L'Emilia investe sulle noci
La
nocicoltura seduce anche l'Emilia Romagna. Il progetto 'Filiera Noce di
Romagna', seppur di nicchia, convince sempre più. Oggi conta circa 150
ettari di noceti dislocati tra Rimini, Ferrara e Bologna. Si distingue
per la materia prima di altissima qualità (varietà Chandler, la migliore
noce in guscio sul mercato) e per le tecniche di coltivazione a basso
impatto ambientale.
“E'
un progetto innovativo con interessanti potenzialità di sviluppo in
regione. Dobbiamo puntare sull'aggregazione all'interno della filiera;
sulla creazione di un marchio per la commercializzazione e sulla
corretta e giusta remunerazione per l'agricoltore: il consumo di noci in
Italia – anche per le virtù salutistiche - è in continuo aumento a
fronte della produzione nazionale che è bassa e di qualità non elevata.
Così importiamo l'80 per cento del prodotto dall'estero” - ha detto il
presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani,
intervenendo alla Giornata della Noce organizzata a Forlì dall'Azienda
Agricola San Martino, capofila dell'ambizioso progetto, e dalla New
Factor Spa che si è impegnata ad acquistare in esclusiva tutto il
raccolto delle realtà aderenti e che nei capannoni di Coriano(RN)
trasforma già 6mila tonnellate di frutta secca all'anno (un business di
circa 6 milioni di confezioni commercializzate col marchio 'Mister Nut'
nel 2012 e un fatturato complessivo che si aggira intorno ai 30 milioni
di euro – oltre il 5 per cento di crescita annuale nell’ultimo).
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