L'ARGA al salone del turismo rurale di Città di Castello
Articolo e Foto di Maria Luisa Lucchesi
Il Salone che si è chiuso domenica nella cittadina umbra in Alta Valle
del Tevere è stata l’occasione per sdoganare il Turismo Rurale come
nuova frontiera del turismo in Italia. Valorizzazione dei territorio rurali
storici, dei borghi e delle tipicità locali sono gli ingredienti di nuovi
prodotti turistici moderni e adeguati ad un mercato attento, alla ricerca
dell'unicità.
Si è tenuta da venerdì 9 a domenica 11 settembre a Città di Castello la prima edizione del Salone del
Turismo Rurale Eco Natura, nell’ambito della 50esima Mostra Nazionale del Cavallo della cittadina tifernate.
Un’edizione che, in anteprima sulla presentazione ufficiale del Piano Strategico del Turismo del Ministero
che si terrà il prossimo 14 settembre a Roma, ha messo in evidenza l’importanza del Turismo Rurale per
l’intero settore nel nostro paese.
“Il Turismo rurale è oggi strategico per il nostro paese -ha detto Stefano Landi, ideatore della Rete Turistica
Rurale- e il suo inserimento all’interno del PST 2017/2020 del Ministero e del Piano di Marketing dell’Enit
significa che si sta andando verso il recupero nazionale del fenomeno turistico che, dopo la Bassanini, è
stato prettamente regionale.”
“All’interno del Piano del Ministero -ha proseguito Landi- c’è proprio una linea di indirizzo volta al particolare
sostegno alla strategia nazionale per i parchi, le aree protette, le aree rurali e interne. D’altro canto, l’Anima
Verde del nostro paese è il futuro del turismo e rappresenta il concetto stesso che dell’Italia hanno i turisti
stranieri, sempre meno fatto di mare e montagna e sempre più di verde, ruralità e tradizione.”
E’ evidente che quando si parla di turismo rurale non si può prescindere dalla produzione agricola e non è un
caso che anche nei PSR regionali sia sempre presente la tematica del turismo sostenibile. Anche in questo
caso -lo ha sottolineato il presidente nazionale di Terranostra Coldiretti Alessandro Chiarelli, intervenuto
anch’egli al Salone- è comunque fondamentale far dialogare allo stesso modo tutti gli attori del mondo
agricolo che, in passato, hanno avuto la lungimiranza di salvaguardare e valorizzare l’immenso patrimonio
rurale affiancando all’attività agricola l’ospitalità.
Un dialogo che riguarda tutti, operatori economici, istituzioni, mondo associazionistico, con l’unico obiettivo di
valorizzare, promuovere e commercializzare al meglio il prodotto Italia, facendo leva sulle sue peculiarità
identitarie.
Turismo, dunque, ma di pari passo anche salvaguardia del paesaggio, sostenibilità delle produzioni agricole
e valorizzazione delle tipicità locali quali elementi indispensabili di un turismo nuovo e più attrattivo.
Anche per questo il Ministero delle Politiche agricole ha voluto creare un vero e proprio Registro nazionale
dei paesaggi rurali storici, punto di partenza di progetti e attività che salvaguardino l’identità territoriale come
elemento di unicità e risorsa economica, sociale, turistica.
“Nel tempo le nostre campagne si sono progressivamente spopolate -ha spiegato il Prof.Agnoletti,
coordinatore scientifico dell’Osservatorio dei paesaggi rurali storici, che ha messo a punto il Registro e che è
intervenuto al Salone nell’ambito del convegno organizzato da I Borghi più belli d’Italia- e si è rischiato di
perdere l’unicità di quei territori insieme alle produzioni agricole che li caratterizzavano da sempre, che
invece, erano elementi di competitività e di attrazione anche nel settore turistico.”
Oggi, quindi, diventa indispensabile mantenere e se necessario recuperare tali caratteristiche uniche,
rafforzare il rapporto tra territorio e produzioni tipiche locali, che significa una produzione agricola identitaria
e sostenibile, che insieme alla qualità ambientale e alla qualità della vita sono la ricchezza del territorio
nazionale.
Nella giornata inaugurale del Salone anche l’ARGA, in qualità di media partner dell’evento, non ha voluto far
mancare la sua presenza. Sono intervenuti, infatti, Roberto Zalambani Segretario ARGA, Emilio Bonavita
Presidente ARGA Emilia Romagna, Pier Luigi Nanni Responsabile Comitato scientifico ARGA accompagnati
per l’occasione da Simona Maggi dell’Arga Umbria.
I rappresentanti dell’associazione, oltre a visitare il Salone, dove lo stesso Zalambani ha parlato in
un’intervista dell’importanza della comunicazione per il settore rurale, hanno avuto modo anche di visitare
una significativa realtà locale, unica nel suo genere, la Fondazione per l’Archeologia Arborea di Città di
Castello che, nel tempo, grazie alla passione e al lavoro di Livio e Isabella Dalla Ragione e di tutti coloro che
ne hanno condiviso il progetto, ha permesso la salvaguardia, la riproduzione e una nuova diffusione di
antiche varietà locali di piante da frutto e, con esse, di un patrimonio biologico e culturale di ricchezza
inestimabile.
I soci ARGA partecipanti al press tour hanno potuto anche godere di un assaggio delle tipicità locali offerte
dal ristorante La Locanda tifernate, nel cuore di Città di Castello.
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