Agricoltura, un anno difficile. I prezzi rilevati dalla Camera di Commercio di Forlì/Cesena
La
difficile
situazione dell’agricoltura nei primi sei mesi del 2014
Le Commissioni dei
prezzi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena rilevano un
andamento critico dei prezzi nel primo semestre dell’anno,
causa anche l’andamento climatico sfavorevole ed esprimono
forti preoccupazioni per il secondo semestre.
In questo particolare e difficile momento per
l’agricoltura del territorio, i componenti delle Commissioni
Prezzi della Camera di Commercio si sono riuniti alla presenza
del Presidente Alberto Zambianchi per verificare l’andamento del
settore, confrontandosi sui problemi che stanno interessando il
comparto agricolo a livello locale.
Due sono le Commissioni preposte al rilevamento dei
prezzi: Commissione prezzi bestiame bovino, suino ed ovino e
Commissione prezzi cereali, foraggi, sementi, frutta e ortaggi,
che si riuniscono ogni lunedì mattina per le quotazioni dei
prodotti. Il coordinamento delle due Commissioni è affidato a
Pierfrancesco Cornacchia, che di esse è anche Presidente. Da
segnalare che il monitoraggio del comparto avicolo non è
compreso nelle competenze camerali, essendo a carico
dell’Amministrazione comunale di Forlì, pertanto nell’incontro
non è stato trattato l’andamento dell’avicoltura, che, in ogni
caso, rappresenta una voce significativa della PLV agricola
provinciale.
Nel ringraziare tutti per il qualificato lavoro
realizzato e per l’impegno che settimanalmente ogni membro
profonde, Zambianchi ha sottolineato l’importanza del ruolo
svolto con professionalità, imparzialità e competenza dai
commissari, rappresentanti del mondo imprenditoriale
organizzato.
Cornacchia ha poi sinteticamente illustrato la
situazione nel primo semestre 2014:
-Prima
Commissione Zootecnica: per
i Bovini, come per gli Ovini (allevamento e macello), si
registra un andamento negativo con forte tendenza cedente, sia
come numero di capi allevati (relativamente alla consistenza)
che come prezzo, ai limiti della marginalità.
Riguardo al comparto suinicolo, nonostante in questo
primo semestre non vi siano state quotazioni soddisfacenti, il
bilancio riesce a non essere negativo, anche grazie ad un
sensibile calo delle materie prime, in particolare i mangimi:
dopo 8-10 anni in cui il primo semestre era costantemente
negativo, finalmente nel 2014 si è verificata un’inversione di
tendenza.
-Seconda
Commissione dei prezzi agricoli
(cereali, frutta, foraggi, sementi, ortaggi, ecc.): comparto
cerealicolo (semine autunnali di grano e orzo): in pianura (a
Valle della Via Emilia) le produzioni unitarie per ettaro
risultano in forte calo, in collina (a monte della Via Emilia)
le produzioni sono ancora più scarse, nell’ordine di 20-30
quintali per ettaro con qualità molto scadente. Si aggiunga
inoltre che le nuove quotazioni di mercato, rispetto all’annata
precedente, sono inferiori di circa il 15%, e ciò è dovuto
all’andamento stagionale sfavorevole, dalla semina al raccolto.
Per il settore foraggero, sempre a causa dell’andamento
stagionale anomalo (inverno molto mite senza freddo e neve), le
graminacee e le erbe infestanti hanno avuto il sopravvento sulla
Medica, con conseguente produzione di un primo taglio scadente e
relativo prezzo molto basso; si prevede una produzione migliore
per il secondo e terzo taglio.
Invece per le semine primaverili (bietole, mais, sorgo),
per le colture portaseme (sia trapianto che semina) e le
orticole in genere, cipolla, patate, o “da industria” (pomodoro,
fagiolino, spinacio), si prospetta un’annata soddisfacente, in
quanto a produzione.
Nel comparto frutticolo, a fronte di una produzione
generalmente normale, i prezzi di albicocche e ciliegie sono
remunerativi, a differenza di pesche e nettarine che purtroppo NON
riescono a coprire neppure la metà dei costi di produzione: si
consideri, infatti, che tali costi si attestano sui 35/40
centesimi al chilo, mentre il prezzo attuale di realizzo in
campagna, per i produttori è di circa 20 centesimi al chilo.
