Arga e Gruppo Cevico, press day formativo per la stampa specializzata
Staff del Gruppo Cevico, al centro la presidente Ruenza Santandrea. Foto di Roberto Aguzzoni
E' stato un press day all'insegna della formazione quello che si è tenuto sabato 26 ottobre presso le tre sedi del Gruppo Cevico,
uno dei principali produttori nazionali di vino (2,5% della produzione
interna, 17% di quella emiliano-romagnola), con un fatturato consolidato
stimato a fine anno di 150 milioni di euro.
Arga ha visitato gli stabilimenti di Lugo (provincia di
Ravenna, sede centrale del Gruppo), Masselina (sui colli
Castelbolognese, Ravenna) e Imola. Sono stati comunicati alla stampa
specializzata i principali progetti in corso d'opera, dalla catena di
wine bar "Tot i dè" alla produzione di vini biologici, dal supporto agli
oltre 4.500 soci conferitori al lancio in Giappone dell'esperienza
"Assieme" fatta in Italia con Coop e che ha superato il milione di
bottiglie vendute.
GRUPPO CEVICO, COMPANY PROFILE
Il 19 febbraio 1963 dieci
rappresentanti di cantine sociali e cooperative braccianti del territorio
ravennate, si riunirono dal notaio per costituire un consorzio cooperativo: il
Centro Vinicolo Ravennate, ora Gruppo
Cevico.
Il GRUPPO CEVICO è ora uno dei
più importanti sistemi vitivinicoli in Italia; una grande realtà cooperativa
della Romagna, con collegamenti in altre regioni.
Il GRUPPO CEVICO è il centro
strategico del sistema e realizza i servizi tecnici e commerciali per l’intera
filiera. Le Cantine Sociali aderenti ricevono le uve dalle oltre 5000 famiglie
di soci viticoltori, che coltivano 6700 ettari di vigneto e procedono alla
vinificazione di circa 1,3 milioni di quintali di uva. Le uve sono conferite e
vinificate nei 18 stabilimenti di proprietà delle due Cooperative di base, Le
Romagnole e Cantina dei Colli Romagnoli. Una cospicua parte dei propri vini è
confezionata presso due importanti centri di imbottigliamento di proprietà del
Consorzio (Lugo e Forlì) ed un terzo di appoggio (Rimini). Le varietà più
diffuse nella base ampelografica sono il Trebbiano Romagnolo, il Sangiovese, il
Pignoletto, lo Chardonnay, il Merlot, l’Albana, il Cabernet Sauvignon.
Il GRUPPO CEVICO è organizzato
con propri agronomi ed enologi per assicurare che tutte le fasi del processo
produttivo siano adeguate ad ottenere la qualità che il consumatore più evoluto
richiede.
Dalla selezione dei terreni
vocati, ai tipi di impianto, alla forma di allevamento, i viticoltori sono
costantemente assistiti e consigliati; anche nella scelta delle tecniche di
difesa a bassissimo impatto ambientale più appropriate, rispettose
dell’ambiente e dell’equilibrio biologico della natura. Il 100% delle uve
lavorate dal Gruppo Cevico sono tracciate.
Il sistema così operante consente
di governare tutta la filiera produttiva e di garantire la massima qualità
mediante opportuna diffusione delle innovazioni su base di consolidata
esperienza.
Il gruppo della stampa specializzata alla Tenuta Masselina
Dati in sintesi del Gruppo
Cevico rappresenta il 30% della produzione del vino in Romagna
il 17% del vino in Emilia Romagna e il
2,5% in Italia. 1,3 milioni di quintali di uva derivanti da un vigneto
specializzato complessivo di 6.700 ettari di cui 85% a DOC coltivati da 4.500
viticoltori. Tutto con certificazione e adeguamento alle numerose norme
internazionali che consento il Cevico oggi di esportare su tutti i mercati
mondiali.
Il patrimonio netto è di 63,966
milioni di euro ed il fatturato
consolidato del Gruppo (Cevico, Le Romagnole, Cantina dei Colli Romagnoli, Le
Romagnole Due, Due Tigli, Sprint Distillery, Winex e Tenuta Masselina) di 125,450 milioni di €.
I marchi più importanti sono Terre Cevico, Vigneti Galassi, Tenuta
Masselina, Sancrispino, Ronco, Romandiola, Bernardi, Rocche Malatestiane,
Sprint Distillery.
Cevico ha dato vita a una
partnership commerciale con i marchi Spoleto Ducale, Casale Triocco, Ducato del
Sole, che riguarda i vini Sagrantino di Montefalco DOCG, Sagrantino di
Montefalco DOCG passito, Montefalco Rosso DOC, Grechetto Umbria IGT, Rosso
Umbria IGT.
In occasione del Concorso
Enologico Internazionale Vinitaly 2010 si è aggiudicato la Gran Medaglia d’Oro
con il Pignoletto Colli d’Imola DOC Frizzante e la Gran Menzione con il
Sangiovese di Romagna DOC “Il Malatesta”.
Punto di forza del Gruppo sono le
diverse linee di produzione che
coprono ogni segmento di mercato. Fra queste Romandiola (Antica Romagna)
destinata al segmento HoReCa che ha messo in atto un progetto qualità
attraverso il conferimento esclusivo delle uve da parte di 150 produttori
selezionati di collina. La Tenuta Masselina, situata sulle colline di
Castelbolognese (Ra), azienda agricola del Gruppo per la sperimentazione e la
realizzazione di vini top. Il brend Galassi (‘Un sorso di Romagna”’ con il suo
Sangiovese di Romagna D.O.C, miglior vino Emilia-Romagna 2011 secondo la Guida
vini per il mass market ‘Berebene Low Cost’ di Gambero Rosso. La linea Gdo con
il Sancrispino il vino in brik, rinvigorita dalla nuova immagine televisiva
sulle reti nazionali, attraverso uno spot emozionale che ha visto ‘attori per
un giorno’ proprio i viticoltori soci del Gruppo Cevico.
Visita allo stabilimento di Lugo. Foto di Massimo Calvi
Progetti
Culturali
Tra le tante iniziative culturali, Cevico si è fatto promotore di
due progetti culturali che uniscono storia, cultura e legame con la terra. A
Santarcangelo di Romagna alle
pendici del Monte Giove, è stata restaurata una porzione di grotta dalla storia antichissima (tra
il VI e il XV secolo), oggi utilizzata per la conservazione e l’affinamento del
vino delle Rocche Malatestiane.
A Faenza ha dato vita a un
progetto unico in Italia, il Vino delle
Gentili Donne, che mette insieme la millenaria abilità dei maestri
maiolicari faentini con un trebbiano ancestrale vinificato in anfora,
impreziosito da una etichetta in ceramica decorata a mano.
In Giappone si beve Tot i de’
Il Gruppo Cevico, insieme a partner giapponesi, ha aperto due
locali in terra nipponica, a Hiroshima e Tokio nel prestigioso quartiere Ginza.
Tot i de’, nasce da una
filosofia ben precisa: far conoscere le eccellenze gastronomiche della Romagna
in terra nipponica e avvicinare il popolo giapponese al vino. In altre parole,
trasformare il consumo del vino in Giappone in consumo informale giornaliero,
come sempre consapevole, che sappia anche comunicare la spontaneità e
l’ospitalità tipiche della Romagna: il nettare di Bacco ricondotto alle origini
di prodotto agricolo, quale parte integrante della dieta mediterranea e della
cucina romagnola.
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