Vento, la pista ciclabile lungo Po, passa per le terre della bonifica

by - 17:35



BORETTO (7 giugno 2014) – “E’ una bella notizia che fa bella una provincia intera perché, finalmente, siamo in grado di intercettare in maniera concreta il mondo del cicloturismo” parole di Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nell’annunciare il decollo di VENTO un progetto già cantierabile nel 2015, capace di creare un indotto per 100 milioni di euro e fino a 2000 persone coinvolte, per una dorsale cicloturistica da Venezia a Torino lungo il fiume Po, passando per Milano EXPO 2015 che, nel reggiano corre lungo l’asta del Po “e intercetta – aggiunge Zani - i 5 percorsi già esistenti da Reggio a Modena e Mantova de ‘Il Paesaggio della Bonifica’, a un solo anno dalla loro realizzazione’”.
La pista ciclabile proposta dal progetto VENTO, è una infrastruttura che consente a tanti di fare esperienza itinerante di paesaggio nella valle del fiume Po, dischiudendo ai loro occhi luoghi che la consuetudine dello spostamento veloce e motorizzato ha via via marginalizzato, ma che invece sono ricchi e densi di cultura. La bicicletta diviene allora il mezzo attraverso il quale invitare centinaia di migliaia di visitatori a scoprire natura, paesaggio, arte, cultura e cibo, lungo un territorio che attraversa longitudinalmente l’intero nord Italia. Una occasione di sviluppo anche a livello territoriale, e una concreta e stabile occasione di occupazione e rilancio economico distribuito nei territori attraversati. VENTO, progetto culturale e di nuova occupazione, ha come punti di forza il basso costo e l’alto rendimento sociale e culturale.
“E’ un progetto al quale guardiamo con favore – spiega Massimo Gazza, sindaco di Boretto chiamato a siglare l’intesa assieme ai colleghi sindaci dell’Unione della Bassa - , dato che parte anche dal basso grazie all’adesione di 3.700 cittadini delle municipalità. Un vero progetto di rilevanza nazionale e di interesse generale come riconosciuto da Agenda Italia 2015, dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che, tra l’altro, hanno conferito il proprio patrocinio all’edizione 2014 del VENTO Bici Tour”.
Un progetto del Paese Italia: con i 679 km di ciclabile, sono anche 679 km di green economy, di green jobs e di potenziale crescita dell’economia. In Germania 40.000 km di ciclabili producono 4 miliardi di indotto all’anno, stabilmente e solo per cicloturismo (tutto il settore della bicicletta arriva a 16). Centinaia di migliaia di cicloturisti potrebbero pedalare lungo VENTO, divenendo il motore per tante economie diffuse: per le 12.000 aziende agricole vicine al tracciato, per le già 300 attività ricettive, per le oltre 2.000 attività commerciali. Si potranno generare fino a 2.000 nuovi posti di lavoro e diffondere benessere sano in territori che oggi versano in grande sofferenza perché dimenticati dalle solite retoriche di crescita. In parte VENTO già esiste, quindi si rende necessario siglare accordi politici e tecnici per poter utilizzare gli argini. E’ quando accadrà mercoledì 11 a Boretto quando nella cittadina rivierasca arriveranno i membri del Politecnico di Milano, curatori del progetto, pedalando fisicamente lungo il tracciato di VENTO fermandosi nelle piazze dei tanti centri. Alle 18.30 si terrà la presentazione del progetto VENTO, una dorsale cicloturistica da Venezia a Torino passando per Milano e visita al museo multimediale presso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Via Argine Cisa 62. Alle 19.15 la firma del Protocollo di Intesa VENTO da parte dei Comuni afferenti all’Unione Comuni della bassa reggiana e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale presso la sala consiliare Marcello Nizzoli, in Piazza San Marco 5. Quindi, per il pubblico, alle 21.00 l’evento musicale blues Dal Mississipi al Po presso la Cattedrale del Museo della navigazione, Via Argine Cisa 11




