Danni da maltempo: prosciutti sott'acqua, allagate stalle e capannoni tra Parma e Piacenza
MALTEMPO
SEMINE SPAZZATE VIA A PIACENZA E 30MILA PROSCIUTTI SOTT’ACQUA A PARMA
COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA STA VALUTANDO I DANNI PER RICHIESTA CALAMITÀ
Stalle
allagate, bloccata la raccolta del mais, a rischio le semine autunnali
se non torna presto il bel tempo. E’ questo il primo bilancio di
Coldiretti Emilia Romagna
sulle forti piogge che hanno colpito l’Emilia Romagna, in particolare
le province di Parma e Piacenza dove in poche ore è caduta tanta pioggia
quanto in tre mesi di normale piovosità.
Nel
parmense, nelle zone dell’alta Val Parma, sono state colpite in modo
particolare le zone di Corniglio, dove è finito sott’acqua un
prosciuttificio con trenta mila prosciutti,
e Calestano, con problemi di allagamenti per stalle e capannoni; in Val
Taro, le zone con maggiori frane sono Bedonia e Compiano. Nella bassa,
in particolare nella zona di Colorno, sono state allagate diverse
stalle. Nei centri abitati di Parma e di Colorno
i danni sarebbero stati ben maggiori se non ci fosse stata la cassa di
espansione del Consorzio della Bonifica Parmense della zona di Marano
che ha attenuato la velocità e la quantità d’acqua che ha allagato i
centri abitati.
Nella
montagna piacentina la pioggia torrenziale ha dilavato i terreni
mandando il fumo le semine, soprattutto nelle zone di Ottone e località
Perino (comune di Coli). In
Val Trebbia e in Val d’Aveto le precipitazioni hanno raggiunto il 170
millimetri in poche ore. I danni accertati riguardano la strada
Villanova-Aglio-Pradovera in Comune di Coli interrotta in più punti con
frazioni isolate ed acquedotto a rischio, la strada
Vezzera-Pradaglione interrotta e altre strade nei comuni di Bobbio,
Bettola, Farini, Ferriere, Groppallo.
Si
potrebbe dire che piove sul bagnato – commenta Coldiretti Emilia
Romagna – in quanto proprio Piacenza e Parma, secondo la Banca Dati
geologica, sono le due province con
la più alta franosità in Emilia Romagna con una percentuale del 16,94%
per Piacenza e del 19,63% per Parma, percentuale che cresce al 28,38%
per Piacenza e al 29,79% per Parma se si considera solo il territorio
montano.
La
situazione nelle due province è aggravata dalle difficoltà di
comunicazione a causa dei collegamenti telefonici ancora in tilt.
Nonostante le difficoltà dei collegamenti,
gli uffici di Coldiretti nelle zone colpite sono in funzione e a
disposizione dei cittadini, mentre i tecnici dell’organizzazione stanno
valutando se ci sono le condizioni per chiedere lo stato di calamità a
fronte a una stima di danni di diversi milioni di
euro.
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