L'Unesco nomina Parma "città creativa per la gastronomia"
Tratto da www.ansa.it
Parma è stata ufficialmente proclamata oggi a Parigi, dall'Unesco "città
creativa per la gastronomia". E' la prima volta che una città italiana
ottiene questo prestigioso riconoscimento internazionale. Il negoziato è
durato circa sei mesi. La notizia è stata comunicata al sindaco di
Parma Federico Pizzarotti da Irina Bokova, direttore generale di Unesco.
Si conclude così positivamente l'iter avviato in primavera e
concretizzatosi lo scorso 10 Novembre con la presentazione della
candidatura a Parigi alla presenza dei massimi organismi Unesco. Insieme
al Comune di Parma - che ha coordinato l'intera operazione attraverso
l'assessorato alle attività produttive e turismo - hanno lavorato tutte
le istituzioni e le associazioni della città, senza dimenticare il
contributo dell'associazione di cuochi 'Chef to Chef' e il sostegno
della Regione Emilia Romagna. Le altre città creative per la gastronomia
proclamate dall'Unesco sono: Bergen in Norvegia, Belem in Brasile,
Burgos in Spagna, Phuket in Spagna.
"Sono particolarmente soddisfatto - commenta il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina -. La visibilità dell'Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma ma tutto l'agro-alimentare italiano per contrastare anche quei fenomeni di Italian sounding che fanno delle nostre produzioni tipiche le più imitate al mondo''.
L'Unesco, sottolinea il ministro Martina, ''oggi ha riconosciuto che il cibo non è solo un prodotto commerciale ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo".
''Col negoziato, guidato dal prof. Pier Luigi Petrillo, il Ministero dell'Agricoltura conferma l'impegno in ambito Unesco: pochi giorni - ricorda il ministro - fa ricorreva il primo anniversario dell'iscrizione della pratica agricola della vite al alberello di Pantelleria nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell'Unesco, la prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo risultato. E sempre lo scorso anno abbiamo ottenuto l'iscrizione nella Lista dei patrimoni culturali materiali dell'Unesco del primo paesaggio vitivinicolo, quello delle Langhe-Roero e Monferrato''.
Pizzarotti, Parma ha una vocazione internazionale
"Questo riconoscimento rafforza la vocazione internazionale di Parma, e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico". Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, accoglie così la notizia del riconoscimento di Città creativa per la gastronomia che l'Unesco ha tributato a Parma. "E' anche la conferma - ha aggiunto il sindaco - che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo. Sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d'arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita".
Comunicato stampa Regione
Bologna - “E’ una bella notizia, un riconoscimento che premia insieme a Parma, tutta l’Emilia-Romagna, un territorio famoso nel mondo per l’eccellenza della sua enogastronomia. Come Regione abbiamo creduto fin dall’inizio in questa candidatura e l’abbiamo sostenuta, con convinzione. Ora Parma si affianca a Bologna, città creativa per la musica, in questo importante network europeo”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini commenta la proclamazione di Parma “città creativa della gastronomia” Unesco.
“Parma potrà essere ora ambasciatrice nel mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare di tutta l’Emilia-Romagna – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – un’agricoltura che ha messo al centro la qualità dei prodotti e dei modi di produrre e un agroalimentare che compete con successo sui mercati internazionali. Proprio in questi giorni l’Emilia-Romagna ha rafforzato la sua leadership europea con l’attribuzione della 42° Dop. Ebbene, molti di questi prodotti straordinari, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Prosciutto di Parma, portano fin nel nome il legame stretto con questo territorio”.
Per sostenere la candidatura di Parma, la Regione ha sottoscritto a luglio un protocollo d’intesa con il Comune, l’Anci Emilia-Romagna e l’associazione “Cheftochef Emilia-Romagna cuochi”. “Un esempio di virtuosa collaborazione istituzionale – sottolineano Bonaccini e Caselli – che dimostra ancora una volta come sia importante lavorare insieme per il bene di un’intera comunità”.
