Premio Artusi a Padre Enzo Bianchi, domani a Forlimpopoli (h 15) incontro riservato alla stampa
INVITO RISERVATO ALLA
STAMPA
INCONTRO CON PADRE
ENZO BIANCHI
(Vincitore
Premio Artusi 2014)
Gentile
Collega,
il
Comune di Forlimpopoli su proposta del Comitato Scientifico ha deciso di
assegnare il Premio Artusi a Padre Enzo Bianchi, fondatore della Comunità
di Bose, che da tempo ha posto lo sguardo della sua riflessione anche al
rapporto tra l’uomo e il cibo.
Siamo lieti di invitarti, prima della
consegna del Premio, a un momento di incontro riservato alla stampa,
insieme a Padre Bianchi, in programma
SABATO 11 OTTOBRE 2014 alle ore 15,00
presso
Casa Artusi (Refettorio) - Forlimpopoli (Fc)
Saranno presenti anche il
Sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini e il Presidente di Casa Artusi Giordano
Conti.
Alle 17,00 seguirà la consegna
del Premio Artusi (evento aperto al pubblico).
Chi è
Enzo Bianchi.
Enzo Bianchi, nato nel 1943 a Castel Boglione in Monferrato, dopo gli studi alla
Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965
si reca a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di
Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel
1968 dai primi fratelli e sorelle, scrive la regola della comunità monastica
ecumenica, di cui è a tutt’oggi Priore. La comunità conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di
cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme
(Israele), Ostuni (BR), Assisi (PG) Cellole-San Gimignano (SI) e Civitella san
Paolo (Roma).
Nel 1983
fonda la casa editrice Edizioni Qiqujon che pubblica testi di spiritualità
biblica, patristica, liturgica e monastica. Nel 2000 l’Università degli
Studi di Torino
gli conferisce la laurea honoris causa in “Scienze Politiche”. Membro del Consiglio del
Comitato cattolico per la collaborazione culturale con le Chiese ortodosse e
orientali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani,
Padre Bianchi ha fatto parte della delegazione nominata e inviata da papa
Giovanni Paolo II a Mosca nell’agosto 2004 per offrire in dono al patriarca
Aleksij II l’icona della Madre di Dio di Kazàn. Ha partecipato come
"esperto" nominato da papa Benedetto XVI ai Sinodi dei vescovi sulla
Parola di Dio (ottobre 2008) e sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione
della fede cristiana (ottobre 2012). Nel 2009 riceve il “Premio Cesare Pavese” e il “Premio Cesare
Angelini” per il libro Il Pane di ieri. Opinionista e recensore per i quotidiani La
Stampa, La Repubblica e Avvenire. Per il suo settantesimo compleanno è uscito “La sapienza del cuore”
(Einaudi), un volume collettivo con interventi in suo onore di intellettuali, artisti, politici ed
ecclesiastici. Dal 2014 è cittadino onorario della Val d’Aosta.
La Città di Forlimpopoli, su indicazione del Comitato
Scientifico di Casa Artusi, ha deciso di conferire il Premio Artusi 2014 a Enzo
Bianchi perché, fondatore e priore della comunità monastica di Bose, si è
segnalato come personaggio di spicco della cultura italiana, non solamente in
ambito religioso ma nel dialogo continuo con la società laica e i suoi valori
di democrazia, tolleranza, ospitalità. Testimone della spiritualità cristiana
in uno spirito di riflessione critica e di servizio alla comunità, ha
contribuito a valorizzare l’attenzione alle piccole cose della vita quotidiana,
in apparenza umili ma potenzialmente cariche di straordinari valori (la
pazienza, la capacità di attesa, il rispetto delle regole) che fanno anche
parte della più autentica tradizione contadina. La cultura del cibo, in
particolare, ha trovato in lui un interprete nella duplice prospettiva del
rispetto per il lavoro che l’uomo impiega a procurarlo e prepararlo, nonché
della commensalità e della condivisione come dimensione specifica del gesto
alimentare. Tali valori, propri anche del messaggio artusiano, sono importanti
da sottolineare in un momento in cui il tema del cibo sembra talora imboccare
la deriva dello star-system e dello spettacolo fine a se stesso.
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