Questo stato di cose si ripercuoterà in maniera decisamente
negativa su tutto ciò che è a valle, a partire dall’occupazione,
e il fenomeno, purtroppo, potrebbe aggravarsi nel futuro.
Per la Vitivinicoltura, la produzione in pianura sarà
scarsa e in collina andrà ancora peggio: purtroppo i prezzi del
vino (produzione 2013) sono notevolmente inferiori di circa un
30-40%, rispetto alla vendemmia precedente. A tale andamento
negativo si aggiungerà l’aumento dei “costi colturali”.
Cornacchia, dopo aver sottolineato la qualificata
competenza di tutti i commissari e averli ringraziati per la
collaborazione sempre pronta e il senso di responsabilità
dimostrato anche nelle situazioni di mercati difficili e
sofferenti e in presenza di interessi contrastanti, ha concluso
ribadendo che le previsioni di annata agricola 2014 purtroppo
NON saranno quelle di bilancio a reddito positivo, anche se
persiste la considerazione che il terreno agricolo, - da
considerare oramai l’unico “bene rifugio”- continua a mantenere una
richiesta interessata.
Tutti i commissari, infine, confermano che il
bilancio del primo semestre dell’anno si può considerare
negativo, ed esprimono forti preoccupazioni sia per i problemi
strutturali che riguardano da tempo le aziende, sia per
l’indebitamento con le banche conseguente all’ammodernamento e
ristrutturazione degli impianti.
Al termine, nel raccogliere le sollecitazioni dei
commissari e le preoccupazioni per la criticità della situazione
agricola, il Presidente Zambianchi ha dichiarato:
“Constato
le gravi difficoltà di cui risente il comparto agricolo,
segnalate dalle Commissioni camerali. Va sottolineato che le
anomalie climatiche, causate da un inverno assai mite, si sono
ripercosse negativamente sulle colture erbacee. In calo più o
meno sostenuto cereali, ortaggi, frutta ed uva, e aggiungo che
l’andamento dei prezzi si presenta ancora penalizzante. Note
poco positive anche per la zootecnia nel suo complesso. A
fronte di tutti questi segnali negativi che connotano
un’annata agraria non certo buona, ribadisco l’impegno della
Camera di Commercio nel sostenere, presso Enti, Istituzioni e
Banche, le necessità specifiche del settore. In particolare
alle Banche sarà richiesto di venire incontro agli operatori
con tassi agevolati, nella consapevolezza che il mondo
agricolo, in frangenti come questi, non può far fronte a tassi
superiori al 3%, un mondo agricolo che comunque merita fiducia
perché ricopre sempre un ruolo importante nell’economia del
territorio e ha capacità, risorse e una storia di affidabilità
tali da alimentare prospettive future di crescita”
Il monitoraggio
dei prezzi in agricoltura, che consente la pronta
verifica dell’andamento del mercato, è fra i servizi
istituzionali che la Camera di Commercio di Forlì-Cesena mette
a disposizione del territorio assolvendo ad un compito che le
è stato attribuito fin dagli anni Trenta. Pubblicando i
listini, l’Ente contribuisce a rendere il mercato trasparente;
la pubblicazione avviene sia in forma cartacea che on-line. La
raccolta, nel tempo, di queste mercuriali costituisce, oltre
che un punto di riferimento e un’affidabile base di trattativa
per le operazioni commerciali di compravendita, anche un utile
strumento nelle controversie.
I
componenti della Commissione prezzi bestiame bovino, suino
ed ovino:
Cornacchia
Pier Francesco (Presidente), Brunelli Romano (Vice
Presidente), Bagioni Primo, Bucci Fabio, Crociani Giovanni ,
Matassoni Paride, Mengozzi Giordano, Neri Mauro, Rosetti
Armando, Torri Renzo, Trebini Angelo Gabriele, Zanetti
Giuseppe.
I
componenti della Commissione prezzi cereali, foraggi,
sementi, frutta e ortaggi:
Cornacchia
Pier Francesco (Presidente), Turroni Mario (Vice Presidente),
Canali Roberto, Filippi Maurizio, Linguerri Giuliano, Mengozzi
Enzo, Mengozzi Giordano, Partisani Stefano, Rosetti Armando,
Ruffilli Aldo, Tozzi Sergio, Villa Giancarlo, Zagnoli Loretta.
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