Cesena a Tavola, il grande banchetto d’autunno
di
Adalberto Erani
Cesena a
Tavola,
è il grande banchetto d’autunno che Cesena Fiera mette a
disposizione dei buongustai ed anche dei choosy,
già, perché anche gli schizzinosi
saranno conquistati dall’abbondanza delle offerte di prelibatezze e
“cose” buone: dal dolce al salato, dal confezionato al “mangiami
subito”.
Dopo l’inaugurazione di mercoledì 31 ottobre
da parte del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, fino a domenica 4
novembre, la diciannovesima edizione di Cesena
a Tavola mette in mostra lungo i
cuore della città romagnola (da piazza Fabbri a piazza della
Libertà) quanto di meglio regioni ed aree enogastronomiche di
eccellenza producono e commercializzano.
Anzi, la “Mostra Mercato dei prodotti
alimentari tipici” rende
possibile, in
poche centinaia di metri, di compiere un giro d’Italia dei Sapori,
dimostrando come Cesena a Tavola
sia il punto di incontro fra le culture enogastronomiche delle
regioni più vocate a deliziare gli amanti della buona tavola e dei
prodotti di alto livello.
E accostandosi agli stand presenti nella
tensostruttura di piazza della Libertà, si passa dal Gran Buccellato
al Furmai da Pieda, dalla Polpa di cinghiale al Fatult della
Valcamonica (da cui proviene anche la Robiolina stagionata). C’è
poi che dalla zona fra Prato e Pistoia propone Prosciutto stagionato
sotto cenere di ulivo (stagionatura di 12-14 mesi- prodotta secondo
tradizione tramandata da otto generazioni). Oppure si può scegliere
fra i Ciccioli del contadino, i Ciccioli di pancetta e i Ciccioli
Frolli. Dalla Sicilia (oltre ad una strepitosa quantità di dolci)
sono arrivati Acciughe confezionate ed Aringa. Più da vicino
proviene il Gnocco fritto, ma anche il Miele di Rucola. Per i golosi
c’è la crostata con crema di arance o con la crema di limone. A
proposito di agrumi, ecco i clementini calabresi. Dal nord viene il
Testun del fen, formaggio piemontese, che fa concorrenza al Pecorone
di Forenza (Basilicata), anche se ci si può accordare di mangiare
entrambi con Pane di Altamura, anche questo in vendita in questo
concentrato di eccellenze regionali.
E per condire o insaporire? Si può scegliere
fra la Salsa della Strega e la Salsa del Francescano!!!!
Lungo le vie si trovano altri stand con prodotti
regionali, fra cui si può citare quello con tipicità sarde dove
figura il Torrone di Tonara, confezionato solo con miele e con
Mandorle o Nocciole (e fin qui nessuna novità se non il sapore),
oppure con Mirto.
E questo sono solo alcune delle curiosità (o
certezze) alimentari che il banchetto d’autunno offre in centro a
Cesena. La visita a Cesena a Tavola consentirà a chiunque di
scoprire o trovare il prodotto o la sfizioseria che piace di più.
Provare per credere.
Si
ricorda che per gustare piatti particolari o della tradizione si può
approfittare delle Osterie (rimarranno aperte nelle piazze fino a
domenica 4 novembre), oppure recarsi (prenotando prima) in 8
ristoranti del territorio che propongono Menù a prezzo
dichiarato (pasto completo tutto compreso entro i 35 Euro).
Ultima
nota: nei giorni di Cesena a Tavola
il Comune ha aumentato il numero di corse dei bus navetta dai
parcheggi scambiatori Ippodromo e Montefiore per il centro (e
ritorno). Un modo per evitare multe e file.
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