Un salame bolognese di cinghiale campione italiano
Dell'azienda Massimo
Zivieri il primo salame non di puro suino votato in una finale
eccezionale del Campionato Italiano del Salame organizzato
dall'Accademia delle 5T con il patrocinio del MIPAAF.
I cinghiali, come i
caprioli e altri ungulati, sono diventati troppi, tanto da creare
grossi problemi all'agricoltura. Un eccesso di burocrazia impedisce
una seria caccia di selezione non costosa ma remunerativa. La
famiglia Zivieri, grazie alla collaborazione con un progetto della
Provincia di Bologna, ha potuto dimostrare le grandi potenzialità
delle carni degli animali cacciati e l'ha fatto ai massimi livelli:
il loro salame di cinghiale e maiale nero di razza Mora Romagnola ha
vinto il Campionato Italiano del Salame per la categoria "non
puro suino". Il successo è stato raggiunto a Cernobbio, presso
l'evento fieristico "Il Cibo sano", il prestigioso concorso
che ha visto in gara, per l'VIII anno, i migliori salami naturali
d'Italia. Attente preselezioni, seguite da sei semifinali in diverse
zone italiane, hanno portato a Cernobbio 33 diversi salami da 14
diverse regioni. La giuria, presieduta dal prof. Guido Stecchi,
Presidente dell'Accademia delle 5T, era composta da: prof. Paolo
Baldini (ex ricercatore SSICA di Parma), Maria Cristina Beretta,
giornalista, Beppe Bigazzi, giornalista e conduttore televisivo,
Antonio Di Caro, consulente zootecnico, Andrea Giomo, sensory master,
Claudio Mariotto, vignaiolo, prof. Riccardo Milan, docente IPSSAR di
Stresa, prof. Paolo Tegoni, docente cultura del vino (Università
degli Studi di Parma). Secondo il regolamento del concorso erano
candidati insaccati - di carne macinata o tagliata a coltello - crudi
e destinati al consumo crudo preparati senza l'aggiunta di additivi
chimici con l'eccezione eventuale del classico salnitro. Inoltre sono
vietati ingredienti, come gli zuccheri e i derivati del latte, atti a
coprire magagne della materia prima, ad alterare i tempi di
stagionatura, a limitare le perdite di peso e via dicendo: in pratica
dev'essere "naturale" anche la fermentazione. Come tre anni
fa, il podio è stato occupato interamente dalla provincia di Chieti,
mentre i premi di categoria, tecnicamente i più importanti, hanno
premiato Emilia, Calabria, Molise, Veneto, Trentino, lo stesso
Abruzzo. L'obiettivo del concorso è monitorare il territorio
italiano per realizzare "Fette di bontà", la Guida ai
salami naturali d'Italia, di cui sarà pubblicata a fine anno la
terza edizione (www.accademia5t.it). L'idea di organizzare la caccia
di selezione in modo da valorizzare il pregio e la duttilità delle
carni attraverso il coinvolgimento di aziende di qualità e prestigio
come la macelleria Massimo Zivieri è dunque un'idea vincente e
dovrebbe essere imitata a livello nazionale. Del resto, a conferma
dell'eccellenza raggiunta, la macelleria Massimo Zivieri, sempre in
finale con il salame di Mora romagnola nelle precedenti edizioni del
Campionato Italiano, ha avuto anche la "nomination" per una
sorta di Oscar alla carriera. ”E’ per noi motivo d’orgoglio
poter vantare tra i nostri rappresentanti sul territorio aziende come
quella della famiglia Zivieri, che da anni dimostra passione e
professionalità in un settore molto competitivo come quello
alimentare” – commenta così questa notizia Enrico Postacchini,
Presidente di Confcommercio Ascom Bologna, che conclude - ӏ
attraverso l’innovazione e la qualità che possono essere
soddisfatte le più difficili esigenze dei nostri clienti e la
famiglia Zivieri dimostra di essere sempre all’avanguardia”.
Giancarlo Tonelli, Direttore Generale di Confcommercio Ascom Bologna:
“Sono felice per Aldo Zivieri e per tutti i suoi familiari che
hanno visto premiati i loro sforzi e la loro dedizione al lavoro ed
alla sperimentazione. Il progetto intrapreso in collaborazione con la
Provincia di Bologna non era una sfida semplice da affrontare ma
l’impegno dei Zivieri gli ha permesso di vincere alla grande questa
scommessa e portare a Bologna l’ennesimo riconoscimento della
qualità dei prodotti del nostro territorio”.
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