Varietà e razze a rischio di estinzione in provincia di Forlì-Cesena: progetti e soluzioni
Progetti e ricerche per salvaguardare alcune
tipicità – Il gusto e il sapore al centro dell’incontro nel
pomeriggio di giovedì 10 al centro Congressi di Cesena Fiera – Si
esaminano anche la Bella di
Cesena, il Cardo
Gigante di Romagna e la prugna
Vaca Zebeo
Dopo il bello, il gusto e il sapore. Dopo anni
di “estetica” del prodotto (ortofrutticoltura per prima, con
pomodori tutti uguali) ecco che sempre più forte arriva dal
consumatore la domanda di sapore, genuinità (vedi pomodoro cuore di
bue –per rimanere in tema).
E la ricerca per rispondere, guarda anche al
passato, a quel quarto del totale delle diversità genetiche che ci
sono rimaste (gli altri tre quarti si sono persi), ovvero a varietà
antiche o del secolo scorso, importantissime per il mantenimento
della biodiversità e per la conservazione di sapori, sovente assai
più intensi e gustosi rispetto a quelli delle coltivazioni
intensive.
In una parola, il recupero di frutta, ortaggi e
specie animali del passato possono essere un aiuto
all’ortofrutticoltura in particolare e all’agricoltura in
generale per soddisfare il consumatore e fare reddito.
Per contrastare il fenomeno di scomparsa del
patrimonio varietale, la Provincia di Forlì - Cesena si è posta
l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare sei varietà di essenze
frutticole – Ciliegia Corniola,
Pesche S. Anna Balducci, Bella di Cesena, Prugna Vaca Zebeo, Olivo
Grapuda e Olivo Quarantoleto – una
varietà orticola - Cardo Gigante di
Romagna (nella foto) – le razze avicole Pollo
e Tacchino di Romagna.
Se ne parla giovedì 10 ottobre (Sala Verde del
Centro Congressi di Cesena Fiera, ore 14:30) nel Convegno “Varietà
e razze a rischio di estinzione della provincia di Forlì-Cesena”.
I progetti comprensoriali integrati, grazie alle
risorse messe a disposizione dal Piano di Sviluppo Rurale, hanno
favorito il recupero la tutela e la rivalutazione delle varietà
antiche, attraverso una intensa attività di informazione e
divulgazione per favorire la diffusione di varietà e razze oggi
quasi scomparse e nel corso dell’incontro verranno presentati
risultati e prospettive.
Ad esempio, nel 2013 saranno integrate le
coltivazioni delle specie frutticole fornendo in media 300 piante ad
aziende agricole, agriturismi, fattorie didattiche e vivai che hanno
aderito al progetto provinciale, “allargando” così la
consistenza di queste coltivazioni.
Le varietà in esame hanno avuto vicende con
alti e bassi. Si prenda la ciliegia Corniola, varietà dolce e
apprezzata, ma esiste una precisa testimonianza in cui si spiega
perché fosse inadatta a essere mandata in Germania e Inghilterra
(Calzolari – 1908 –siamo in un periodo di export via ferrovia) in
quanto la sua maturazione tardiva la rendeva soggetta agli attacchi
della mosca.
Oppure la famosa pesca a polpa bianca Bella di
Cesena, che subì anch’essa il tracollo delle “pesche bianche”:
dopo aver raggiunto nel 1956 il 20% del totale della peschicoltura in
provincia di Forlì, con una produzione di 3mila tonnellate, già nel
1973 ne rappresentava appena il 3,1%.
E pensare che questa pesca –come
scrisse nel 1931 Manuzzi- “è nata
nel podere “Ancona 1” della Congregazione di Carità ed è stata
diffusa e sperimentata su larga scala dal colono Pieri Domenico det
Maciola, uno dei pionieri della peschicoltura Cesenate”.
Al convegno di giovedì a Cesena Fiera saranno
presentate (e diffuse) anche interessanti schede, perché tecnici ed
agricoltori abbiano elementi conoscitivi maggiori per individuare e
riconoscere le risorse genetiche autoctone.
Ecco il programma del Convegno, che sarà
moderato da Daniele Missere, Crpv.
ore 14:40 - Introduzione
- Alberto Magnani Dirigente
Servizio Agricoltura
Provincia di Forlì – Cesena.
ore 14:50 - Recupero
e salvaguardia antiche varietà frutticole
locali: ciliegia Corniola, pesche S. Anna
Balducci e Bella
di Cesena e prugna Vaca Zebeo: Indagine
storica, caratterizzazione morfologica
e genetica - Stefano Tellarini Esperto
vecchie varietà; Claudio Buscaroli Crpv;
Daniela Giovannini Cra-FRF
ore 15:30 - Il
patrimonio olivicolo dell’Emilia-Romagna
- Lucia Morrone, Annalisa Rotondi Cnr-Ibimet
ore 15:45 - Tutela e
recupero del cardo Gigante di Romagna
- Vanni Tisselli, Stefania Delvecchio Crpv
ore 16:00 - Razze
autoctone di Romagna: il pollo e il
tacchino -
Alessio Zanon Medico veterinario,
Esperto in biodiversità zootecnica
ore 16:15 - Il
progetto della Provincia di Ravenna -
Antonio Venturi Dirigente Settore
Politiche Agricole e Sviluppo Rurale
della Provincia
di Ravenna
ore 16:30 - Discussione
ore 16:45 – Conclusioni
- Giancarlo Cargioli, Regione
Emilia-Romagna
Al termine del Convegno è prevista una
degustazione di prodotti locali.
Il Convegno è organizzato da CRPV
– Centro Ricerche Produzioni Vegetali; Provincia di Forlì-Cesena;
APA-Italia, CNR-Ibimet e CRA-FRF unità di ricerca per la
frutticoltura di Forlì, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale
2007-2013 della Regione Emilia – Romagna.
Ufficio Stampa: LEAD Studio
Adalberto Erani - 335 5711478 -
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