I NUMERI DI VENTO
Un progetto già pronto a decollare
Solo in piccola parte la ciclabile deve essere realizzata ex novo o messa in sicurezza attraverso interventi rilevanti. Già nel 2015, contestualmente all’apertura di EXPO, si potrebbero inaugurare alcune tratte di VENTO, la ciclabile più lunga del sud Europa. Per realizzare VENTO occorrono poco più di 80 milioni di euro (questa è la spesa stimata in opere, ed equivale allo 0.01% della spesa pubblica annuale, o ancora al costo di 2-3 km di autostrada). Ma soprattutto occorre l’impegno dello Stato, di 4 regioni, di 12 province, degli enti fluviali e dei comuni attraversati, coordinati da un soggetto unico. L’indotto che ogni anno si potrebbe produrre è pari a 100 milioni di euro. Per sempre.
VENTO non si ferma qui. Potrebbe crescere collegandosi con altre grandi ciclabili (Brennero-Peschiera-Mantova, Mantova- Ferrara-Adriatico, etc.) e raddoppiando sulla sponda opposta del Po. Sono infinite le potenzialità. Ancor più infinite se si pensa che VENTO è collegato al treno e alla navigazione fluviale. VENTO si offre come dorsale principale capace di interconnettersi ai flussi su scala nazionale e internazionale. VENTO dà attuazione a parte di uno dei tracciati Eurovelo, l’itinerario n. 8 Mediterranean Route, e rappresenta l’evoluzione naturale in chiave infrastrutturata e con elevati standard di sicurezza della ciclovia n. 2 della rete Bicitalia.
Il cicloturismo è una politica culturale che prende forma attraverso appositi investimenti infrastrutturali. Sono anche queste le opere pubbliche grandi sulle quali un Paese deve investire, aprendo una nuova stagione infrastrutturale.
Per info: www.progetto.vento.polimi.it, vento@polimi.it, www.facebook.com/VENTOpolimi, Twitter (VentoPolimi)


COME E’ COINVOLTA LA BONIFICA IN VENTO

Le biciclette che già calcano il “Paesaggio della Bonifica”

VENTO ha coinvolto “Il Paesaggio della Bonifica”. Un progetto finanziato dalla Fondazione Telecom Italia, in quanto innovativo progetto nel segno della riscoperta del nostro Bel Paese: un itinerario naturalistico, culturale, multimediale, sociale per un turismo consapevole nelle terre di bonifica”. Percorsi assommati a un accattivante racconto multimediale del paesaggio della Valle padana con mappe, storytelling audio, video, immagini, informazioni scaricabili: le più attuali tecnologie al servizio degli appassionati di questi territori. Un sito internet dedicato www.ilpaesaggiodellabonifica.it racconta gli itinerari, cercando di appassionare il fruitore con svariate modalità, mentre i cinque percorsi ciclopedonali sono agevolati da segnaletica, audio racconti e mp3, connessioni internet e sono percorribili grazie a disponibilità di biciclette e di un bonifica bus, pedane lignee di sosta e parcheggio. I cinque itinerari sono lungo le Chiaviche di Boretto sul fiume Po, la grande Botte Bentivoglio e l’impianto idrovoro di Gualtieri, le Casse d’espansione di Novellara diventate Valli naturalistiche, le estese Risaie dell’area carpigiana, gli imponenti Nodi idrovori di Mondine a Moglia e di San Siro a San Benedetto Po nel Mantovano.
“Un progetto per ridare alle comunità locali la percezione del loro territorio e, così, valorizzarlo”, sottolinea Chiara Visentin, architetto, curatrice del progetto “eseguito in soli 18 mesi di lavoro. Si tratta di un lungo viaggio raccontato dalle più moderne informazioni - attraverso la Valle padana in destra Po e tra i suoi paesaggi della bonifica agricola. Una narrazione che si sofferma anche sul cosiddetto ‘patrimonio immateriale’ che con difficoltà oggi riesce a essere raccontato e tutelato, con il pericolo di avviarlo ad una inesorabile dimenticanza”

You May Also Like

0 commenti