Alluvione e inondazioni, la conta dei danni
Aumenta
in campagna la conta dei danni dell’inondazione che ha colpito la provincia di Modena nella zona di Bastiglia e Bomporto.
Lo rende noto Coldiretti Emilia Romagna nell’informare che alla
falla nell’argine del fiume Secchia che si è aperta ieri e che
tutt’ora rimane aperta, si aggiunge la rottura nelle ultime ore del
Canale Naviglio che sta provocando l’allagamento di un’ulteriore
porzione del territorio modenese.
Al
momento sono più di 2.000 gli ettari sommersi – informa
Coldiretti: le abitazioni sono sommerse; le coltivazioni di grano e
degli altri cereali invernali sono state spazzate via dalla forza
dell’acqua, nelle stalle sono impedite le operazioni di mungitura e
le vacche sono ferme nell’acqua con conseguenza dannose per la
salute; gli impianti fotovoltaici sono fermi come anche le strutture
di refrigerazione del vino nelle cantine (cisterne e autoclavi) e
quelle per la conservazione della frutta; trattori e attrezzature
sono fuori uso; le operazioni colturali tipiche del periodo sono
ferme e, anche quando l’acqua si ritirerà, sui campi rimarrà uno
strato di melma e detriti che renderà impossibile le lavorazioni per
tempi lunghissimi tempi.
L’alluvione
– sottolinea Coldiretti – ha colpito la culla del Lambrusco di
Sorbara DOC e delle Pere dell'Emilia Romagna IGP, una delle zone
della provincia dove si ottengono le produzioni di maggior pregio
dell'agricoltura locale e regionale.
Le
strutture della Coldiretti si sono attivate per le richieste di
soccorso e il monitoraggio dei danni.
Per
far fronte a questo nuovo disastro che ha colpito una zona già
martoriata dal terremoto, Coldiretti chiede la dichiarazione dello
stato di calamità per far fronte agli interventi necessari per
sostenere la ripartenza dell'agricoltura di queste zone.
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