Pere Abate, accordo a Macfrut tra Emilia Romagna e Delaware
L’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e il segretario di stato all’Agricoltura del Delaware Edwin Kee hanno firmato oggi a Cesena, all’interno del Macfrut, un accordo per la promozione sui mercati americani delle pere Abate e delle altre eccellenze alimentari dell’Emilia-Romagna, all’indomani della storica apertura delle frontiere commerciali statunitensi per le pere e le mele made in Italy.
“L’apertura del mercato Usa rappresenta una nuova interessante opportunità per la nostra frutta – spiega Rabboni – ma anche una scommessa impegnativa per renderla riconoscibile ai consumatori d'oltre oceano e garantire nel tempo forniture di qualità. Le pere Abate Fetel dell’Emilia-Romagna sono un prodotto eccellente ed una novità per il mercato USA e come tale di grandi potenzialità. Ma come per tutti i nuovi prodotti sarà necessario un forte investimento in comunicazione, accordi con i servizi distributivi locali e certezza di standard qualitativi costanti nel tempo. E' questo l’obiettivo dell’accordo con lo Stato del Delawere che abbiamo firmato oggi per l'export di pere, vino, aceti, formaggi e salumi e che rappresenta l’esito di un confronto avviato già nello scorso mese di gennaio in occasione della visita a Bologna del senatore federale Harris Mc Dowell."
Sempre nella giornata di oggi a Cesena l’assessore regionale Rabboni ha partecipato al primo incontro sull'export delle pere in USA, organizzato dal Cso (Centro Servizi ortofrutticoli di Ferrara), tra gli operatori accreditati negli Usa e alcuni rappresentanti dello Stato del Delaware. In particolare John Pastor, direttore dell’International Trade and Development Office. All’incontro era presente anche Chris Kenny del consiglio di amministrazione della catena di supermercati Shoprite.
L’Emilia-Romagna è il principale produttore italiano di pere e leader mondiale per la varietà Abate, un prodotto di elevata qualità che gode anche del riconoscimento Igp. La superficie coltivata a pere in Emilia-Romagna è di 22.500 ettari, per una produzione pari al 65% dell’intera produzione nazionale. Nella campagna 2012-2013 il prodotto esportato è stato pari a 142.443 tonnellate per un valore di quasi 168 milioni di euro.
L’apertura del mercato statunitense avrà una durata in via sperimentale per un anno ed è il frutto di un riuscito gioco di squadra che ha visto coinvolti, oltre al Cso e Assomela, il Ministero delle politiche agricole, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia autonoma di Trento e Bolzano. Determinante è stato il ruolo svolto dal Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna che ha consentito di superare le restrizioni dovute alla rigida normativa fitosanitaria statunitense, offrendo tutte le garanzie richieste nelle diverse fasi produttive. Un ruolo questo già giocato con successo a favore di un altro prodotto di cui l’Emilia-Romagna è leader – il kiwi - per permetterne l’esportazione nella Corea del sud. In questi giorni il Servizio fitosanitario regionale in stretta collaborazione con il Cso e gli ispettori statunitensi sta effettuando continui controlli sulla pera Abate presso i sei magazzini che partecipano al programma.
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