Coldiretti Emilia Romagna: il futuro è in cucina, al via un corso espresso per aiuto cuoco
COMUNICATO STAMPA Bologna, 25 febbraio 2014
CRISI: AUMENTANO IN EMILIA ROMAGNA GIOVANI SENZA SCUOLA E LAVORO
COLDIRETTI E CASA DEL POPOLO PROMUOVONO “CORSO ESPRESSO” PER CUOCHI
In
Emilia Romagna ci sono quasi 90 mila giovani tra i 15 e i 29 anni che
non studiano e non lavorano. Sono quelli che l’Unione europea definisce i
“Neet” (Not in Education,
Employment or Training), giovani fuori da un percorso scolastico e
formativo, ma anche fuori dal circuito lavorativo.
Il
dato è di Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei rapporto Istat “Noi
Italia”, secondo cui la percentuale dei giovani Neet è passata dai 9,8
per cento del 2004 al 15,3
per cento del 2011 (ultimo dato disponibile). Si tratta di giovani che
scelgono di non proseguire gli studi, ma non trovano occupazione, il cui
numero – sottolinea Coldiretti – è in crescita a causa della crisi
economica che ha aumentato le difficoltà di trovare
un posto di lavoro. L’incidenza dei giovani senza scuola e disoccupati –
ricorda Coldiretti – vede prevalere la componente femminile che
rappresenta il 18,9 per cento, mentre la percentuale maschile si ferma
all’11,9 per cento.
Il
disagio sociale dell’essere fuori da un percorso scolastico o di
formazione e l’esclusione dal mercato del lavoro – sottolinea Coldiretti
– comporta il forte rischio
di maggiori difficoltà di reinserimento lavorativo anche nella fase di
riprese dell’economia.
Per
questo Coldiretti Emilia Romagna, Fondazione Duemila e Gruppo Camst
hanno unito le forze per lanciare il primo “corso espresso” di alta
cucina per aiuto-cuochi. Si tratta
di una inedita alleanza tra la maggiore organizzazione agricola
regionale e la Fondazione che gestisce il patrimonio delle Case del
Popolo per cercare di dare una prospettiva ai giovani con un corso di
formazione di alto livello, sostenuto dal Dipartimento
di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna,
tramite il direttore Giovanni Pieretti. Il corso, che si svolgerà in
dodici settimane, da febbraio a luglio, avrà come docente Mario Ferrara,
noto chef del ristorante bolognese Scacco Matto.
Coldiretti,
attraverso la rete delle aziende di Campagna Amica, fornirà i prodotti
dell’agricoltura e dell’allevamento del territorio regionale, mentre
Fondazione Duemila
metterà a disposizione i locali e le attrezzature di cucina. Con il
supporto dell’Università e con l’esperienza in cucina di Mario Ferrara –
sottolinea Coldiretti – il nostro obiettivo è formare giovani con
competenze spendibili sul mercato del lavoro, in
grado di valorizzare i prodotti enogastronomici di qualità del
territorio, di saperli conoscere e cucinare secondo la loro stagionalità
per realizzare sia menù di qualità della tradizione sia ricette
innovative, avvalendosi della professionalità di un grande
chef.
Il progetto – prosegue Coldiretti – denominato “Cibo, qualità ed equità: un percorso formativo per creare occupazione”
vuole promuovere uno stile di vita sano ed
economico, sfatando il binomio secondo cui la qualità del cibo e della
ristorazione è solo ad alto costo. I partecipanti al corso infatti
contribuiranno a preparare cene aperte al pubblico, sotto la
supervisione dello chef Mario Ferrara, con prodotti di qualità
ma a prezzi contenuti.
Per
il corso sono già stati selezionati 17 disoccupati tra i 18 e i 29 anni
(otto ragazzi e nove ragazze) che a partire da mercoledì 26 febbraio
inizieranno la scuola guidati
personalmente dallo chef Ferrara nei locali della Casa del Popolo
“Corazza” di via San Donato
a Bologna.
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