Trionfo del Gruppo Cevico al Gran Premio dei vini della cooperazione. Sabato 26 ottobre l'evento per la stampa Arga
Lugo (Ra) – Primo premio assoluto con il ‘Romagna
DOC Sangiovese Superiore Terre Cevico’ 2012 e Gran Premio “Quotidiano” con il ‘Vollì’
Romandiola spumante brut. Il Gruppo Cevico nell’anno del cinquantenario (che sarà festeggiato sabato 26 ottobre nell'evento riservato ai giornalisti Arga), mette a
segno una prestigiosa doppietta nella prima edizione del Gran Premio Gino
Friedmann, concorso dedicato al vino del mondo cooperativo. Curato da
Giorgio Melandri, insieme a un gruppo di illustri degustatori (Filippo
Apollinari, Alessandro Bocchetti, Luca Gardini, Paolo Trimani, Adua Villa), il
Premio è una finestra sul vino del mondo della cooperazione, realtà sempre più
protagonista dell’enologia italiana.
Come ha affermato il
curatore del Premio, Giorgio Melandri, “le cooperative sono comunità del cibo che condividono dei
valori moderni e vicini alla terra. Oggi, finalmente, hanno cominciato a
lavorare con qualità le loro produzioni, popolari e di forte identità, stanno
riscuotendo un grande successo. Con questo premio siamo i primi che cominciano
a raccontarlo”.
Dello stesso avviso Luca Gardini,
tra i migliori sommelier del mondo, Europe’s Best Sommelier 2009 e World’s Best
Sommelier 2010: “Una grande sorpresa, scopro un lavoro di qualità in un mondo
al quale pochi guardano. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa giuria,
raccontiamo un’Italia diversa, positiva e ottimista”.
In questo racconto un ruolo da
protagonista lo hanno avuto due vini del Gruppo Cevico. In primis il Romagna DOC
Sangiovese Superiore Terre Cevico 2012 a cui è stato assegnato il primo premio, miglior
vino assoluto del concorso. Prodotto nelle zone collinari della Romagna, questo vino si
contraddistingue per colore, sapori, profumi e valori di un territorio dove la
vite dimora da oltre due millenni. Un ampio bacino vocato alla coltivazione
dell’uva, dalle colline dell'Appennino Tosco-Romagnolo (da Rimini fino a Casola
Valsenio), passando per Cesena, Forlì, Faenza e Imola, sino ai terreni sabbiosi
del Parco del Delta del Po a nord-est, e la pianura Ravennate. In questo
territorio i viticoltori, sin dai primi anni 50', hanno unito le loro
esperienze per produrre insieme il loro vino, gettando le basi di quello che è
divenuto il "Gruppo Cevico", forte oggi di oltre 5.000 produttori.
Il Gran Premio ‘Quotidiano’ è
stato assegnato allo spumante brut Vollì, già protagonista di illustri
riconoscimenti, a partire dalla Medaglia d’Oro nel Concorso Mondiale di Bruxelles.
Spumante della linea ‘Romandiola’ (nome dell’antica Romagna) del canale
Ho-Re-Ca, il Vollì ‘Bollicine Romagnole’ è stato il vino ufficiale del
Centenario di Milano Marittima, sposato anche dal circuito gastronomico del
Sale e dal Cavalli Club di Dubai. Prodotto in tre versioni (Extra-Dry, Brut,
Rosé), questo vino spumante è il risultato di una ricca selezione di varietà a
bacca bianca tradizionalmente coltivate in Romagna in un mix di territori
pedecollinari e della pianura ravennate.
Il Premio Friedmann.
“I numeri della produzione
italiana di vino parlano di un grande e indiscusso protagonista, il mondo
cooperativo – afferma il curatore, Giorgio Melandri - Eppure la narrazione di
questo patrimonio quasi mai passa per le cantine cooperative lasciate ai
margini di un racconto che si nutre di stereotipi spesso lontani dalla realtà.
