Romagna, lo street food rilancia la pesca
COMUNICATO STAMPA Bologna 11 aprile 2014
PESCA: AUMENTANO BARCHE E IN ROMAGNA ARRIVA PESCE PER STREET FOOD
UECOOP: VENDITA DIRETTA E CIBO DA STRADA PER RILANCIO PESCA
Dopo
la grande crisi dell’inizio del terzo millennio, quando i pescherecci
dell’Emilia Romagna passarono dai 1.059 battelli del 2000 ai 662 del
2008, la flotta da pesca
dell’Emilia Romagna è tornata a crescere e a dare lavoro e nel 2011 ha
fatto registrare 741 barche impegnate a catturare pesce per le tavole
dei consumatori emiliano romagnoli e di tutta Italia.
E’
da questi numeri che ha preso le mosse Uecoop, l’Unione europea delle
cooperative, che ha tenuto un incontro a Comacchio (Ferrara) con i
propri associati per lanciare
la vendita diretta del pesce e lo street food, grazie a un progetto
finanziato dal ministero delle Politiche Agricole alimentari e
forestali.
In
un momento di crisi e di globalizzazione dei mercati – scrive Uecoop –
il nostro obiettivo è rilanciare la pesca in termini di sostenibilità
sia economica, sia sociale,
accorciando la filiera tra pescatori e consumatori con la vendita
diretta e portando il pesce anche nei luoghi più frequentati dai
cittadini con lo street food.
“L’Emilia
Romagna – commenta Uecoop – con i suoi 120 chilometri di costa è una
delle regioni con più forti e antiche tradizioni pescherecce e da sempre
le sue marinerie
sono un punto di riferimento e di innovazione per la pesca marittima in
Italia. Con questa iniziativa Uecoop punta ad assicurare maggior valore
aggiunto ai pescatori, che in questi ultimi anni hanno dovuto fare i
conti con un aumento costante dei costi di
produzione, in particolare quelli energetici, e una flessione del
prezzo del prodotto pescato, soprattutto a causa di una prevalenza del
prodotto importato sulla produzione locale. Nel 2011 (ultimo dato
disponibile) in Emilia Romagna, a fronte di una produzione
della pesca e dell’acquacoltura pari a 108 milioni di euro, sono stati
importati prodotti ittici per 593 milioni di euro.
Mentre
il consumo dei prodotti della pesca in regione è il leggero aumento ed
ha raggiunto le 102 mila tonnellate – sottolinea Uecoop – i prezzi dei
prodotti sono in calo
a causa della pressione dei prodotti provenienti da Paesi con costi
molto inferiori ai nostri, anche a causa di minori garanzie sociali e
minore rispetto ambientale. La diffusione della vendita diretta e dello
street food, accorciando la filiera e soprattutto
garantendo l’origine e la provenienza del prodotto, con il pescatore
che ci “mette la faccia” diventa una strada per assicurare maggior
valore aggiunto a chi pesca e produce e maggiori garanzie e qualità ai
consumatori.
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