I giovani agricoltori protagonisti al Forum della Cdo Agroalimentare
Aziende guidate dai giovani, con un cambio generazionale che
è garanzia di innovazione e fiducia. E’ uno dei messaggi scaturiti dal 10°
Forum della Cdo Agroalimentare, tenutosi a Bologna venerdì e sabato.
Oltre 250 convegnisti da tutta Italia, una ventina di testimonianze fra cui il
ministro all’agricoltura Mario Catania e alcuni giovani che guidano imprese del
settore agricolo e della trasformazione.
“E’ vero che la crisi la tocchiamo con mano ogni giorno, ma
esistono imprese che stanno lavorando bene e hanno numeri in crescita. Fra
queste, è alta la percentuale di imprese guidate dai giovani” ha detto Camillo
Gardini, presidente della Cdo Agroalimentare. E un giovane, Alberto
Paltrinieri, ha raccontato della propria esperienza. Emiliano, è
titolare di un’azienda che produce Lambrusco di Sorbara. Già alcuni anni fa ha
scommesso sulla spumantizzazione del lambrusco, con metodo classico, ed è stato
un successo. Ha compiuto questo passo quando il padre gli ha lasciato la
responsabilità dell’azienda.
I fratelli Farchioni, Cecilia, Marco e
Giampaolo, guidano l’oleificio di famiglia, situato in Umbria, e che negli
ultimi tempi ha ampliato la propria produzione allestendo un birrificio. “La
scommessa della birra – hanno raccontato i tre giovani – rappresenta una strada
ben alternativa a quella della crisi”.
Il tema del Forum era incentrato su “realismo e innovazione
per costruire nell’incertezza”. E l’incertezza al giorno d’oggi sta nella
regressione dei consumi. “Ma forse sarebbe meglio dire il cambiamento dei
consumi – ha detto Stefano Galli di Nielsen – in quanto dalla nostra ricerca
risulta che le famiglie non fanno più grosse spese, in modo da ridurre gli
sprechi. Si sta imponendo l’economia dello sconto, con il 27% dei prodotti
venduti in promozione, e l’ortofrutta si inserisce in questo contesto rimanendo
penalizzata”.
“Mettere al centro l’uomo – ha concluso Gardini tirando le
somme del Forum – rappresenta il punto di partenza anche nel settore
agroalimentare. Il Forum 2013 ha
rappresentato un momento di confronto costruttivo, basato sulle esperienze
concrete. Le prospettive per uscire dalla crisi ci sono tutte: fondamentale è
mettere al primo posto le persone e non il profitto”.
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