Alluvione, la conta dei danni. Coldiretti: indagare le cause del disastro

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Alluvione, Rabboni: "Danni a coltivazioni di cereali, Lambrusco, frutta"
Bologna, 27 gennaio  - “Servono risorse per ristorare tutti i danni mobili e immobili, con procedure più snelle rispetto a quelle del terremoto. Si tratta di una tragedia  che si è abbattuta su un territorio già duramente provato dal sisma e che ha colpito  in modo particolare il settore agricolo.” Lo ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. Una richiesta avanzata dal presidente della Regione Vasco Errani  e che  Rabboni ha voluto ricordare in apertura del convegno sul nuovo Psr 2014-2020.  Frumento, orzo, segale sono andati persi;  compromessa la produzione del Lambrusco di Sorbara, in difficoltà anche la frutticoltura e gli allevamenti. Questa  la sintetica stima dei danni fatta da Rabboni, che ha sottolineato: “se il terremoto aveva  parzialmente risparmiato  colture e campi, l’alluvione ha invece pesantemente compromesso un’agricoltura di eccellenza.”
E mentre il Governo ha riconosciuto all’Emilia-Romagna 19 milioni di euro per la messa in sicurezza del nodo idraulico Secchia-Panaro, Rabboni - nel fare il  punto sulle iniziative in corso -  ha ricordato  in particolare il decreto con cui Errani ha  dato il via alla ricognizione dei danni e del relativo fabbisogno economico e  alla costituzione di una Commissione scientifica composta da esperti universitari di comprovata esperienza e competenza per analizzare le cause della rottura dell’argine del fiume Secchia.



ALLUVIONE, AGGIORNATI I MODULI PER I RISARCIMENTI
Integrato il modulo C per la ricognizione danni subiti da attività economiche produttive. Previsto anche un modulo D per aziende agricole e agroalimentari

Sono stati aggiornati e ampliati i moduli diffusi dalla Regione Emilia Romagna per effettuare la ricognizione dei danni subiti dai privati e dalle imprese a causa degli allagamenti dei giorni scorsi provocati dall'alluvione provocata dalla rottura di un argine destro del fiume Secchia.
Il modulo C, che si occupa della ricognizione dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, è stato in parte integrato per la stima relativa ai beni mobili e mobili registrati e delle giornate di sospensione dell’attività.
In queste ore è stato aggiunto anche il modulo D che fa riferimento alle aziende agricole e agroindustriali per la segnalazione e quantificazione del danno subito a cui si aggiunge una parte riepilogativa che dovrà essere compilata dalle amministrazioni comunali.
Rimane invariata la scheda B che riguarda la ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio di edilizia privata, dei beni mobili e dei beni mobili registrati, mentre la scheda A è relativa agli enti pubblici.
I moduli sono disponibili sul sito internet del Comune di Modena (www.comune.modena.it) e negli Urp della città La procedura è stata avviata dalla Regione per realizzare una tempestiva attività di ricognizione dei fabbisogni per gli interventi di ripristino e per i danni subiti dalle abitazioni e dalle imprese, oltre che dalle infrastrutture pubbliche. Le schede devono essere compilate entro venerdì 28 febbraio. È consigliabile predisporre anche una documentazione fotografica dei danni subiti.
L'iniziativa è prevista nell'ambito della dichiarazione di stato di crisi regionale che è stata assunta in attesa della dichiarazione di stato di emergenza nazionale già richiesta dal presidente della Regione Vasco Errani.
l'Urp di piazza Grande ( Piazza Grande 17, piano terra del Palazzo comunale, tel. 059 203.12) è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e, al lunedì, al martedì, al giovedì e al venerdì anche dalle 15 alle 18.30; al sabato dalle 9.30 -alle 12.30. L'Urp della circoscrizione 2 sotto il quale ricade Albareto è in via Nonantolana 685/S (tel. 059 2034150 - E-mail: crocetta@comune.modena.it) ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, al lunedì e al giovedì anche dalle 14.30 alle 18.



