Il manifesto dei ristoratori di Bologna per la ripresa post Covid-19

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Vincenzo Vottero, presidente dell'associazione ristoratori di Bologna

L'associazione dei ristoratori di Bologna, appartenente ad Ascom Confcommercio, ha elaborato il seguente documento, a firma del presidente Vincenzo Vottero, che qui riproduciamo.


Con questo manifesto condiviso dalla nostra categoria, siamo a formulare un pacchetto di richieste imprescindibili per far fronte all’emergenza in atto e agevolare la riapertura dei locali.

  1. Chiediamo una sostanziale riduzione delle tasse locali sull’occupazione del suolo pubblico, almeno del 40%, dalla riapertura delle aziende fino a fine anno e l’esenzione totale di detta tassa per il periodo di chiusura forzata.
  2. Chiediamo la stessa percentuale di riduzione ed esenzione per la Tari, per la SIAE e per le imposte sulla pubblicità.
  3. Chiediamo la possibilità di raddoppiare la tempistica di rateizzazione delle imposte statali non pagate nel periodo di chiusura, arrivando quindi a dieci mesi di periodo di rateazione.
  4. Chiediamo altresì una riduzione significativa delle tasse statali, che pochissimi saranno in grado di pagare, quindi meglio adottare buonsenso.
  5. Chiediamo la possibilità di poter effettuare la vendita d’asporto, che possa andare di pari passo con il delivery, garantendo il rispetto delle distanze fuori dalle attività e l’ingresso una persona per volta per il ritiro dell’ordine.
  6. Chiediamo che le misure da adottare siano meno restrittive per quanto riguarda dehor e tavoli all’aperto, mettendo in campo tutte le misure di sicurezza del caso, per tutelare i locali che con l’arrivo della stagione estiva svolgono la loro attività specialmente all’aperto.
  7. Chiediamo maggior flessibilità sulle assunzioni e i contratti in essere, con la reintroduzione di nuovi voucher INPS anche per aziende con numero di dipendenti superiori a 5.
  8. Chiediamo che la detrazione del 60% sugli affitti venga protratta almeno per tre mesi dopo la riapertura o almeno fino alla fine delle restrizioni.
  9. Chiediamo che le misure di accesso al credito garantito dallo Stato siano concrete, rapide e reali, così come si è rapidamente concretizzata la richiesta di moratoria dei mutui in essere.
  10. Se queste richieste rimarranno inascoltate, non sarà possibile – per la categoria – rispettare la legge attualmente in vigore in tema di congelamento dei licenziamenti.


Il Presidente della Federazione
Ristoranti e trattorie
Vincenzo Vottero Vintrella






Bologna 14/04/2020

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