“Al dè d’al less”! A Piacenza rivive la tradizione del bollito con Il Consorzio La Carne che Piace
da sx, Valter Cabrini, Celso Sartori, Carlo Casonato, Giampaolo Maloberti, Teresa Andena, Roberto Belli. Dietro, da sx Fabrizio Michelotti e Daniel Dadomo
(PIACENZA
28 nov. 2014) – Far conoscere ai piacentini l’elevata qualità e
sicurezza della carne del Consorzio La Carne che Piace; spiegare agli
studenti la filiera piacentina; illustrare la possibilità di avere
pacchi di carne “su misura”, con tanto di ricette piacentine, e
consegnati a casa; riscoprire la tradizione piacentina del bollito
con una grande cena che si terrà il 5 dicembre al Campus
agroalimentare.
Sono
i temi trattati nella conferenza stampa di presentazione
dell’iniziativa “al dè d’al less”, che si svolgerà il 5
dicembre al Campus lungo la via Agazzana. A spiegare la giornata sono
stati il presidende Campus, Teresa Andena, il vice preside Roberto
Belli e il presidente del Consorzio, Giampaolo Maloberti.
Andena
ha sottolinetao che «ormai nel settore alberghiero e della
ristorazione si guarda alla filiera lunghe, cioè a partire dalle
materie prime e non solo più al prodotto finito. L’iniziativa dà
la possibilità di vedere l’intera filiera della carne. Il bollito,
poi, recupera la tradizione culinaria e agricola del territorio,
riporta alla memoria l’infanzia, il piatto della domenica attorno
al quale si riuniva la famiglia».
Maloberti
ha ricordato come il Consorzio (soprattutto carni bovine e suine)
stia crescendo e dai 20 soci iniziali si sia passati a 30. «I nostri
segni distintivi - ha affermato - sono la qualità e la sicurezza,
ottenuti attraverso una filiera fatta di allevatori, macellatori,
macellai e veterinari. Il Consorzio è qualificato dall’alimentazione
con semi di lino nella fase finale di vita dell’animale, dalla
sospensione ulteriore del 20%, oltre a quella per legge, dei farmaci
e dalla frollatura che va da un minimo di 10 giorni per le parti
anteriori ai 20 di quelle posteriori».
Il
5 dicembre, la giornata prevede al mattino, alle 10, l’incontro
degli studenti dell’istituto agrario e dell’alberghiero con
allevatori, veterinari, con un macellaio che sezionerà dal vivo un
quarto anteriore e con un cuoco che darà consigli sul modo di
cucinare al meglio la carne. Nel pomeriggio, alle 18.30, stesso
programma e il seminario sarà aperto al pubblico. In programma anche
l’intervento del nutrizionista Carlo Rossi Sgrifo, docente
all’università di Milano. Alle 20, infine, è in programma la cena
che prevede nell’ordine: il bollito, il brodo di terza e il dolce.
Tutto accompagnato dai vini piacentini. E’ già allo studio una
replica dell’iniziativa, considerato l’enorme successo riscosso.
Entro
dicembre, il Consorzio avvierà la vendita di pacchi di carne,
consegnati a domicilio, che conterranno i principali tagli di carne
bovina e suina, ma che il consumatore potrà ordinare a suo
piacimento. Il pacco, si sta pensando a due tipologie, conterrà
anche un volumetto con le 5 ricette nostrane tradizionali per
cucinare la carne.
Il
veterinario Valter Cabrini si è soffermato sul benessere animale,
sulla frollatura e sull’alimentazione con i semi di lino. «La
carne - ha detto - contiene colesterolo, ma l’aggiunta dei semi di
lino apporta gli Omega 3, che tendono ad abbattere il colesterolo».
In
sala anche gli allevatori Carlo Casonato, Fabrizio Michelotti, Celso
Sartori e il macellaio Daniel Dadomo.
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