Sementi, patto Italia/Turchia a Bologna

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Rafforzare gli scambi commerciali e industriali tra Italia e Turchia nel settore sementiero. È questo l’obiettivo principale della missione di cooperazione internazionale che ha coinvolto circa 100 operatori di settore, enti e istituzioni dei due Paesi. I partecipanti si sono ritrovati a Bologna, vera e propria storica capitale delle sementi.

La missione è stata promossa dall’organizzazione governativa turca TSÜAB (Sub-Associazione degli Industriali e Produttori di Sementi), che associa 580 operatori del settore sementiero. In Italia ha potuto contare sulla collaborazione delle istituzioni nazionali e locali. Dall’incontro presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ai contatti con la Regione Emilia Romagna e il mondo associativo, in particolare con Assosementi, che rappresenta a livello nazionale l’industria sementiera.

“Riteniamo che oggi siano state poste le basi per incrementare il complesso dei rapporti di collaborazione tra le aziende e gli organismi di Italia e Turchia – ha dichiarato il Presidente TSÜAB Yıldıray Gencer – dal punto di vista commerciale ed economico ma anche per quanto riguarda sviluppo e ricerca. Sono già 32 le varietà che abbiamo preso dall’Italia e sviluppato nel nostro paese. La Turchia è diventata un Paese che riesce ad esportare le proprie sementi – ha proseguito Gencer - secondo i dati del 2012 il volume commerciale delle sementi nel nostro Paese è stato di 27 milioni di dollari, con una produzione di sementi certificate che ammonta a 650mila tonnellate.”
“La Turchia - ha precisato il Segretario Generale TSÜAB Tayfur Caglayan - importa dall’Italia sementi per 14 milioni di dollari e ne esporta per 12 milioni. Si tratta quindi di volumi importanti, che meritano la massima attenzione”.

Dal canto suo, l’Italia, in particolare la Regione Emilia Romagna, vanta una lunghissima tradizione. “La nostra regione – ha dichiarato Daniele Govi della D.G. agricoltura della Regione Emilia-Romagna - è il primo distretto produttivo a livello nazionale e comunitario della moltiplicazione di sementi e concentra il 30% della produzione delle sementi italiane”.

Secondo Paolo Marchesini, Presidente di Assosementi, “il settore è di piccole dimensioni ma estremamente strategico per la filiera agricola e ritengo che questo incontro possa essere un punto di partenza per aprire tavoli tecnici bilaterali”. “La Turchia – ha proseguito Marchesini - è un “gigante agricolo” dalle grandi potenzialità di sviluppo con un clima che consente a moltissime colture di adattarsi perfettamente. La concorrenza non ci fa paura, anzi la viviamo come un’opportunità.”
A conclusione della missione, giovedì 6 una escursione tecnica e prove di colture cerealicole e industriali, con una visita alla SIS-Società Italiana Sementi di San Lazzaro di Savena (Bologna) e venerdì 7 giugno una visita a colture da seme orticole ed alla società Suba Seeds Co. di Cesena.
TSÜAB (Sub-Associazione Turca degli Industriali e Produttori di Sementi), rappresenta il settore turco delle sementi, inteso come produzione, certificazione, registrazione e commercializzazione di sementi. E’ una delle sette organizzazioni professionali che costituiscono la TÜRKTOB, l’Unione Sementiera Turca, soggetto pubblico istituito ai sensi della Seed Law n. 5553 sulla lavorazione di materiali di propagazione vegetale. TSÜAB è nata nel 2008 e  ad essa devono aderire per legge tutte le aziende turche produttrici di sementi, attualmente 580.

In questo contesto, le principali attività dei membri TSÜAB sono: selezione e sviluppo di varietà, esecuzione di test per la valutazione delle performance e dell’adattamento delle nuove varietà vegetali, registrazione e ingresso sul mercato di nuove varietà, certificazione e diffusione delle nuove varietà di sementi, trasformazione, imballaggio e promozione sui mercati nazionali ed esteri; distribuzione, offerta e vendita di sementi, nonché l'esportazione e l'importazione di sementi certificate. Info:  http://www.tsuab.org.tr/.

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