Enrico Chiesa confermato presidente di Confagricoltura Piacenza

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PIACENZA - Meno burocrazia, meno tasse e più promozione dei prodotti delle nostre imprese su nuovi mercati, puntando sull'internazionalizzazione. Ma il punto su cui si impegnerà «sarà una forte attività sindacale per aiutare il settore, le tasse in arrivo sono veramente impegnative e in alcuni casi proteranno a ulteriore uscite di agricoltori dal settore». Sono i punti forti del prossimo mandato di Enrico Chiesa, 36 anni, riconfermato oggi, 29 maggio, presidente dell'Unione provinciale agricoltori di Piacenza. Al suo fianco, come vice, siederanno Filippo Gasparini e Giovanna Parmigiani.
L'elezione ha confermato le attese di Confagricoltura Piacenza. L'Associazione ridà fiducia al giovane imprenditore agricolo - ha 36 anni - di Fiorenzuola d’Arda che, divenuto presidente a soli 33 anni, ha guidato l’associazione in un momento non certo facile per la congiuntura economica dell’intero Paese e per il negoziato sulla Pac, che tra l’altro ha visto proprio ieri la sigla dell’accordo tra il ministero dell’Agricoltura e la Conferenza Stato-Regioni.
Quali saranno i proncipali punti del suo mandato?
«Oltre alla difesa sindacale degli agricoltori da tasse e burocrazia, il possimo mandato sarà ancora di più indirizzato a tutte quelle inizative che possono aiutare il sistema delle nostre imprese ad affrontare i nuovi mercati promuovendo una maggiore internazionalizzazione».
Quali sono i problemi principali dell'agricoltura piacentina?
«Siamo legati a pressione burocratica forte, competenze per nostre settore sono legate a scelte europee. Abbiamo manifestato a funzionari Ue le difficoltà. Vogliamo arrivare a semplificazioni».
L'ultima brutta notizia per l'agricoltura piacentina riguarda una delle sue eccellenze, il pomodoro, che invece dell'aiuto accoppiato dalla Conferenza Stato-Regioni ha ricevuto solo briciole. Ora si pone il problema della competitività.
«Nella riforma della Pac è stata introdotto una parte di accoppiato anche per il settore del pomodoro, ma è poco ciò che è stato fatto. C'è la concorrenza europea, in primis Spagna e Portogallo che hanno fatto scelte in direzione opposta (i governi hanno già chiesto l'accoppiato, ndr) e ciò renderà la filiera del pomodoro da industria un po' più debole rispetto ai partner europei. Forse in alcuni casi non basta soltanto il Made in Italy, e abbiamo prodotti sicuramente di eccellenza, ma dopo dobbiamo competere con chi ha costi più bassi di energia, un contributo accoppiato più alto, un sistema più leggero».
Se il pomodoro piange, si può dire che la zootecnia sorride?
«In generale, la scelta fatta sull'accoppiato non faccia sorridere nessuno. L'aiuto è stato spalmato su più settori senza cercare di incentivare quelli che in questa fase storica ne avevano la necessità».
C'erano altre priorità rispetto agli ovicaprini o all'olio di oliva?
«Sicuramente, anche per una ragione di carattere territoriale c'erano altre priorità».
Chiesa ha ringraziato «gli associati ed i membri di Consiglio per la fiducia che mi hanno voluto confermare. In questi tre anni abbiamo portato avanti linee di lavoro chiare: vogliamo un’economia e una politica che agevoli le imprese, che permetta loro di essere competitive sui mercati mondiali. Il prossimo obiettivo imminente è lavorare al Psr che vedrà la luce già ad agosto».
CHI E' CHIESA Chiesa è il più giovane presidente nella storia dell’Associazione piacentina, laureato in Agraria, conduce l’impresa di famiglia ad indirizzo cerealicolo e orticolo-industriale, ha maturato una lunga esperienza all’interno dell’Associazione ricoprendo vari incarichi istituzionali tra cui si ricorda la Presidenza per più mandati della sezione di Piacenza di ANGA, l’associazione dei Giovani Agricoltori; è stato, inoltre, Membro del Comitato di Presidenza ANGA nazionale dal 2007 al 2010, Vicepresidente ANGA regionale dal 2005 al 2007 e componente della Giunta esecutiva di Confagricoltura Piacenza dal 2002 al 2009.
I VICE PRESIDENTI Parmigiani è presidente nazionale e regionale  della Federazione di Prodotto Carni bovine e suine, conduce l’Azienda Agricola di famiglia ad indirizzo zootencnico-suinicolo con due allevamenti annessi che complessivamente contano oltre 2000 capi, un’ulteriore attività per la produzione di salumi d’eccellenza,  oltre ad un’azienda di produzione di vino in Spagna.  Da diversi mandati membro della Giunta esecutiva di Confagricoltura Piacenza, già riconfermata presidente della Sezione di prodotto prodotto carni Suine, è laureata in Economia e Commercio.
Gasparini, anch’egli presidente della Sezione di prodotto Lattiero-casearia, conduce un’azienda ad indirizzo zootecnico con un allevamento di circa 400 capi di razza frisona. Per diversi mandati è già stato membro di Giunta facendosi portatore delle istanze degli allevatori di Confagricoltura Piacenza sui tavoli di confronto regionali e nazionali. E’ membro del consiglio del Consorzio AgripiacenzaLatte e di ECEPA.
LA GIUNTA Gli altri componenti eletti della Giunta Esecutiva che guiderà Confagricoltura Piacenza ancora per il prossimo triennio sono: Stefano Repetti – Tesoriere, Giovanni Lambertini, Umberto Gorra, Eugenio Gandolfi, Michele Rossi, Camillo Gallini e Luca Segalini, quest'ultimo in qualità di presidente Anga.

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