Assobio rinnova le cariche. Zanoni (EcorNaturaSì) presidente, tra i vice l'emiliano Massimo Monti (Alce Nero & Mielizia)
Nella foto, Massimo Monti (Alce Nero & Mielizia)
E precisa: “Non si tratta solo di economia: la nostra maggior
soddisfazione sta nel fare impresa fornendo, contemporaneamente, beni pubblici
come la tutela dell’ambiente, il presidio delle campagne, lo sviluppo
rurale, opportunità di lavoro “pulito” e di crescita professionale
ai giovani. Alla vigilia di un EXPO dedicato al grande tema “Nutrire il
pianeta, Energia per la vita” va preso atto che qualità e sicurezza
alimentare non possono certamente essere garantite con diserbanti, insetticidi
e anticrittogamici di sintesi, né tantomeno con gli OGM che, ciclicamente e
con instancabile insistenza, qualcuno prova a riproporre. È sempre più
indispensabile una produzione agroalimentare davvero sostenibile e responsabile
verso le generazioni future”.
AssoBio,
l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici (vi
aderiscono 35 tra i maggiori operatori italiani del settore, con sedi in
Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana,
Marche e Puglia, con strutture operative e logistiche in tutta Italia e anche
all’estero), ha rinnovato il proprio consiglio direttivo.
Presidente è stato eletto
Roberto Zanoni direttore generale di EcorNaturaSì spa (il
leader del mercato italiano: 125 supermercati interamente biologici affiliati,
oltre 300 punti vendita aderenti al progetto CuoreBio).
Tre i vicepresidenti: Andrea Bertoldi
(direttore generale di Brio spa, società di commercializzazione di
ortofrutta di proprietà degli agricoltori biologici e con filiali in Francia e
Germania), Massimo Monti
(amministratore delegato di Alce Nero & Mielizia, marchio storico di
proprietà di oltre mille agricoltori e apicoltori, attiva anche nel settore del
commercio equo e solidale) e Dino Poggio (amministratore
delegato e direttore generale di Ki Group, fresca vincitrice del premio
internazionale Le Fonti 2014 come miglior impresa nel settore della
distribuzione dei prodotti biologici).
Nell’attuale momento di difficoltà economica, il biologico
italiano esprime dati in assoluta controtendenza: mentre il mercato alimentare
nel complesso continua a dar segni di sofferenza (vendite a -1,4% nei primi
cinque mesi dell’anno), i consumi di prodotti biologici sono in forte
aumento (+17.3% nella grande distribuzione, crescita di oltre il 20% nel
canale dei supermercati e negozi specializzati), cresce il numero di
agricoltori che scelgono di coltivare senza un grammo di sostanze chimiche di
sintesi (+4,9%) e quello delle imprese che ne trasformano i prodotti (+21,4%).
Aumentano anche le superfici (+12,8%), che ormai superano il 10% della terra
destinata ad agricoltura in Italia, gli occupati sono oltre 200.000 e si
continua ad assumere.
“Il compito che ci attende è impegnativo.” – ha
dichiarato il neo-presidente - “Il comparto biologico è chiamato a
rispondere con sempre maggior efficienza, qualità e garanzie al 59% degli
italiani che, secondo le rilevazioni di Nomisma, nel 2013 ha acquistato i nostri
prodotti. Dovrà allargare la platea dei consumatori, ma anche mantenere e
rafforzare la sua posizione di leader internazionale. La qualità dei nostri
prodotti, le garanzie e l’efficienza delle nostre imprese contribuiscono
a rafforzare l’immagine complessiva della produzione italiana nel mondo,
con benefiche ricadute sull’intero Sistema Paese”.
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