnato il Consorzio, a giugno, è
Vinitaly, al fianco di Slow Food: una collaborazione partita due anni
fa e che portiamo avanti con soddisfazione».
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