Bologna, Marco Bergami riconfermato alla presidenza di Cia
CIA BOLOGNA
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Assemblea della Cia di Bologna,
riconfermato il presidente Marco Bergami
GRANAROLO, 23 gennaio 2013 – Si è
tenuta ieri la VI assemblea elettiva della Cia provinciale di Bologna, al
termine della quale è stata votata la riconferma del presidente Marco Bergami,
che resterà in carica per i prossimi quattro anni. L’organizzazione associa
3.300 aziende agricole (escludendo il comprensorio Imolese), rappresentando
circa il 30% della Sau (Superfice Agricola Utilizzata) provinciale; tra le
associate circa 380 aziende assumono manodopera per oltre 1.600 dipendenti, tra
impiegati agricoli, operai fissi e stagionali.
La giornata è stata di particolare
importanza, oltre che per il processo democratico interno all’organizzazione,
per un incontro e un confronto tra gli associati, finalizzato a stabilire le
priorità per il prossimo futuro. Ad accompagnare e arricchire i lavori, gli
importanti contributi dell’Onorevole De Castro (presidente Commissione
Agricoltura del Parlamento Europeo), dell’Assessore provinciale all’agricoltura
Montera, del presidente regionale Dosi e del presidente della Cia Lombardia
Mario Lanzi. De Castro in particolare ne ha approfittato per lanciare un monito
per il mondo agricolo: la qualità da sola non basta, serve maggiore
organizzazione, imprenditorialità e capacità di lavorare assieme agli altri per
trasformarla in reddito per gli agricoltori.
“Questo – spiega Bergami - è un periodo
storico delicato per il mondo agricolo, con la nuova Pac alle porte, che pone
dei paletti più rigidi soprattutto rispetto alle tematiche ambientali, e gli
obblighi fiscali incerti per il futuro, su cui occorre vigilare senza sosta.
Infine la costante tenaglia della burocrazia italiana, che rende il lavoro delle
aziende agricole sempre più difficile.”
A livello territoriale i problemi
principali sono due: per quanto riguarda le zone collinari e montane è
necessario trovare una unità di intenti tra gli Ambiti Territoriali di Caccia,
gli enti gestori degli ambiti protetti e i gestori degli ambiti privati perché
la fauna selvatica è un problema sempre più grave per le imprese agricole e
spesso i danni agli agricoltori non vengono risarciti. In pianura invece, c’è
grande incertezza per quel che riguarda l’abolizione delle “quote zucchero” a
partire dal 2017 e per tutto quanto riguarda l’impatto della nuova PAC. Nuova
Pac che, a detta di De Castro, si caratterizza per essere più verde, più giusta,
più equa, più flessibile e più giovane.
“Note positive dell’ultimo periodo –
conclude Bergami - sono legate alla maggiore capacità del mondo agricolo di
unirsi e fare squadra, cosa per cui la Cia di Bologna ha lavorato e lavorerà
instancabilmente: grazie ad Alleanza per
l’agricoltura, che dovrà evolvere verso Agrinsieme (come è già successo a
livello nazionale e regionale), stiamo cercando di promuovere il più possibile
il dialogo e la collaborazione, nella consapevolezza che uniti si
vince!”.
Ufficio stampa Cia
Bologna
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