Mafia, nasce l'osservatorio per la lotta alla criminalità agroalimentare
Nella foto, Giancarlo Caselli
MAFIA: NASCE OSSERVATORIO PER LOTTA CRIMINALITÀ AGROALIMENTARE
PROMOSSO DA COLDIRETTI, GIANCARLO CASELLI PRESIEDE COMITATO SCIENTIFICO
Si
chiama “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema
agroalimentare” la nuova Fondazione
voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la
consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo
di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a
smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto
con la legalità. Giancarlo Caselli guida il Comitato Scientifico della Fondazione, mentre il presidente della Coldiretti
Roberto Moncalvo ne è il presidente e al presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara è stata affidata la vice presidenza. La presentazione è avvenuta con la partecipazione dei Ministri della Giustizia
Andrea Orlando e delle Politiche Agricole Maurizio Martina,
alla vigilia dell’incontro del Santo Padre con le vittime delle mafie
in programma il 21 marzo, nella "Giornata della memoria delle vittime
innocenti delle mafie" promossa dalla Fondazione
"Libera".
La
Fondazione sarà particolarmente attenta anche in Emilia Romagna dove,
secondo il dossier di “Libera
Informazione” sulla mafia nella nostra regione, i boss hanno da tempo
deciso di investire nell’agro-alimentare e i reati sono “numerosi e
trasversali: dalla contraffazione alla sofisticazione dei prodotti,
dalle frodi sui finanziamenti pubblici nazionali ed
europei, al lavoro nero e al caporalato, dall’abigeato alla
macellazione clandestina”. In quanto regione al vertice della produzione
alimentare d’eccellenza, la criminalità organizzata è interessata
soprattutto ai facili guadagni tramite contraffazioni e sofisticazioni.
Secondo il dossier di Libera, la maggior parte dei controlli in Emilia
Romagna hanno avuto a che fare con falsi prosciutti di Parma, falso
Parmigiano Reggiano e aceto balsamico di Modena contraffatto. E’ tutto
il comparto di eccellenza alimentare ad essere
duramente minacciato.
“Di
fronte al luogo comune diffuso all’estero che porta gli stranieri ad
assimilare l'Italia alla mafia
oltre alla pizza o alla pasta, con la Fondazione ci vogliamo fare
carico dell’indignazione del 65 per cento degli italiani che non
sopporta che la criminalità organizzata danneggi l'immagine del nostro
Paese e che si sente offeso perché ritiene che la gran
arte dei cittadini non ha niente a che fare con i criminali, secondo
l’indagine Coldiretti /Ixe” ha affermato il presidente della Coldiretti
Roberto Moncalvo nel precisare che “c’è tuttavia una minoranza del 12
per cento che è rassegnata e lo considera normale,
visto che l'abbiamo esportata in tutto il mondo, e un 19 per cento che
pensa addirittura che faccia parte dell'immaginario collettivo anche
grazie film come Il Padrino, La Piovra ed altri”.
“La
criminalità organizzata si combatte con la trasparenza soprattutto in
un settore come quello agroalimentare
dove è particolarmente rilevante il flusso commerciale, con circa un
terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti
agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in
Italy che contiene materie prime straniere all’insaputa
dei consumatori e a danno delle aziende agricole” ha affermato il
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo . In un momento difficile
per l’economia dobbiamo portare sul mercato - continua il presidente
della Coldiretti - il valore aggiunto della trasparenza
e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che
prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti.
Ma è necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi
commerciali con l’indicazione delle aziende che
importano materie prime dall’estero e venga bloccato ogni finanziamento
pubblico alle aziende che non valorizzano il vero Made in Italy dal
campo alla tavola.
Con
l’Osservatorio si intende creare - sottolinea la Coldiretti - un
complesso di controlli che assicuri
la più completa informativa ai consumatori, contrastando le
contraffazioni e le adulterazioni alimentari. In tale prospettiva, la
Fondazione intende promuovere iniziative di approfondimento in merito
agli interventi e agli effetti delle pronunce di tutte le
Autorità amministrative indipendenti che possano interferire nel
mercato dell’agroalimentare, analizzando e approfondendo, in
particolare, le attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
La
Fondazione promuove, inoltre, le azioni legali collettive di tutela dei
consumatori, con particolare
riguardo – continua la Coldiretti - all’accertamento della
responsabilità in materia ambientale e alimentare e per la condanna al
risarcimento dei danni. Nell’ambito dei propri scopi istituzionali, la
Fondazione - precisa la Coldiretti - svolge un ruolo propositivo
nel confronti della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e
sulle altre associazioni criminali, nonché delle Commissioni
parlamentari d’inchiesta istituite per l’analisi conoscitiva dei
fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale.
La criminalità si deve combattere attraverso la creazione di un solido
sistema che assicuri una tutela rafforzata all’intera filiera
produttiva: a tal fine la Fondazione approfondisce il ruolo della
cooperazione suggerendo anche nuove forme giuridiche ed adeguati
sistemi di controllo. L’Osservatorio mette a disposizione le proprie
conoscenze scientifiche e tecniche attraverso la pubblicazione, per via
telematica, di riviste dal carattere giuridico e sociale,
l’organizzazione di convegni, la promozione e il finanziamento
di ricerche in campo universitario e con la collaborazione di altri
enti pubblici e privati. L’Osservatorio - spiega la Coldiretti - intende
creare una rete di contatti tra istituzioni e cittadini attraverso la
valorizzazione delle produzioni agroalimentari
italiane, avvalendosi degli strumenti informatici attualmente
disponibili per diffondere la cultura della tipicità, della qualità e
dell’origine della filiera agricola esclusivamente italiana, nella
convinzione che la legalità sia una condizione essenziale
per il sostegno all’economia dell’intero Paese e che la lotta ai
fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare
comporta effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed
occupazionali.
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