Pomodoro, richiesta urgente degli agricoltori: riaprire le trattative sull'aiuto accoppiato
(newsageagro) - PARMA, 23
mag. 2014 - Agricoltori e industriali del pomodoro non ci stanno e chiedono al
più presto la riapertura delle trattative sull’aiuto accoppiato al pomodoro,
aiuto negato in toto dalla Commissione agricoltura della Camera. Il fronte, da Nord a
Sud, è unito e compatto nel chiedere che la vicenda venga riportata alla
Conferenza Stato Regioni, perché è «scandaloso» che il pomodoro – di cui
l’Italia è il secondo produttore al mondo e ha un export che vale 1,5 miliardi
di euro – sia rimasto al palo. «Ho già scritto al ministro Martina – ha
spiegato Pier Luigi Ferrari, presidente del Distretto del pomodoro da industria
del Nord - che venga mantenuto l’aiuto accoppiato sul pomodoro. Mentre noi
arzigogoliamo, Spagna e Portogallo hanno già determinato l’aiuto accoppiato.
Come facciamo a competere?».
Tuona anche Anicav
(Associazione nazionale industrie conserve alimentari vegetali) con il
direttore Giovanni De Angelis. «La riforma del Titolo V della Costituzione
prevede che le Regioni abbiano un ruolo. Qui, invece, non è stata tenuta in
considerazione la posizione espressa dalla Conferenza Stato Regioni. Una
decisione incomprensibile». La Conferenza dell’8 maggio aveva previsto un aiuto
di 11,2 milioni, ma la cifra uscita dalla Camera è stata zero. «Chiediamo che
la discussione venga riportata in Conferenza Stato Regioni – afferma De Angelis
- e che si parta dalla proposta del ministero. La filiera è unita e con noi c’è
anche la rappresentanza agricola». All’appello si sono uniti anche Aiipa
(Associazione italiana industrie prodotti alimentari), gli industriali
Francesco Mutti e Pomorete, la prima filiera italiana del pomodoro, e Asipo di
Parma (Associazione interprovinciale dei produttori ortofrutticoli) aderente al
Distretto del Nord.
0 commenti