Comacchio lancia il Convivio sui "Vini delle sabbbie"
APPUNTAMENTO A COMACCHIO DAL 26
SETTEMBRE AL 12 OTTOBRE 2014
Un Convivio per i ‘Vini sulle Sabbie’ d’Italia
C’è un motivo in più per visitare Comacchio ed il Delta del
Po fra la fine di settembre e la prima metà di ottobre: perché in occasione e
nell’ambito della Sagra dell’Anguilla 2014 – la rinomata e tradizionale
kermesse dedicata alla ‘regina gastronomica delle valli’ che terrà la sua
sedicesima edizione fra venerdì 26 settembre e domenica 12 ottobre – proprio
nella città dei Trepponti debutterà il “Convivio dei Vini sulle Sabbie
d’Italia”, rassegna nazionale dedicata ai vini ottenuti su terreni a forte
caratterizzazione sabbiosa. E proprio per lanciare quest’appuntamento, la partecipazione
del Consorzio Tutela Vini Doc del Bosco Eliceo al 48° Vinitaly di Verona è
stata arricchita con il ‘matrimonio’ fra Fortana, Anguilla e CousCous.
Perché il Convivio: nella provincia ferrarese – una
lingua di terra all’estremità orientale della Pianura Padana, stretta fra le
foci dei fiumi Po e Reno e le spiagge dell’Alto Adriatico – la vite viene
coltivata su terreni sabbiosi. Una particolarità in comune con poche altre
piccolissime aree vinicole italiane, proprio per questo meritevole di maggiore attenzione
e valorizzazione, in quanto assolutamente “distintiva” e quindi in grado di
contribuire – se adeguatamente promossa e comunicata – a sostenere la
“riconoscibilità” sul mercato di questi prodotti. Di qui l’idea di programmare
un insieme di appuntamenti dedicati – cene a tema e degustazioni guidate,
banchi d’assaggio ed aperitivi musicali, tour in vigneti e visite in cantina –
che coinvolgano, insieme ai produttori della ‘doc Bosco Eliceo’, anche le altre
realtà del nostro Paese – dalla Valle d’Aosta fino a Sardegna e Sicilia
passando per Veneto, Toscana e Campania – dove si fa “viticoltura su sabbia”.
Perchè Comacchio: nel cuore del Delta
Padano e della “denominazione di origine controllata” del Bosco Eliceo, la
città dei Trepponti è conosciuta in Italia – e non solo – per l’anguilla. Ma è
anche il ‘cuore’ della vitivinicoltura ferrarese: nel 1991 proprio il Comune di
Comacchio, insieme a Provincia, Camera di Commercio e ad un piccolo gruppo di
operatori, è stato fra i fondatori del Consorzio per la Tutela di Fortana,
Bianco, Merlot e Sauvignon, i quattro ‘doc delle sabbie’. E, ancora nella prima
metà del ‘900 – quando, scarseggiando l’acqua potabile, il vino era la bevanda
più diffusa, ed igienica, per dissetare le popolazioni di un territorio allora
caratterizzato da estesissime paludi da bonificare – Comacchio era fra le
Municipalità italiane con la maggiore estensione vitata: ben 5000 gli ettari
investiti in provincia ancora negli anni ’70.
Perché l’Anguilla: un legame plurisecolare ed
identitario – culturale prima che colturale – che ne ha forgiato e permea i
luoghi e le genti. Tutto a Comacchio – dalla storia all’architettura, dalle
tradizioni alla cucina – ruota intorno a questo pesce, affascinante e
misterioso, ed al suo habitat – le valli – che, pur se oggi in buona parte
prosciugate e non più produttive come un tempo, quando l’intera economia locale
poggiava sul suo allevamento, cattura e trasformazione, ne sono l’emblema e
l’essenza. Che, durante la Sagra dell’Anguilla, vengono declinate in molteplici
iniziative ed appuntamenti, fra sapori e folklore, natura e cultura, che
animano il centro storico della città ed il territorio circostante.
Perché il Fortana: perché proprio nel Comacchiese ne
esistono più cloni plurisecolari, che hanno superato il flagello della
filossera e conservato l’ineguagliabilità del franco di piede. Perché si abbina
un po’ a tutti i più tipici e tradizionali piatti della gastronomia
territoriale: l’anguilla ed i pesci di valle, la selvaggina e la salama da
sugo. Perché, proprio grazie a questo rosso autoctono, la viticoltura ferrarese
vanterebbe nobili origini in quanto legata alla Cote d’Or da dove sarebbero
giunte alcune viti portate in dote per le nozze fra il duca Ercole II d’Este e
Renata di Francia. Di certo, fra i quattro ‘doc delle sabbie’, il Fortana,
altrimenti conosciuto come “Uva d’Oro” – così amano definirlo i produttori
locali – è in assoluto il portabandiera tra i vini ferraresi.
Perché il CousCous: forse non tutti sanno che nel
Ferrarese ha sede la più importante filiera nazionale per la produzione di
questo alimento, originario del Maghreb ma sempre più diffuso anche sulle
tavole degli italiani. Ottenuto dalla lavorazione di cereali coltivati nelle
nostre campagne e trasformati in un grande impianto dove - anche con
certificazione biologica – si ottengono granellini di semola o integrali, al
farro o ai quattro cereali (grano duro, kamut, farro e mais), anche il CousCous
e le farine ‘made in Fe’ saranno protagonisti della Sagra di Comacchio 2014.
Perché, pure sulle sponde nordafricane dell’Oceano Atlantico, l’anguilla viene
pescata e abbinata in cucina al ‘piatto nazionale’ dei Berberi.
Segreteria
Organizzativa del “Convivio dei Vini sulle Sabbie d’Italia”:
Strada dei Vini e dei
Sapori della provincia di Ferrara
via Borgoleoni 11 –
44121 Ferrara (c/o CCIAA Ferrara)
tel. 0532 205869
segreteria@stradavinisaporiferrara.it
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