Bologna, la nuova Pac al centro di un convegno (lunedì 17 dicembre)
Il presidente della Commissione agricoltura Ue, Paolo De Castro
Quali conseguenze per l’agricoltura emiliano-romagnola dall'eventuale approvazione della nuova Pac 2014-2020 proposta dal Commissario europeo per l’agricoltura Dacian Ciolos e dai tagli prospettati per il bilancio europeo e per il budget agricolo?
A poche settimane dal voto in Parlamento europeo sulla riforma della Politica agricola comune, atteso per fine gennaio 2013, la Regione Emilia-Romagna ha promosso per lunedì 17 dicembre a Bologna (Viale della Fiera,8 - Sala A, Terza Torre, ore 15,30 – 18,00), il convegno “Pac 2014-2020, la posizione del Parlamento europeo in vista del negoziato conclusivo”. Un’occasione per illustrare le aspettative di una regione agricola tra le più importanti del continente, oltremodo penalizzata dalle proposte della Commissione e dei governi del nord Europa, ed offrire agli agricoltori emiliano-romagnoli l'opportunità di confrontarsi direttamente con il presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro che illustrerà in anteprima la posizione definitiva del Parlamento Ue.
Nel corso dell'incontro Denis Pantini ricercatore di Nomisma presenterà una prima ipotesi di regionalizzazione dei futuri pagamenti diretti.
L'assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni sottolinea la necessità di una forte convergenza delle Istituzioni italiane e dei Paesi agricoli mediterranei verso le posizioni del Parlamento europeo. "Sulla riforma della Pac - commenta Rabboni - si confrontano in Europa due posizioni contrapposte dei governi nazionali. Il Parlamento europeo può, con i suoi emendamenti, spostare la decisione finale a vantaggio delle esigenze di modernizzazione delle agricolture competitive e di qualità. Per questo vogliamo esprimere il massimo sostegno ai parlamentari europei. Allo stesso tempo vogliamo dire a tutti gli interlocutori che piuttosto che una cattiva riforma è meglio nessuna riforma. Dobbiamo migliorare non peggiorare."
Quali conseguenze per l’agricoltura emiliano-romagnola dall'eventuale approvazione della nuova Pac 2014-2020 proposta dal Commissario europeo per l’agricoltura Dacian Ciolos e dai tagli prospettati per il bilancio europeo e per il budget agricolo?
A poche settimane dal voto in Parlamento europeo sulla riforma della Politica agricola comune, atteso per fine gennaio 2013, la Regione Emilia-Romagna ha promosso per lunedì 17 dicembre a Bologna (Viale della Fiera,8 - Sala A, Terza Torre, ore 15,30 – 18,00), il convegno “Pac 2014-2020, la posizione del Parlamento europeo in vista del negoziato conclusivo”. Un’occasione per illustrare le aspettative di una regione agricola tra le più importanti del continente, oltremodo penalizzata dalle proposte della Commissione e dei governi del nord Europa, ed offrire agli agricoltori emiliano-romagnoli l'opportunità di confrontarsi direttamente con il presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro che illustrerà in anteprima la posizione definitiva del Parlamento Ue.
Nel corso dell'incontro Denis Pantini ricercatore di Nomisma presenterà una prima ipotesi di regionalizzazione dei futuri pagamenti diretti.
L'assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni sottolinea la necessità di una forte convergenza delle Istituzioni italiane e dei Paesi agricoli mediterranei verso le posizioni del Parlamento europeo. "Sulla riforma della Pac - commenta Rabboni - si confrontano in Europa due posizioni contrapposte dei governi nazionali. Il Parlamento europeo può, con i suoi emendamenti, spostare la decisione finale a vantaggio delle esigenze di modernizzazione delle agricolture competitive e di qualità. Per questo vogliamo esprimere il massimo sostegno ai parlamentari europei. Allo stesso tempo vogliamo dire a tutti gli interlocutori che piuttosto che una cattiva riforma è meglio nessuna riforma. Dobbiamo migliorare non peggiorare."
0 commenti