Con questa iniziativa vogliamo cominciare a parlare del vino del mondo
cooperativo nella sua natura popolare di forte radicamento territoriale e di
qualità del processo produttivo legato ad un impianto di valori sempre più
importante nel contesto contemporaneo. Se a questo aggiungiamo la qualità delle
produzioni e il fatto che le cooperative oggi fanno della qualità un punto di
orgoglio si capisce facilmente come questa storia del vino italiano sia pronta
per una stagione straordinaria che vogliamo cominciare a raccontare. Le
cooperative sono delle vere e proprie comunità che grazie al loro radicamento
sul territorio e alla possibilità di scegliere le uve tra tanti e diversi
terroir hanno conservato i tratti distintivi delle diverse Doc italiane con un
lavoro sempre vicino all’idea quotidiana di vino. Questa iniziativa è un
concorso per i vini delle cantine cooperative che ha lo scopo di alimentare la
comunicazione con un tema nuovo per il mondo del vino: la qualità e l’identità
del vino cooperativo”.
Chi è Gino Friedmann.
Il premio è dedicato a Gino
Friedmann, un alfiere della cooperazione che promosse la fondazione della
cantina sociale di Nonantola nel 1913 e nel 1920 la cantina sociale di
Formigine, alla quale seguirono, nel 1923, quelle di Modena, di Sorbara, di
Limidi e di Settecani. Nel 1922 promosse la costituzione della Federazione
nazionale delle cantine sociali, di cui assunse la presidenza.
La Giuria del Friedmann.
Alessandro Bocchetti, giornalista e degustatore.
Collaboratore di Vini d’Italia Gambero Rosso Editore per il quale è
responsabile regionale Abruzzo, blogger, voce autorevole nel panorama
enogastronomico italiano.
Adua Villa, volto noto della televisione
italiana, Sommelier Master Class e Consulente Enogastronoma, nonché docente dei
corsi di formazione dell'Associazione Italiana Sommelier. Vanta la
partecipazione per 9 anni consecutivi al programma "La Prova del
Cuoco" su Rai Uno. Collabora con Alice Tv, sky, Radio2, ed ha una rubrica
fissa sul mensile La Freccia delle Ferrovie dello Stato Italiane.
Luca Gardini, sommelier italiano, degustatore
e opinion leader nel mondo del vino. Considerato tra i migliori, è stato eletto
- Europe’s Best Sommelier 2009 e World’s Best Sommelier 2010. È autore
dell’enciclopedia del vino edita da Dalai e inventore del BIWA Best Italian
Wine Award. Collabora con la Gazzetta dello Sport.
Giorgio Melandri, giornalista e degustatore.
Collaboratore di Vini d’Italia Gambero Rosso Editore per il quale è
responsabile regionale Emilia-Romagna. Ha collaborato nella sua carriera con
Luigi Veronelli e Slow Food Editore. Curatore di Enologica e inventore del Gran
Premio del Vino Cooperativo.
Paolo Trimani. Paolo è nato e vive a Roma.
Grande esperto di vini e distillati, gestisce la storica vineria Trimani, che
con la sua sede aperta nel 1876 è la più antica della Capitale. Da sempre
immerso nella cultura del buon bere, anche grazie all'insegnamento del padre,
Paolo è alla costante ricerca di bottiglie con cui stupire gli amici. Ama il
suo lavoro e le esperienze che gli permette di fare, perché spesso
"partono dal vino, per diventare vita.
Filippo Apollinari, degustatore, collaboratore Vini
d’Italia gambero Rosso e anima del sito enocode (www.enocode.com). È un opinion leader del mondo
del vino e organizza delle seguitissime serate a tema di livello assoluto per
profondità dei temi trattati e per la rarità delle bottiglie proposte.
Segreteria e coordinamento del
panel Andrea Sponzilli e Francesco Carugati.
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