Enologica, a Bologna il salto di qualità
Bologna – Il racconto
del cibo e del vino dell'Emilia Romagna di Enologica ha trovato terreno fertile
sotto le Due Torri e gettato le basi per diventare vetrina internazionale.
Questo il messaggio che è emerso con forza nella prima edizione felsinea del
Salone del Vino e del Prodotto Tipici dell’Emilia Romagna, curato da Giorgio
Melandri, dopo sedici edizioni a Faenza.
Qualità del pubblico,
con tantissimi visitatori arrivati da fuori regione, dibattiti e confronti con
i protagonisti dell’enogastronomia nazionale, cantine in rappresentanza di
tutto il panorama regionale, giornalisti da tutta Italia e non solo, hanno
trovato nella città di Bologna l’humus per fare della città il “capoluogo” del
cibo e del vino con lo sguardo oltre i confini nazionali.
“Enologica è uno
straordinario racconto dell’Emilia-Romagna, una piattaforma di contenuti che ha
trovato nella città di Bologna una grandissima accoglienza, confermata dalle
circa 4.000 presenze nei tre giorni - afferma Giorgio Melandri, curatore di
Enologica – Ma al di là dei numeri è la qualità del pubblico che ha
decretato il successo della manifestazione, registrando soprattutto una grande
partecipazione degli operatori. Insieme a BolognaFiere, Ascom e Regione Emilia
Romagna, abbiamo posto le basi di un percorso condiviso per fare di Enologica una vetrina dell’enogastronomia
dal carattere sempre più internazionale. Dietro a Enologica si è consolidata
una comunità di che si riconosce nel progetto e condivide i valori di qualità e
coerenza che la manifestazione porta avanti. Una comunità aperta alla
contaminazione che sa andare oltre, e che Bologna, con nostro grande piacere,
ha accolto con entusiasmo”.
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