Scende il prezzo del Parmigiano Reggiano. Oggi assemblea a Reggio Emilia
COMUNICATO STAMPA Bologna, 22 luglio 2014
PARMIGIANO: COLDIRETTI, I CONTI NON TORNANO, -10% PREZZI IN SOLI TRE MESI
A oltre tre mesi dall’Assemblea del 2 aprile svoltasi
a Parma qualcosa di quanto a suo tempo esposto alla base sociale
dal Consorzio del Parmigiano Reggiano non torna! E’ quanto afferma la
Coldiretti Emilia Romagna in occasione della nuova assemblea che si
terrà il 23 luglio a Reggio Emilia nel ricordare che la platea dei
soci era stata rassicurata sulla buona salute del
re dei formaggi dai numeri del 2013: Export + 5%, produzione - 0,85%,
giacenze - 4,3% e dal tavolo della presidenza si spiegava, anche in
contrapposizione agli interventi che ponevano qualche dubbio, che questi
indicatori positivi lasciavano intravedere un
futuro più soddisfacente per i produttori. L’indicatore più positivo
era il cosiddetto "boom" dell’export che vedeva nel 2013 collocare sui
mercati esteri circa 45.800 tonnellate di Parmigiano Reggiano arrivando a
toccare il 34% della produzione totale ed
anche nei primi 4 mesi del 2014 si continuava a registrare sensibili
incrementi delle vendite all’estero.
Invece
- rileva la Coldiretti - dopo poco più di 100 giorni ci troviamo con
una quotazione del formaggio 12 mesi calata a 7,85 euro con una perdita
del 10%.
Qualcosa non torna e si apre il totoscommesse a chi verrà imputata
questa volta la colpa dell’attuale situazione da parte degli organi del
Consorzio. Evidentemente lo sbandierato successo dell’export pare non
abbia dato i risultati sperati pur in presenza
di stabilità nella produzione. Notizie di questi giorni evidenziano che
i dati dell’export utilizzati per riconoscere alle imprese commerciali
l’incentivo economico per l'esportazione, siano oggetto di attente e
continue verifiche da parte del Consorzio
del Parmigiano Reggiano. Forse qualche conto non torna? Sicuramente non
tornano ad oggi i conti nelle aziende agricole che devono affrontare un
aumento di costi crescente a fronte di una diminuzione del prezzo
ottenuto.
Coldiretti
auspica quanto prima un cambio di passo dell’operato del Consorzio in
quanto l’attuale crisi necessita di essere affrontata in modo deciso e
strutturale
e con assoluta trasparenza, anche rivedendo quanto prima il
Disciplinare di Produzione.
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