Gli Usa aprono ai salumi italiani. Garagnani (Confagricoltura): Emilia Romagna in prima linea contro le malattie suine
“L’apertura del mercato
statunitense ai salami, pancette, coppe, speck e cotechini, è un risultato
commerciale estremamente positivo che deve indurre lo Stato italiano a
proseguire nell'attuazione di politiche tese a sanare alcune malattie suine, non
ancora completamente debellate, per poter aspirare in futuro a conquistare
anche mercati emergenti come l'Estremo Oriente”. E' il commento del presidente
di Confagricoltura Guglielmo Garagnani in merito alla decisione presa dalle
Autorità statunitensi di APHIS (Animal and Plant Health Inspection Service) che
dal 28 maggio permetterà l'import negli USA di nuovi prodotti made in Italy.
“Permangono infatti –
precisa Garagnani - focolai di peste suina in regioni come la Calabria e la
Sardegna che contano rispettivamente solo 47mila e 164mila capi sugli oltre 9 milioni
presenti in Italia. Mentre in Emilia Romagna, è stata proprio Confagricoltura l'anno
scorso a promuovere l'applicazione del piano regionale volontario di
eradicazione della malattia di Aujeszky, come dimostrano gli obiettivi già
raggiunti nella provincia di Piacenza (da una indagine condotta in regione nel 2011
su 451 aziende, 89 sono risultate infette, quindi circa il 19.7% del campione)”.
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