Brunello in cattedra

by - 12:08












Storia del Principe dei vini italiani

 presiede 
il Maestro Sommelier Roberto Gardini

giovedì 23 marzo 2017 ore 20.30
RELAIS BELLARIA 
Via Altura, 11 bis - BOLOGNA 


“Tutto ha inizio dal Medioevo e da una strada. Con i mari invasi dai pirati saraceni e le antiche vie romane degradate, le alternative per i viaggiatori si erano ridotte a poca cosa; chi voleva andare a Roma doveva per forza usare la Francigena. E la Francigena passava da Torrenieri, ovvero da Montalcino. In più dal XIII secolo il Comune aveva ottenuto il diritto di porto franco, divenendo così una specie di duty free del Medioevo. 
Ben presto Montalcino scoprì che i milioni di viaggiatori che transitavano nei suoi vicoli gradivano molto i suoi vini e iniziò a farne sempre di più. E con di più si intende davvero tanti, perché si passò dalle 5.750 some del 1676 (700.000 bottiglie attuali) ai dati dell’Otto e Novecento che riportano costantemente da 2.000 a 4.500 ettari di vigne. La strada di Roma era la strada per il centro della cristianità, un luogo dove chiunque fosse qualcuno presto o tardi doveva andare. 
Da Carlo Magno in poi, ogni imperatore del Sacro Romano Impero, re, nobili, papi, cardinali e persone di ogni tipo camminarono per quelle strade … la migliore clientela d’Europa, gente abituata ai vini più raffinati. Così nacque il Moscadello, che dal seicento verrà progressivamente sostituito da un grande sangiovese in purezza affinato per quattro o cinque anni in botte; il Brunello”. 

“Fu proprio grazie all'intuizione di Clemente Santi, farmacista di Montalcino con il pallino per la viticoltura, che nacque il Brunello. Fu il primo a credere e a vinificare il Sangiovese Grosso in purezza. Sapeva che il suolo di Montalcino era particolare e altamente vocato, ideale per produrre vini di struttura e dotati di grande eleganza, che avrebbero potuto sfidare decenni di invecchiamento.
Nel 1865 il mondo si accorse dei suoi capolavori e fu creata la denominazione Brunello di Montalcino per proteggere e disciplinare la produzione. Ma dovettero passare anni prima che il Brunello venisse riconosciuto come vino di culto, e soltanto negli anni 90 del secolo scorso, grazie a cospicui investimenti anche da parte di famiglie americane si ebbe il boom”.

Da qui partiremo alla scoperta di questo vino prezioso attraverso il suo fascino e la sua storia.
A guidarci in questo prestigioso cammino il Maestro Sommelier Prof. Roberto Gardini
In degustazione guidata :

- Brunello di Montalcino DOCG 2012 – Azienda Agricola Casanova di Neri
- Brunello di Montalcino DOCG 2012 – Capanna di Cencioni
- Brunello di Montalcino DOCG 2011 – Tenuta Le Pottazine 
- Brunello di Montalcino DOCG 2011 – Azienda Agricola Uccelliera 
- Brunello di Montalcino DOCG 2011 – Azienda Agricola Il Marroneto
- Brunello di Montalcino DOCG 2007 – Azienda Agricola Podere Le Ripi
- Brunello di Montalcino DOCG 2004 – Ciacci Piccolomini d’Aragona


Al termine una selezione di formaggi e salumi tipici della tradizione toscana


RELAIS BELLARIA 
Via Altura, 11 bis, BOLOGNA 

Prenotazione obbligatoria – posti limitati :
Biglietto Intero € 50 – Ridotto € 45 soci : Ais, Onav, Fis, Fisar, – Ridotto Soci Arte&Vino : € 40.
Info : segreteria.artevino@gmail.com – Cell. 391/346.51.87 


* Acquisto agevolato riservato ai soci ARGA e loro accompagnatori € 35 a persona.

  Prenotazione obbligatoria a : segreteria.artevino@gmail.com – Cell. 391/346.51.87 

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