Ambiente, RemTech a Ferrara chiude con successo
RemTech Expo 2013, il Salone
sulla bonifica dei siti contaminati e la riqualificazione
del territorio organizzato da Ferrara Fiere, in
collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, si chiude con
ottimi risultati di pubblico, confermandosi l’evento del
settore remediation
più importante in Italia.
Come già nelle passate
edizioni, RemTech conferma di essere particolarmente a
proprio agio con le tematiche di più stringente attualità, a
partire dalla Green Economy. L’appuntamento promosso ieri (oggi per chi legge,
ndr) da Federmanager Ferrara ha chiarito le idee sul
significato e il valore di queste due parole. Come ha
osservato nel proprio intervento l’onorevole Alessandro
Bratti, membro della Commissione parlamentare su Ambiente,
Territorio e Lavori Pubblici, “non esiste una definizione
univoca di Green Economy, ma stando ai dati di Unioncamere,
possiamo identificare nella provincia di Ferrara circa 1.300
imprese “green”: da quelle completamente dedicate ad
attività ambientali fino alle aziende – specie agricole –
che inseriscono nel proprio ciclo produttivo la lotta
integrata, il biologico, e così via. Quel che è certo – ha
proseguito Bratti – è che la Green Economy può e deve fare
sempre più parte dell’ossatura dello sviluppo industriale
del nostro Paese, se vogliamo competere ad armi pari nel
mondo globalizzato. Incentrare le politiche industriali sul
costo del lavoro è un’impostazione ormai anacronistica, che
ha portato alla situazione che tutti conosciamo tutti, e di
cui Ferrara è vittima. Ora, invece, è più che mai necessario
puntare sull’efficientamento energetico e sulle rinnovabili,
tenendo conto che in Italia siamo tra i maggiori produttori
di fotovoltaico e che abbiamo livelli di specializzazione
straordinari nell’ingegnerizzazione e negli inverter”. Per
quanto riguarda specificamente Ferrara, per Bratti vale
l’equazione ‘futuro uguale plastica’: “È sulla plastica e i
derivati che abbiamo sviluppato competenze uniche in Europa,
come dimostra l’esperienza di Basell Polyolefins. Ma questi
primati possono subire un’accelerazione solo se tutti i
livelli istituzionali li sostengono adeguatamente. In tal
senso, mentre Comune e Provincia stanno dimostrando di avere
le idee chiare, la grande assente è la Regione, che deve
ancora indicare quali siano le vocazioni economiche sulle
quali investire e programmare”.
Ancora più puntuale l’ottica
con cui Giorgio Merlante, Presidente di Federmanager
Ferrara, legge la Green Economy: “Specie nella provincia di
Ferrara, può offrire grandi possibilità di riqualificazione
ai dirigenti che hanno circa cinquant’anni e sono
attualmente inoccupati. È quello il target della nostra
organizzazione, che nel Ferrarese conta trecento associate.
Manager, direttori generali, amministratori delegati sono
figure professionali che, un volta perso il lavoro, faticano
a ricollocarsi con lo stesso profilo e per le quali la
riqualificazione è l‘unica strada possibile. Attualmente
sono circa venti le persone che si trovano in questa
situazione e che abbiamo coinvolto in progetti legati alla
Green Economy”.
Tornando più in generale a
RemTech, la manifestazione si chiude con un bilancio
pienamente in attivo, come sottolinea Nicola Zanardi,
Presidente della Fiera di Ferrara: “Siamo molto soddisfatti
e tutti gli obiettivi che una manifestazione di questo tipo
si pone sono stati raggiunti, a partire dalla
centralizzazione delle conoscenze e delle esperienze
collegate a temi di grandissima importanza, che trovano qui
a Ferrara la propria sede elettiva. Il dato che mi preme
evidenziare è che, nei tre giorni del Salone, si danno
appuntamento nel nostro Quartiere fieristico il meglio del
sapere universitario, i più alti vertici ministeriali, i
maggiori player – da Eni a tutte le filiere della grande
industria –, oltre trenta delegati stranieri dai Paesi
emergenti e 3.500 visitatori. E quel che emerge dal loro
confronto sono proposte, scambio di know how, prospettive
concrete di avanzamento economico e ambientale”.
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