Rigassificatore di Porto Viro, l'assessore Rabboni scrive al ministro Galletti e chiede garanzie a tutela dell'ecosistema marino e dell'attività di pesca

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Bologna - I Ministeri che hanno autorizzato il rigassificatore di Porto Viro devono rassicurare le comunità locali emiliano-romagnole circa l’assoluta mancanza di correlazione tra il forte calo del pescato, verificatosi  recentemente nel tratto di costa interessato, e l’entrata in funzione dell’impianto. E’ la richiesta che  l’assessore regionale all’agricoltura e pesca Tiberio Rabboni ha rivolto al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.
Nella lettera Rabboni richiama le preoccupazioni espresse a questo proposito dalle associazioni di pescatori della zona, dalle Amministrazioni locali, ma anche da alcuni autorevoli scienziati e ricercatori. Il rigassificatore si trova nel Parco del Delta del Po, in un’area, tra le province di Ferrara e Rovigo, di grande pregio ambientale e naturalistico, nel cui tratto emiliano-romagnolo operano numerose imprese di pesca tradizionale e diversi impianti di acquacoltura di grande valenza economica e sociale.
Rabboni, che aveva già sottoposto il problema al ministro dell’ambiente Orlando, chiede anche che il Ministero condivida con le Regioni le risultanze emerse fino ad ora dall’attività di monitoraggio e controllo effettuate da Ispra e che venga attivato un sistema informativo che, coinvolgendo i tecnici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e quelli delle Regioni Veneto ed Emilia-Romagna, garantisca nel tempo l'assenza di alterazioni nell’ecosistema marino e nei cicli produttivi e riproduttivi della fauna ittica.

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