Castel San Pietro Terme capitale del miele. Oggi e domani 200 apicoltori a confronto, provenienti da tutto il mondo

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Agricoltura - Miele, apicoltori ed esperti a convegno a Castel San Pietro Terme. Rabboni: "In Emilia-Romagna il comparto tra i più sviluppati a livello nazionale". Pagani: "L'apicoltura biologica è garanzia per la salute delle api, la pulizia dell'ambiente e la qualità dei prodotti"

Bologna – Castel San Pietro Terme capitale del miele. Domani e dopodomani oltre 200 apicoltori ed esperti del settore, provenienti da 39 paesi diversi dall'Alaska alla Nigeria, si confronteranno in una due giorni dedicata ai problemi e alle prospettive di questo importante settore.
“Gli apicoltori sono diventati gli strenui difensori di questi insetti - sottolinea il presidente di Conapi Diego Pagani - grazie alla cura e all’attenzione che essi pongono nel praticare questo lavoro e l’apicoltura a conduzione biologica rappresenta una ulteriore garanzia per la salute delle api, la pulizia dell’ambiente e la qualità dei prodotti. I soci di Conapi sono stati tra i primi in Italia ad adottare questo metodo e oltre il 40% sono certificati biologici. Proprio grazie all’incremento che l’apicoltura biologica ha conosciuto in questi anni nel nostro paese, pensiamo che l’Italia, più di altri, abbia le carte in regola per ospitare questo importante evento che riunirà apicoltori, da ogni parte del pianeta, per scambiarsi esperienze e discutere delle prospettive per il futuro”.
“Gran parte delle specie coltivate dipende dalle api; l’intera agricoltura, così come la possibilità di mantenere viva la biodiversità, ruota attorno a questa specie”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Per questo abbiamo dato il nostro patrocinio a questo simposio e continuiamo a investire sull’apicoltura”. In particolare, “con il Programma triennale 2014-2016 abbiamo stanziato oltre 2 milioni di euro per finanziare interventi di miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti apistici. In Emilia-Romagna - conclude Rabboni - 6.000 apicoltori e 100.000 alveari garantiscono una capacità produttiva di 2.700 tonnellate di miele all’anno: numeri che confermano la buona salute del comparto, tra i più sviluppati a livello nazionale”.

Il programma del convegnoIl convegno cercherà di dare risposte a diversi interrogativi: dalle modalità di allevamento e alla qualità delle produzioni biologiche, dalla lotta sanitaria a varroa e malattie della covata all’adeguatezza delle norme (in particolare Ue) sulla certificazione dell’apicoltura biologica; dalle prospettive del mercato dei prodotti apistici biologici a quelle per i paesi in via di sviluppo.
Mercoledì 5 marzo, alle ore 9 nel Centro congressi Artemide di Castel S.Pietro terme avranno inizio i lavori, con i saluti dell'assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni e dei rappresentanti degli organizzatori: Gilles Ratia (presidente di Apimondia), Diego Pagani (presidente di Conapi) e Francesco Panella (presidente di Unaapi).
In programma interventi di esperti cui faranno seguito presentazioni delle più significative esperienze, selezionate dai comitati scientifici, tra le tante pervenute.
Giovedì 6 marzo, in particolare, dalle 14,30 è stata organizzata da Conapi una sessione, presieduta dal presidente Pagani, interamente dedicata al mercato mondiale dei prodotti apistici biologici.

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