  COLDIRETTI: BENE REGIONE, MA OCCORRE ACCELERARE SU CAUSE DISASTRO


E’ necessario costituire e rendere operativa al più presto la commissione scientifica per individuare le ragioni di quanto è successo nella rottura dell’argine del Secchia. Lo chiede alla Regione Emilia Romagna Coldiretti regionale, preoccupata dal maltempo e dalla pioggia che continua a flagellare l’Emilia, il modenese in modo particolare.
“Esprimiamo apprezzamento per i solleciti interventi delle istituzioni regionali, che consentono di far fronte alle prime immediate esigenze dei cittadini e delle imprese delle zone alluvionate– ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – e ribadiamo la richiesta una norma speciale che consenta un intervento in deroga al decreto sulle calamità naturali, privo di risorse, per approvare uno stanziamento ad hoc per ripristinare strutture, attrezzature, frutteti, vigneti e colture distrutte o danneggiate. Tuttavia, la particolarità della rottura dell’argine, avvenuta su un tratto rettilineo, ha diffuso il timore che la stessa situazione possa avvenire in altri punti. Di fronte ad un simile disastro – ha detto ancora Tonello – è necessario accelerare la ricerca della cause anche per verificare eventuali responsabilità e mancanze, , in modo che si possano predisporre tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza gli argini, salvaguardare le imprese e i territori e ridare un minimo di tranquillità ai cittadini che qui vivono e lavorano”.

ALLUVIONE SECCHIA, DANNI INGENTI ANCHE A MODENA
L’assessore all’Ambiente Simona Arletti in Consiglio comunale: “Dal Comune già chiesti alla Regione oltre 350 mila euro per interventi di prima emergenza”
L’alluvione dovuta alla rottura dell’argine del Secchia ha causato danni significativi anche a Modena dove l’emergenza ha riguardato l’area che va dall’argine del Secchia in località S. Matteo fino all’argine del Panaro a Villavara di Bomporto. Circa 370 i cittadini alluvionati residenti a San Matteo, nelle zone rurali di Albareto e La Rocca; danneggiate diverse aziende agricole e messe a dura prova opere idrauliche, insediamenti rurali e abitazioni intorno alla frazione di Albareto dove il cimitero ha subito danni pesanti. Un primo bilancio della situazione è stato fatto oggi, giovedì 30 gennaio, in Consiglio comunale dall’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Simona Arletti durante la discussione di diverse interrogazioni consiliari urgenti sul tema.
Ammontano a 176 mila euro – ha spiegato l’assessore - i costi rendicontati sinora alla Regione relativi agli interventi di prima emergenza e accoglienza gestiti e coordinati dal Comune di Modena:  920 le persone (318 famiglie) passate dal Centro di accoglienza di Modena est e ospitate in diverse strutture. Già chiesti anche ulteriori 180 mila euro per un intervento in somma urgenza sulla strada comunale Ponte Basso, all’intersezione con la statale Canaletto e il Ponte dell’Uccellino, danneggiata dal passaggio dei mezzi in transito per ripristinare l’argine. Restano invece ancora da valutare i costi per gli interventi da effettuare sulla viabilità comunale e sui canali, ma si parla di diverse decine di migliaia di euro.
“Prosegue intanto – ha continuato l’assessore - l’opera di assistenza delle famiglie sfollate e a quelle che, pur rientrate nelle case, non sono ancora in condizione di vivere autonomamente. Ad Albareto è stato allestito un ufficio per raccogliere segnalazioni e richieste di aiuto. I riferimenti necessari a scaricare e predisporre la modulistica emanata dalla Regione per la ricognizione dei danni e la richiesta rimborsi, che deve essere presentata entro il 28 febbraio, sono pubblicati sul sito del Comune di Modena, ma l’Amministrazione è attivamente impegnata a fornire assistenza ai cittadini coinvolti e, quando ne esiste la necessità, come nel caso di alcune famiglie di San Matteo, anche a portare direttamente i moduli attraverso i volontari della Protezione civile”.
I dati sulla ricognizione dei danni a patrimonio pubblico, privato e aziende, saranno quindi trasmessi dal Comune alla Regione per predisporre i risarcimenti regionali e statali. Il 24 gennaio, infatti, la Regione ha dichiarato lo stato di crisi regionale per 90 giorni in attesa della dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo. Il Consiglio dei Ministri ha già varato la sospensione di ogni forma di pagamento tributario e fiscale per chi abita e lavora nelle zone colpite dall'alluvione, “riconoscendo in questo modo – ha osservato l’assessore Arletti - la gravità di una alluvione che ha colpiti territori che faticosamente stavano cercando di risollevarsi dal sisma del 2012. E anche la Giunta comunale sta valutando possibili detrazioni mirate per gli alluvionati, inoltre rinvierà le scadenze per le pratiche edilizie in corso per l'area colpita”.

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