Guglielmo Garagnani è il nuovo coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna
Nella foto, passaggio di consegne tra Dosi e Garagnani
COMUNICATO STAMPA
Guglielmo Garagnani (presidente regionale Confagricoltura ) nuovo
coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna
Succede ad Antonio Dosi (presidente Cia Regionale)
Dosi: “Un bilancio positivo, abbiamo trovato posizioni e strategie
condivise sulla quasi totalità dei temi”
Garagnani:
“Tra gli obiettivi che ci attendono, il Programma regionale di Sviluppo
Rurale 2014-2020 nel quale sono state recepite le richieste e le
osservazioni contenute nel documento di Agrinsieme Emilia Romagna”
Rabboni:
“Agrinsieme è stata un beneficio sul piano della velocità e della
coesione delle decisioni, la nuova realtà si è sempre presentata con una
posizione unica a tutti i tavoli amministrativi e ci ha permesso di
rilanciare il tema della concertazione. Piena rassicurazione agli
agricoltori per i fondi stanziati”
BOLOGNA, 11 luglio 2014 – Cambio di guida in Agrinsieme Emilia Romagna: ad Antonio Dosi, presidente della Cia emiliano romagnola, succede Guglielmo Garagnani,
al vertice di Confagricoltura regionale. Garagnani resterà in carica
per la durata di un anno, come previsto dal documento congiunto siglato
un anno fa al momento della costituzione dell’organismo che rappresenta
le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle
cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital,
Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare). Si tratta di oltre
40.000 imprese associate alle organizzazioni agricole con oltre 92.000
persone impiegate, un sistema che rappresenta la quasi totalità delle
imprese cooperative per un fatturato di 13,6 miliardi di euro, pari al
triplo della Plv regionale.
“Dopo
un anno dalla costituzione si va al cambio nel coordinamento di
Agrinsieme Emilia Romagna – ha spiegato Dosi nel corso di una conferenza
stampa – ed il bilancio che se ne può trarre è sicuramente positivo.
E’ stato un anno di ‘rodaggio’ nel quale si dovevano verificare e
armonizzare le differenti modalità di approccio ai temi del settore,
come metodo di lavoro e come approccio alle strategie.
Abbiamo
trovato posizioni e strategie condivise sulla quasi totalità dei temi
di attualità come, ad esempio, la necessità di giungere ad indirizzi
comuni su credito e assicurazioni, ma anche per la questione dei siti di
Natura 2000 con la conseguente opposizione alle politiche ‘di parte’
dell’ex assessore all’Ambiente Sabrina Freda. Inoltre - ha proseguito
Dosi - abbiamo inciso sulla determinazione dell’Imu sui terreni
agricoli, mentre c’è stata una sostanziale condivisione della nuova
Politica agricola comunitaria, con sostegno accoppiato alle varie
produzioni agricole.
L’intesa
è stata forte anche nel documento programmatico e di proposta sulla
impostazione del Piano di sviluppo rurale 2015 – 2020, la ‘carta’ che
disciplina il settore primario regionale. Riguardo ai prodotti di
eccellenza, ricordo la nostra difesa del ‘valore’ intrinseco’ alla
attività del Consorzio del parmigiano reggiano. Per il futuro – ha
sottolineato ancora Dosi - occorrerà, per quanto riguarda la parte
operativa, semplificare le procedure di condivisione, anche nell’ottica
della affermata reciproca fiducia”.
Dosi
ha quindi ricordato la necessità di lanciare, con un ‘manifesto’ ad
hoc, comune e condiviso, il tema di una nuova politica agraria,
comunitaria e nazionale. Nell’augurare un buon lavoro al nuovo
coordinatore, Dosi ha infine rimarcato che “si dovrà proseguire nel
lavoro di progettazione e costruzione di tutti gli strumenti necessari
al pieno supporto degli imprenditori agricoli”.
“Tra
gli obiettivi che ci attendono - ha detto il neo coordinatore di
Agrinsieme Garagnani dopo aver ringraziato Dosi per il lavoro portato
avanti nel primo anno di vita del coordinamento - ci sono: il Programma
regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020 che è in attesa di approvazione
da parte dell’assemblea legislativa, nel quale sono state recepite molte
delle richieste e delle osservazioni contenute nel documento di
posizione elaborato da Agrinsieme Emilia Romagna; il successivo
confronto con la Regione per ottenere gli elementi richiesti nelle
misure applicative del Psr, tra cui la semplificazione burocratica, la
valorizzazione delle produzioni agricole con particolare attenzione al
settore della trasformazione oltre all’accento sui nuovi strumenti di
aggregazione tra imprese come i contratti di rete, affinché il nostro
impegno sia rivolto in primis alla tutela degli interessi delle imprese e
delle cooperative agricole e sappia fornire risposte innovative alle
esigenze di un mercato globale in continuo mutamento; infine, anche in
raccordo con il Tavolo regionale dell’imprenditoria – ha aggiunto - il
monitoraggio di una serie di provvedimenti legislativi trasversali
destinati ad avere un forte impatto sul territorio e sulla gestione
delle aziende, come il piano regionale integrato per la qualità
dell’aria; il piano tutela delle acque; il piano rifiuti; la modifica
alla direttiva sui nitrati; il progetto di legge sul consumo di suolo”.
“Lavoreremo
insieme - ha rimarcato il nuovo coordinatore - per proseguire
l’attività di consolidamento di Agrinsieme in tutte le province e per
farla conoscere nelle varie sedi istituzionali, convinti della scelta
fatta un anno fa al punto di voler investire proprio su questo nuovo
modello di rappresentanza agricola. Tra le iniziative messe in cantiere,
infatti, c’è anche la prima borsa di studio di Agrinsieme Emilia
Romagna finalizzata allo svolgimento di una ricerca sui sistemi di
rappresentanza agricola che includano più realtà, attraverso l’analisi e
il confronto con altri Paesi europei per arrivare a definire un nuovo
modello per l’Italia”.
“Nonostante
alcune diversità interne – ha concluso Garagnani - i risultati
raggiunti dal nostro coordinamento confermano la direzione da
intraprendere anche per il futuro e la necessità improrogabile di
superare il vecchio modello di rappresentanza agricola e le logiche di
frammentazione per andare verso un sistema organizzativo aggregato”.
L’Assessore
regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni è intervenuto in chiusura
rassicurando dapprima gli agricoltori: “Le dimissioni di Errani non
avranno alcuna ripercussione sull’iter del nuovo PSR 2014- 2020”. In
merito al bilancio del primo anno di attività di Agrinsieme Emilia
Romagna ha sottolineato come “la nuova realtà sia stata di fatto un
beneficio per l’intera Amministrazione regionale sul piano della
velocità e della coesione delle decisioni”. “Agrinsieme – ha dichiarato -
si è sempre presentata con una posizione unica a tutti i tavoli
amministrativi e ci ha permesso di rilanciare il tema della
concertazione”
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