"Sono particolarmente soddisfatto - commenta il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina -. La visibilità dell'Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma ma tutto l'agro-alimentare italiano per contrastare anche quei fenomeni di Italian sounding che fanno delle nostre produzioni tipiche le più imitate al mondo''.
L'Unesco, sottolinea il ministro Martina, ''oggi ha riconosciuto che il cibo non è solo un prodotto commerciale ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo".
''Col negoziato, guidato dal prof. Pier Luigi Petrillo, il Ministero dell'Agricoltura conferma l'impegno in ambito Unesco: pochi giorni - ricorda il ministro - fa ricorreva il primo anniversario dell'iscrizione della pratica agricola della vite al alberello di Pantelleria nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell'Unesco, la prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo risultato. E sempre lo scorso anno abbiamo ottenuto l'iscrizione nella Lista dei patrimoni culturali materiali dell'Unesco del primo paesaggio vitivinicolo, quello delle Langhe-Roero e Monferrato''.
Pizzarotti, Parma ha una vocazione internazionale
"Questo riconoscimento rafforza la vocazione internazionale di Parma, e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico". Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, accoglie così la notizia del riconoscimento di Città creativa per la gastronomia che l'Unesco ha tributato a Parma. "E' anche la conferma - ha aggiunto il sindaco - che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo. Sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d'arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita".
Comunicato stampa Regione
Bologna - “E’ una bella notizia, un riconoscimento che premia insieme a Parma, tutta l’Emilia-Romagna, un territorio famoso nel mondo per l’eccellenza della sua enogastronomia. Come Regione abbiamo creduto fin dall’inizio in questa candidatura e l’abbiamo sostenuta, con convinzione. Ora Parma si affianca a Bologna, città creativa per la musica, in questo importante network europeo”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini commenta la proclamazione di Parma “città creativa della gastronomia” Unesco.
“Parma potrà essere ora ambasciatrice nel mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare di tutta l’Emilia-Romagna – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – un’agricoltura che ha messo al centro la qualità dei prodotti e dei modi di produrre e un agroalimentare che compete con successo sui mercati internazionali. Proprio in questi giorni l’Emilia-Romagna ha rafforzato la sua leadership europea con l’attribuzione della 42° Dop. Ebbene, molti di questi prodotti straordinari, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Prosciutto di Parma, portano fin nel nome il legame stretto con questo territorio”.
Per sostenere la candidatura di Parma, la Regione ha sottoscritto a luglio un protocollo d’intesa con il Comune, l’Anci Emilia-Romagna e l’associazione “Cheftochef Emilia-Romagna cuochi”. “Un esempio di virtuosa collaborazione istituzionale – sottolineano Bonaccini e Caselli – che dimostra ancora una volta come sia importante lavorare insieme per il bene di un’intera comunità”.
Comunicato stampa Coldiretti
È
il riconoscimento della grande tradizione che affonda le sue radici
nella cultura e nella
tradizione della gente dei campi. Così Coldiretti Emilia Romagna
commenta la notizia del riconoscimento di Parma come “città creativa per
la gastronomia” da parte dell’Unesco. Da sempre ritenuta la food valley
d’Italia – ricorda Coldiretti – Parma è la prima
città italiana ad ottenere questo prestigioso riconoscimento per la
parte gastronomica, mentre sono già “città creative” Bologna per la
musica, Fabriano per la folk art, Torino per il design.
La
creatività nel settore gastronomico a Parma deriva – commenta
Coldiretti – dalla qualità
di prodotti come il prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, il
Parmigiano Reggiano, che, nati nelle aziende agricole, grazie allo
sviluppo di una qualificata filiera di trasformazione e
commercializzazione si sono poi diffusi in tutto il mondo, diventando
un fattore essenziale per lo sviluppo economico non solo per Parma, ma
per tutta la regione Emilia Romagna.
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