Federcaccia vara il geodatabase

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di Roberto Aguzzoni

Per la prima volta in assoluto è stato messo in atto in Italia un progetto che andrà a delineare il quadro della realtà venatoria nazionale, attraverso le valenze tecniche del settore, portando una grande azione di trasparenza nei confronti degli utenti e di chi è interessato a questi argomenti. Si tratta del Geodatabase, lo strumento che consentirà di visionare ed implementare i dati relativi a tutta l’attività venatoria italiana, è varato. 

Per ora in fase di rodaggio (con accesso per ora riservato ad una limitata fascia di utenti/operatori), il prodotto risponde alle linee guida europee relative alla conservazione faunistica, cioè del prelievo commisurato allo stato delle popolazione selvatiche e quindi al concetto di sostenibilità dell’attività venatoria nell’ottica della biodiversità. Fino ad oggi, i dati del settore sono stati solo parzialmente raccolti e organizzati da non tutti gli ATC (Ambiti Territoriali Caccia) italiani, solo parzialmente raccolti e organizzati da non tutte le Amministrazioni provinciali, ancor meno dalle Regioni, per arrivare all’assenza completa di elaborazioni statistiche da parte dei Ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, cioè proprio gli Istituti che presiedono la materia. Responsabile del progetto la D.ssa Giorgia Romeo, focal-point dell’Ufficio Fauna Stanziale della Federcaccia nazionale, la quale negli ultimi tre anni, insieme allo staff di sede della Federcaccia, ha pilotato il lavoro enorme dell’inserimento dei questionari specifici attraverso i quali i primi ATC, Consorzi Alpini e Riserve Alpine hanno fornito il quadro locale venatorio di loro competenza. 

Il Geodatabase, che ha visto anche l’interesse dell’Ispra (Istituto Superiore per le Ricerche Ambientali), si pone quindi come uno strumento calato sul territorio, in grado di fornire dati scientifici e statistiche aggiornate. In estrema sintesi, il Geodatabase fornisce, e fornirà sempre di più, le informazioni necessarie alla conoscenza del settore venatorio italiano in termini di investimenti, costi/benefici, superfici agro-silvo-pastorali, densità cacciatori per ettaro, selvaggina immessa, prelievi e quant’altro attinente alla gestione faunistica, consentendo di effettuare la ricerca, attraverso mappe colorimetriche, fino al dettaglio provinciale di singolo ATC. Il funzionamento è demandato all’unione di strumenti fra loro diversi, spesso utilizzati in contesti anche molto differenti: sistemi informativi territoriali, sistemi di business intelligence e sistemi gestionali tipici dei database avanzati. L’aspetto generale della banca dati è quello di un sito internet con possibilità di ricerca geografica e/o tematica. La disponibilità di dati e documenti potrà inoltre stimolare il confronto fra enti e modelli di gestione diversi, creando opportunità di crescita e scambio di esperienze in un percorso di continuo miglioramento. (www.federcaccia.org)

Nella foto: Esempio delle mappe colorimetriche dalle quali si potranno visionare/attingere dati

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